Garau Raimondo
Carriera studente
Conseguì la laurea il 1791-07-18.
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera docente
Raimondo Garau è stato un docente, giurista e senatore del Regno di Sardegna. Compì gli studi prima a Iglesias, quindi ad Ales, ed in ultimo a Cagliari dove apprese, presso le scuole pubbliche, i rudimenti della latinità e delle lettere: di queste ultime e della retorica gli furono maestri i padri delle Scuole pie. Dopo la laurea, il 20 febbraio 1794 venne aggregato al collegio della Facoltà di Leggi dell'Università di Cagliari.
Il 6 giugno 1797 fu nominato assessore della Regia Università di Cagliari, a cominciare dal 1° settembre. Distintosi poi al concorso per la cattedra di Istituzioni civili, il 31 ottobre 1797 ottenne la nomina a professore della stessa. Insegnò questa disciplina per otto anni con grande efficacia e, nello stesso periodo, approfondì anche gli studi di latino, storia e filosofia. Per questo, il 18 ottobre 1805, fu promosso alla prima cattedra di Digesto, resasi vacante fin dal mese di gennaio dell'anno precedente, e gli fu assegnato lo stipendio annuo di 600 lire di Piemonte e trattenimento di 300. Garau continuò a insegnare fino al 1811, poiché, avendo intrapreso la carriera dell'alta magistratura, dovette trasferirsi in Piemonte, e fu sostituito dal dottor Luigi Liberti.
Nel 1824 Garau chiese licenza al Re per poter ritornare in Sardegna, al fine «di recuperare la salute già infiacchita dai gravi studi più che dagli anni». L'ottenne, ma troppo tardi. Mentre si trovava in viaggio verso l'amata isola, si fermò a Genova e lì, sopraffatto dalla malattia, cessò di vivere il 3 febbraio dello stesso anno.
Nel 1804 fu ascritto alla Società agraria ed economica di Cagliari. Nel 1812 Garau fece parte del collegio che giudicò i congiurati di Palabanda e nel 1814 ebbe l'effettività di giudice della Reale udienza. Con patenti del 3 e 5 di ottobre del 1815 fu nominato senatore del Supremo Senato di Piemonte e consigliere del Supremo Consiglio di Sardegna e si trasferì a Torino, facendosi apprezzare per le sue grandi qualità. Contribuì infatti alla definizione di alcune delle idee che furono alla base del Codice feliciano.
- La Grande Enciclopedia della Sardegna, a cura di F. Floris, vol. 4, Editoriale La Nuova Sardegna S.p.A., Sassari 2007, p. 389
- G. Siotto Pintor, Storia letteraria di Sardegna, vol. 2, Tipografia Timon, Cagliari 1843, pp. 274, 277, 303, 338
- G. Siotto Pintor, Storia letteraria di Sardegna, vol. 3, Tipografia Timon, Cagliari 1844, pp. 381-384
- P. Tola, Dizionario biografico degli uomini illustri, vol. 2, Tipografia Chirio e Mina, Torino 1838, pp. 115-118
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 1, cc. 165v-166r, 166v-167r, 188v-189r; ivi, s. 2.1.1 Aggregazioni, b. 47, n. 1, cc. 42; ivi, s. 2.2 Concorsi per l'assegnazione delle cattedre, b. 52, n. 2, cc. 47r-58r
Revisore/i: Todde Eleonora