Zanca Antonio

Luogo di nascita
Palermo
Data nascita
1861
Data morte
1958
Luogo di morte
Palermo


icona Carriera docente

Data inizio carriera
1903
Data fine carriera
1903
Facoltà
Scienze fisiche, matematiche e naturali
Insegnamenti
Disegno d'ornato e Architettura elementare
Biografia

Antonio Zanca frequentò l’Istituto Tecnico «Filippo Parlatore» di Palermo. Nel 1883 si iscrisse al triennio della Scuola di Applicazione per Ingegneri. L’anno successivo ottenne l’abilitazione all’insegnamento del Disegno d’ornato presso l’istituto di Belle Arti di Napoli e divenne assistente di Giuseppe Damiani Almeyda a Palermo. Nel 1887 conseguì la laurea in Ingegneria, continuando la sua collaborazione presso l’Istituto Tecnico Parlatore di Palermo. Dal 1890 al 1903 fu assistente di ruolo di Disegno d’ornato e di Architettura nell’Università di Palermo. Nel 1899 ottenne la libera docenza e venne nominato professore pareggiato.

Nel 1902 partecipò al concorso indetto dall'Università di Cagliari per la cattedra di Disegno d'ornato e di Architettura elementare, classificandosi secondo dopo Sebastiano Locati, con la votazione di 42 punti su 50. In seguito alla rinuncia del Locati, Antonio Zanca venne inviato a Cagliari e, con Decreto avente effetto dal 16 febbraio 1903, fu nominato professore straordinario della disciplina, con lo stipendio fisso di 2100 lire annue.

Scrisse al rettore di poter raggiungere il capoluogo sardo non prima del 15 marzo, «non potendo in sì corto lasso di tempo sistemare i miei affari». Sempre in quell'anno, inoltre, vinse il concorso per il «ripristino esterno del monumentale Duomo di Palermo».

Rimase di istanza a Cagliari solo pochi mesi, probabilmente non vi giunse mai, in quanto, con Decreto del 24 luglio, fu trasferito alla medesima cattedra nell'Ateneo di Messina. A sostituirlo fu incaricato provvisoriamente il professore Antonio Fais, poi la cattedra venne affidata al terzo classificato del concorso del 1902, il professor Arturo Tricomi.

A Messina Zanca insegnò, fino al 1909, Disegno d'ornato e Architettura elementare. Insieme ad allievi e maestri, quali Enrico Calandra, Francesco Basile, Camillo Autore e Giuseppe Samonà, costituì un laboratorio di sperimentazione progettuale.
Nel 1924 tornò a Palermo come titolare della cattedra di Geometria descrittiva presso l'Università, incarico che mantenne fino al 1934, quando venne collocato a riposo per raggiunti limiti di età.

Antonio Zanca morì nel 1958 all’età di novantasette anni. Il suo archivio di disegni, il Fondo Antonio Zanca, costituito dal materiale d’archivio e dalla collezione di volumi e opuscoli (in tutto 83), proveniente dalla casa-studio di via Dante a Palermo, è stato donato dalla famiglia Zanca, nel 1997, all'ex Dipartimento di Storia e Progetto nell'Architettura. In fase di schedatura definitiva (a cura di Paola Barbera) dopo un primo riordino (a cura di Maria Giuffrè) il fondo, che documenta l’attività professionale e accademica svolta da Zanca fra il 1887 e il 1952, consiste di 2513 disegni, 13 taccuini, 194 faldoni (con conteggi, carteggi e relazioni varie) e alcune serie di fotografie.

 

Ambiti di ricerca

Zanca si distinse anche come storico dell'architettura, pubblicando nel 1952 un imponente studio sulla cattedrale di Palermo: La cattedrale di Palermo: 1170-1946, Ires, Ind. Riunite Edit. Siciliane, Palermo 1952.

Carriera extra accademica

Il lavoro professionale di Zanca si svolse principalmente tra Messina e Palermo.
A Messina Zanca ebbe, dopo il disastroso terremoto del 1908, diversi incarichi professionali relativi a edifici privati e cappelle funerarie (Lastra sepolcrale del secolo XII nella Cattedrale di Messina, Stab. tip. Virzi, Palermo 1907). Nel 1912 fece parte della Commissione per il concorso del nuovo palazzo municipale di Messina e, quando tutti i progetti presentati non trovaro l'approvazione, l’amministrazione comunale, dietro consiglio dell’Ufficio Tecnico, lo nominò di direttore artistico dei lavori con l'incarico di elaborare un nuovo progetto. Parallelamente al progetto del municipio della città di Messina l’ing. Zanca lavorò a Palermo dove fu impegnato, nel primo ventennio del '900, nello sviluppo urbano, dal ridisegno del centro antico alla progettazione di nuovi tipi funzionali destinati agli istituti universitari e alle cliniche. Qui realizzò, tra il 1906 ed il 1908, il palazzo dei principi di Paternò; alcuni edifici per l’Università ed interventi per l’Istituto Autonomo Case Popolari. Tra il 1919 ed il 1926 realizzò a Caltanissetta la sede del Banco di Sicilia e, nel 1924, la propria casa a Palermo. La sua attività professionale si protrasse fino al secondo dopoguerra, coadiuvato dai due figli, anch’essi ingegneri, con gli ultimi disegni del palazzo municipale di Messina; il progetto per la chiesa di S. Giovanni al Catano a Pisa; la loggia di Palazzo Mazzarino e la Cappella Alliata di Pietratagliata.

Riferimenti bibliografici
  • Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1902-1903, Prem. Tip. P. Valdés, Cagliari 1903
  • Zanca, Antonio, in SIUSA
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.4 (1903), Pos. III C, b. 12, n. 135; ivi, s. 1.4, (1903), Pos. III E, b. 12, n. 139; ivi, s. 1.4 (1903), Pos. III H, b. 12, n. 142; ivi, s. 1.4 (1903), Pos. III I, b. 12, n. 143

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2023-05-10