Falconi Giovanni

Data di nascita
Luogo di nascita
Cagliari
Data di morte
Luogo di morte
Cagliari

Madre
Corongiu
Rita
Padre
Falconi
Angelo

icona Carriera studente

Facoltà
Scuola di Chirurgia
Anno accademico di laurea
1842-1843
Titolo tesi di laurea
Trifoglio fibrino
Valutazione laurea
Approvato
Segnatura archivistica della tesi di laurea
BUCa, F. A. 6766
Carriera

Conseguì il titolo di chirurgo il 1843-03-16. Il 1851-10-23 fu approvato all'esame di pratica medica.


Autore/i: Zedda Valeria
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2020-06-18

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1856
Data fine carriera
1889
Facoltà
Medicina e Chirurgia
Insegnamenti
Anatomia umana normale
Biografia

Giovanni Falconi, iscrittosi alla Scuola di Chirurgia dell'Università di Cagliari, al termine del secondo anno di corso conseguì, il 29 settembre 1840, la patente di flebotomo e poté così iniziare a esercitare questa professione nel bagno penale di San Bartolomeo, a Cagliari. Dopo la laurea in Chirurgia, dall’anno accademico 1845-1846 esercitò come sotto-incisore nel teatro anatomico dell’ateneo cagliaritano, ubicato presso l’ospedale S. Antonio, nel quartiere della Marina, sotto la guida del direttore e professore di Anatomia, Basilio Angelo Piso. Contemporaneamente, si iscrisse alla Facoltà di Medicina.
Con Regio Decreto 8 marzo 1849 Falconi fu nominato chirurgo del Corpo di Sanità ed inviato all’ospedale militare di Vercelli. Nel 1850, quale secondo chirurgo dell’ospedale S. Antonio di Cagliari, fu comandato come secondo chirurgo del reggimento di Cavalleria Novara; nello stesso anno tenne le esercitazioni di Anatomia patologica all’università; l’anno successivo, mantenendo il ruolo di sotto-incisore anatomico, fu nominato medico di battaglione di seconda classe per i cavalleggieri di Sardegna di stanza a Cagliari, ruolo che detenne fino al 1853. Falconi nel frattempo divenne medico, superando l’esame di pratica medica il 23 ottobre 1851.
Nel 1854 fu richiamato in servizio nella sanità militare e assegnato come medico di battaglione a Genova, ove cominciavano a manifestarsi i primi casi di colera.
Basilio Angelo Piso aprì una polemica formale contro il Falconi, accusandolo di venire meno ai suoi impegni in sala anatomica a causa, soprattutto, degli incarichi militari, e cercò di favorire un giovane medico e chirurgo, Francesco Randaccio. Giovanni Falconi arrivò alle dimissioni, ma fu caldamente invitato a mantenere il suo ruolo sia dal preside Efisio Massa che dai colleghi. A seguito di questa vicenda, il 16 febbraio 1855 venne nominato settore-capo del laboratorio anatomico dell'Università di Cagliari, con stipendio di 750 lire e, il 14 luglio 1856, fu nominato professore di Anatomia, con lo stipendio annuo di 1200 lire. Nel 1858 assunse la direzione del gabinetto di Anatomia umana. Con dispaccio del 17 dicembre 1860, il ministro lo esonerò dall'insegnamento dell'Anatomia delle regioni, in quanto il Falconi era già impegnato cinque volte la settimana ad impartire l'Anatomia descrittiva. L'incarico fu perciò affidato al capo-settore Tommaso Fadda. Nel 1863 divenne professore ordinario di Anatomia umana normale e resse l'insegnamento fino all’anno accademico 1888-1889. Fu inoltre preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1884 al 1888-1889. Collocato a riposo nel 1889, Falconi fu nominato professore emerito della facoltà con Decreto Reale 23 novembre dello stesso anno e gli succedette nell’insegnamento il professore Pietro Meloni Satta, poi, dal 1890 il professore Francesco Legge.
Nell’epigrafe della sua tomba, posta sul colle di Bonaria, con un suo mezzo busto scolpito, si trova scritto: “Q. R. Falconi Comm. Giovanni, nato a Cagliari l’11 luglio 1817, Professore d’Anatomia Umana nel Patrio Ateneo morì rimpianto il 10 luglio 1900. Idolatra della scienza, della patria del Re, conseguì stima ed onori. Soldato del dovere, pugno impavido nelle invasioni del colera e del vajuolo. I figli memori riconoscenti Q. M. P.

Ambiti di ricerca

Falconi è ricordato soprattutto per la sua opera di diffusione della pratica della variolizzazione e per l'impegno che profuse nella lotta contro il colera. Nel 1841 ideò e fece costruire, dagli artigiani Veritier e Olmetta di Cagliari, un particolare ago per iniettare la linfa vaccinica al di sotto dell'epidermide, che non provocasse profonde e dolorose, oltre che pericolose, ferite del derma, detto, dal suo nome, Ago Falconiano. Portò avanti un piano di vaccinazioni di massa ottenendo, nel quadriennio 1865-1869, una diminuzione del tasso di mortalità per vaiolo in Sardegna dal 30-40% al 17%.
Dei suoi scritti si ricordano: I

  • llustrazioni della memoria d'accusa del medico Basilio Piso di Villagreca professore d'anatomia in Cagliari fatta contro il medico-chirurgo G. F. di Cagliari settore anatomico, Cagliari 1853
  • Lettera del medico-chirurgo G. Falconi al suo cognato Salvatore Ritzu medico di battaglione addetto al corpo di spedizione in Oriente sul trattamento da tenere cogli affetti dal choléra, Cagliari 1855
  • Lettera del dottore G. Falconi ai distinti colleghi che nello scorso agosto generosamente accorsero a prestare gli aiuti dell'arte salutare ai fratelli di Sassari nell'invasione del choléra, Cagliari 1856
  • Questione vaccinica ossia poche parole di G. Falconi a G. Beka professore di fisiologia, Cagliari 1857
  • Relazione sull'ispezione sanitaria eseguita durante l'epidemia del vajuolo nella primavera del 1863, Cagliari 1864
  • Sull'importanza degli studi anatomici e sul migliore metodo d'insegnamento di essi, Cagliari 1866
  • Sul choléra asiatico che dominò in diversi comuni della provincia di Cagliari nel 1867. Relazione storica al consiglio sanitario provinciale, Cagliari 1868
  • Sulla linfa vaccinica e sul metodo di vaccinazione, «La Sardegna medica», IX, 1871
  • Sull'ago vaccinico, sulle vaccinazioni e rivaccinazioni col vaccino animale ed umanizzato, «Spallanzani», XI, 1873
  • Di un rimedio poco noto quanto efficace nella cura della colerina e diarrea premonitoria, «Spallanzani», XXII, 1884.
Carriera extra accademica

Fu commendatore e, nel 1857, il re gli conferì il titolo di cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro per l'opera svolta in occasione delle epidemie di vaiolo e di colera e per il suo impegno nella diffusione della vaccinazione di massa. Nel 1859 ebbe l'importantissimo incarico di conservatore del vaccino per la Sardegna; nel 1867 ebbe l'incarico di medico della sanità marittima, oltre a essere dichiarato benemerito della salute pubblica. Nel 1883 fu nominato ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia; nel 1890 ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

Riferimenti bibliografici
  • Annuario della R. Università di Cagliari anno scolastico 1900-1901, Prem. Tip. Pietro Valdés, Cagliari 1901
  • P. Bullita, L’Università di Cagliari dalle origini alle soglie del Terzo Millennio (Memorie e Appunti), Telema Edizioni, Cagliari 2005, p. 355
  • Calendario generale pe’ regii stati, Stamperia sociale degli artisti tipografi, Torino 1846
  • Calendario generale del regno, 1850-1853
  • Calendario generale del regno pel 1856, Stamperia dell'Unione Tipografico-Editrice, Torino 1856
  • Calendario generale del regno pel 1857, Stamperia dell'Unione Tipografico-Editrice, Torino 1857
  • A. Falconi, E. Falconi, Ricordi di famiglia del nostro trisnonno, in Di vaiolo ed altro… Giovanni Falconi (1817-1900) nel bicentenario della sua nascita, a cura di E. Fanni, Associazione Clemente Susini, Bendoo Edizioni, Cagliari 2017, pp. 15-16
  • E. Fanni, Breve storia della vaccinazione antivaiolosa in Sardegna, dai primi tentativi pre-jenneriani a Giovanni Falconi, in E. Fanni, La bottega di Ippocrate. Aspetti di vita sanitaria in Sardegna, Cuec, Cagliari 2016, pp. 169-180
  • E. Fanni, Il cholera morbus in Sardegna e Giovanni Falconi, in Di vaiolo ed altro… Giovanni Falconi (1817-1900) nel bicentenario della sua nascita, a cura di E. Fanni, Associazione Clemente Susini, Bendoo Edizioni, Cagliari 2017, pp. 55-62
  • I. Lai, Falconi, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 44, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 1994, ad vocem
  • I. Lai, Il trentennio universitario di Giovanni Falconi tra Anatomia e Medicina sociale, in Di vaiolo ed altro… Giovanni Falconi (1817-1900) nel bicentenario della sua nascita, a cura di E. Fanni, Associazione Clemente Susini, Bendoo Edizioni, Cagliari 2017, pp. 27-33
  • B. Puddu, Giovanni Falconi, un pasionario della vaccinazione, in Di vaiolo ed altro… Giovanni Falconi (1817-1900) nel bicentenario della sua nascita, a cura di E. Fanni, Associazione Clemente Susini, Bendoo Edizioni, Cagliari 2017, pp. 81-87
  • M. Trucas, La figura e l’opera di Giovanni Falconi alla luce di recenti ricerche d’archivioin Di vaiolo ed altro… Giovanni Falconi (1817-1900) nel bicentenario della sua nascita, a cura di E. Fanni, Associazione Clemente Susini, Bendoo Edizioni, Cagliari 2017, pp. 35-54
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 2, cc. 214v, 223r-224v
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 1.10 (1860), b. 17, n. 307; ivi, s. 4.3 (1884), Pos. III A, b. 87, n. 260; ivi, 4.3 (1884), Pos. V C, b. 87, n. 280; ivi, s. 4.8 (1889), Pos. III A, b. 115, n. 641; ivi, s. 4.9 (1890), Pos. III N, b. 120, n. 736; ivi, s. 4.9 (1890), Pos. V C, b. 122, n. 744.

Autore/i: Cogoni Laura, Rapetti Mariangela, Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-12-17