Amaldi Ugo

Data di nascita
Luogo di nascita
Verona
Data di morte
Luogo di morte
Roma


icona Carriera docente

Data inizio carriera
1903
Data fine carriera
1905
Facoltà
Scienze fisiche, matematiche e naturali
Insegnamenti
Analisi algebrica e Geometria analitica
Biografia

Ugo Amaldi fu allievo al liceo "Ugo Foscolo" di Pavia. A Bologna invece compì gli studi universitari, dove si laureò nel 1898 con una tesi sulla trasformazione di Laplace. Nel 1902 conseguì la libera docenza in Algebra complementare e Geometria analitica. Successivamente, partecipò al concorso indetto dall'Università di Cagliari per la medesima cattedra e, risultato vincitore, con Decreto 3 febbraio 1903 fu nominato professore straordinario per l'anno scolastico in corso, con lo stipendio di 2100 lire annue. Il 16 gennaio 1904 il ministro della Pubblica Istruzione concesse, in via eccezionale, che gli venisse affidato parte dell'insegnamento della Geometria proiettiva, come espressamente richiesto dal professore Filippo Vivanet, il quale, per motivi di salute, non si sentiva più in grado di impartire l'intero insegnamento. Il ministro specificò che tale provvedimento non era da intendersi come uno sdoppiamento della cattedra.

Insegnò nell'ateneo sardo fino alla fine dell'anno scolastico 1904-1905, poi, per Decreto Reale, fu trasferito all'Università di Modena in qualità di professore di Geometria analitica e proiettiva, e lì vi rimase sino al 1919; insegnò poi a Padova come ordinario di Geometria descrittiva con applicazioni (1919-1922) e di Geometria analitica (1922-1924). Nel 1924 si trasferì all'Università di Roma, professore ordinario di Analisi matematica e geometria analitica alla Facoltà di Architettura (1924-1942); nel 1942 fu chiamato alla Facoltà di Scienze per coprire una delle cattedre di Analisi matematica, algebrica e infinitesimale; il suo insegnamento ebbe termine nel 1948 allorché passò fuori ruolo. Collocato a riposo nel 1950, fu nominato, per proposta unanime della facoltà, professore emerito.

Ambiti di ricerca

L'attività scientifica dell'Amaldi abbracciò tutti e tre i campi classici della Matematica: l'Analisi, la Geometria, la Meccanica razionale. Tra le sue prime pubblicazioni di fondamentale importanza è il trattato su Le operazioni distributive e le loro applicazioni all'analisi, pubblicato a Bologna nel 1901 e scritto in collaborazione col suo maestro Salvatore Pincherle. L'Amaldi però, tra gli analisti italiani, fu profondo conoscitore e cultore della teoria dei gruppi continui, e concluse le sue ricerche con lo scritto Sulla classificazione dei gruppi continui di trasformazioni di contatto dello spazio, estratto dalle Memorie della Società Italiana delle Scienze detta dei Quaranta, 3, XX [1918]. Sulla teoria dei gruppi infiniti devono anche essere ricordati due volumi litografati: Introduzione alla teoria dei gruppi continui infiniti di trasformazioni pubblicati a Roma negli anni 1942 e 1944, in cui sono riassunte le conferenze e i corsi da lui tenuti presso l'Istituto nazionale di alta matematica durante l'anno 1940-1941. Riguardo alla meccanica razionale, il suo maggior contributo è il trattato Lezioni di meccanica razionale (3 voll., Bologna 1923-1927), scritto in collaborazione con Tullio Levi-Civita, un'opera la cui importanza è universalmente riconosciuta. Nel 1950-1952 Amaldi curò, con un'intera revisione dell'opera, una nuova edizione. Con Levi-Civita scrisse anche Nozioni di balistica esterna (Bologna 1935). Notevole è stata la sua collaborazione con Federigo Enriques nella pubblicazione di una serie di testi per le scuole secondarie: una ventina di volumi dedicati all'algebra, alla geometria, alla trigonometria e a complementi vari, la cui pubblicazione, iniziata nel 1903, è proseguita sino ai nostri giorni. Tra il 1929 e il 1938 Amaldi riorganizzò la redazione delle voci di argomento matematico per la Enciclopedia italiana, curandone la distribuzione e redigendo egli stesso alcune voci importanti quali Cinematica, Gruppo, Calcolo differenziale assoluto, ecc.

Carriera extra accademica

Gli fu conferito il premio ordinario del Regio Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti (1909); la medaglia d'oro della Società italiana delle scienze (detta dei XL) per la matematica (1918). Fu preside della Facoltà di Scienze dell'Università di Modena (1910-13) ed in quella di Roma (1944-46); professore onorario dell'università di Modena. Fu presidente della Società italiana di scienze matematiche e fisiche "Mathesis" (1941-43); socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e della Società italiana delle scienze dei XL; accademico pontificio e segretario della Pontificia accademia delle scienze; membro del Comitato nazionale per la fisica e la matematica applicata del Consiglio nazionale delle ricerche; socio corrispondente dell'Istituto veneto di Scienze, lettere ed arti; dell'Accademia delle scienze di Torino; dell'Accademia delle scienze, lettere ed arti di Modena e di Padova; dell'Accademia Gioenia di Catania.

Riferimenti bibliografici
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.4 (1903), Pos. III C, b. 12, n. 137; ivi, s. 1.5 (1904), Pos. III C, b. 17, n. 187; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III E, b. 22, n. 250; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III G, b. 22, n. 253

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-08-25