Taramelli Antonio

Data di nascita
Luogo di nascita
Udine
Data di morte
Luogo di morte
Roma

Madre
Boschetti
Clotilde
Padre
Taramelli
Torquato

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1906
Data fine carriera
1933
Facoltà
Giurisprudenza; Lettere e Filosofia
Insegnamenti
Archeologia
Biografia

Antonio Taramelli, figlio di Clotilde Boschetti e Torquato Taramelli, nacque a Udine il 14 novembre 1868: «ereditò dal padre Torquato, insigne geologo, la precisione delle ricerche e delle indagini e dal nonno Antonio, che combatté con Garibaldi, l’ardente patriottismo, che diede ai suoi scritti un tono nobilissimo, espresso sempre in prosa di squisita eleganza, resa agile da uno spirito caustico e brillante».

Nel 1875 la famiglia si trasferì a Pavia dove il giovane Antonio frequentò il liceo Ugo Foscolo. Dopo gli studi superiori, si iscrisse alla Facoltà di Lettere di Pavia e si laureò nel 1889 con una tesi dal titolo Le campagne di Germanico nella Germania. Sempre a Pavia conseguì il diploma di attitudine all’insegnamento secondario classico, tecnico e normale per la storia e la geografia. Nello stesso anno frequentò alla Sorbona di Parigi un corso di Archeologia tenuto dall’archeologo Gabriel de Mortillet e dal grecista Georges Perrot.

Nel 1894 si diplomò alla Scuola nazionale di Archeologia di Roma, dopo aver ottenuto una borsa di studio triennale e partecipato a esplorazioni archeologiche nelle Cicladi e a Creta. L’anno successivo entrò con il ruolo di ispettore nell’Ufficio tecnico per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria, sotto la guida di Alfredo D’Andrade, ruolo che ricoprì fino al 1902.

In Piemonte, tra il 1900 e il 1901, condusse indagini archeologiche a Susa e a Vaie, e si occupò di studi di topografia riguardanti Torino, Aosta e Acqui Terme. Collaborò, inoltre, all’ordinamento del Regio Museo di antichità di Torino, in particolare alla collezione di armi, utensili e manufatti provenienti dal Congo e donati al Museo torinese dall’ingegnere Pietro Antonio Gariazzo. Nel frattempo, con Decreto di abilitazione 20 giugno 1900, ottenne la libera docenza di Archeologia, poi confermata il 31 agosto 1929. Nel 1902 giunse in Sardegna in qualità di ispettore nell’Ufficio regionale della Sardegna e sostituì Giovanni Patroni nella direzione del Regio Museo di Antichità di Cagliari: «la sua tempra di artista e di scienziato si manifestò più mirabilmente si fu nell’arduo lavoro di riordinamento e di collocamento dell’abbondante materiale archeologico e specialmente di quello eneolitico, che per le numerose statuette in bronzo e per gli altri oggetti, come frammenti di fitili, armi di ossidiana di selce e di bronzo ecc., non ha altro che lo uguagli».

 

Nonostante il suo arrivo in Sardegna come ispettore presso l’Ufficio regionale della Sardegna risalga all’anno prima, già nel 1903 la Regia Università di Cagliari si mobilitò, su impulso dello stesso Taramelli, per ottenere il trasferimento della libera docenza dall’Università di Pavia all’Ateneo sardo. Nel novembre di quell’anno, infatti, il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza deliberò in tal senso, così da permettere al docente di tenere un corso sulle fonti epigrafiche del diritto e sulle antichità private e pubbliche greche e romane:

«Alla Facoltà viene poi comunicata una lettera diretta al rettore dal Prof. Antonio Taramelli, direttore del Museo di Antichità di Cagliari, nella quale chiede che il Rettore interroghi la Facoltà circa l’opportunità del trasferimento della sua libera docenza di archeologia dall’Ateneo di Pavia a quello di Cagliari, esprimendo il desiderio di tenere un corso sulle fonti epigrafiche e sulle antichità private e pubbliche di Grecia e di Roma. La Facoltà dichiara che non ha difficoltà al trasferimento presso questa Università della libera docenza in archeologia del prof. Taramelli, in quanto di tale trasferimento si colga per tenere un corso sulle fonti epigrafiche del diritto e sulle antichità private e pubbliche di Grecia e di Roma».

Purtroppo, il trasferimento non fu immediato e il 25 novembre 1905 il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza ribadì la necessità del corso del Taramelli:

«Infine la facoltà rinnova il voto per il trasferimento della libera docenza del Prof. Taramelli dall’Università di Pavia a quella di Cagliari; ritenendo utile per l’appunto un Corso libero sulle fonti epigrafiche del diritto e sulle antichità private e pubbliche di Grecia e di Roma quale il prof. Antonio Taramelli propone, e come alla precedente approvazione della Facoltà in seduta del 29 novembre 1903».

Finalmente l’inizio del nuovo anno portò il decreto di trasferimento e a febbraio il preside della Facoltà prende atto del programma al corso libero presentato dal prof. Taramelli e lo inviò al Consiglio Superiore per la necessaria approvazione.

Ad aprile del 16 aprile 1906 il Taramelli scrisse una lettera al Rettore in merito al programma per il corso del successivo anno accademico:

«Il corso è quello stesso del presente anno, e ciò feci per due motivi abbastanza serii per essere, da S.V. Ill.ma e dalla facoltà di Giurisprudenza, nonché del Ministero, tenuti nella dovuta considerazione. Anzitutto nell’anno in corso, per il ritardo con cui venne emesso il Decreto di Trasferimento di nomina, il corso stesso non poté essere svolto che in minima parte; in secondo luogo, per riguardo al materiale didattico di cui posso disporre, e specialmente per l’ambiente nel quale si svolgono le mie lezioni, ritengo opportuno di dare la maggiore estensione allo studio dell’archeologia locale».

L’intraprendenza del Taramelli lo portò a ipotizzare anche un corso di Storia dell’arte, in aggiunta a quello di Archeologia, ma purtroppo non ottenne il parere positivo del Ministero. Quest’ultimo infatti non aveva

«facoltà d’impartire con effetti legali un corso di Storia dell’arte, essendo questa una materia affatto distinta da quella, al cui insegnamento egli è abilitato, e che ciò sembra anche inopportuno considerata la già scarsa affinità fra il corso di Archeologia e le discipline della Facoltà di Legge, presso cui egli esercitava la sua libera docenza. Egli potrà tutto al più tenere delle letture sulla Storia dell’arte, quando ne attenga il permesso».

 

Nell'anno accademico 1931-1932, fu nominato professore incaricato della detta cattedra, sino alla nomina del titolare, il professor Pirro Marconi, avvenuta nel gennaio del 1934.

Ambiti di ricerca

In questa sede ricordiamo alcune tra le sue numerose pubblicazioni:

  • Ricerche archeologiche cretesi, Tip. della R. Accademia dei Lincei, Roma 1899
  • Sui principali risultati della esplorazione archeologica italiana in Creta: 1899-1901, Tip. di G. Bencini, Firenze 1902
  • Ardu Onnis E. - Per la Sardegna preistorica, Tip. dell'Unione Sarda, Cagliari 1903
  • Alghero. Scavi nella necropoli preistorica a grotte artificiali di 'Anghelu Ruju', Accademia dei Lincei, Roma 1904
  • Cagliari romana, Stab. Tip. G. Montorsi, Cagliari 1906
  • I Nuraghi della Sardegna: a proposito di una recente pubblicazione, Stab. Tip. G. Montorsi, Cagliari 1907
  • La necropoli punica di Predio Ibba a S. Avendrace, Cagliari: (scavi del 1908), Accademia dei Lincei, Roma 1912
  • Note di preistoria sarda, Tip. Federale, Parma 1912
  • La collezione di antichita sarde dell'ing. Leone Gouin, E. Calzone, Roma 1914
  • Guida al museo nazionale di Cagliari, Società tipografica sarda, Cagliari 1914
  • Ricerche nel Nuraghe Losa nel comune di Abbasanta, Tip. della R. Accademia dei Lincei, Roma 1916
  • Il tempio nuragico di S. Anastasia in Sardara (prov. di Cagliari), Tip. della R. Accademia dei Lincei, Roma 1918
  • Protosardi ed etruschi, Tip. dell'Accademia, Roma 1921
  • Nuove ricerche nel santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri, G. Bardi, Roma 1931
  • Gli studi archeologici in Sardegna, Tip. G. Ledda, Cagliari 1932
  • Il R. Museo nazionale e la Pinacoteca di Cagliari, in collab. con R. Delogu, La Libreria dello Stato, Roma 1936
  • L'uso del sughero nell'antichità, Gallizzi, Sassari 1936
  • Nuraghe Santu Antine in territorio di Torralba (Sassari), G. Bardi, Roma 1939.
Carriera extra accademica

Taramelli collaborò alla Relazione dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria e alla redazione della carta archeologica di Torino. Fu membro della Commissione per la ricerca e l’ordinamento delle opere della sezione di architettura e arte antica per l’Esposizione di arte sacra nel 1898.

Il 7 settembre 1908, a seguito di concorso, fu nominato direttore del Museo e degli scavi di antichità di Cagliari e l’anno successivo, nel 1909, ottenne anche l’incarico di soprintendente degli Scavi e musei archeologici della Sardegna. L’8 novembre 1924 fu promosso a soprintendente di 1ª classe, carica che mantenne fino al 1933, quando lasciò l’incarico per raggiunti limiti di età.

Fu socio della Reale Accademia dei Lincei; socio corrispondente del Reale Istituto lombardo di scienze e lettere, della Società piemontese di archeologia e belle arti, dell’Istituto archeologico germanico; membro della direzione del Reale Istituto italiano di archeologia e arte di Roma e del Consiglio superiore delle belle arti.

Fu insignito dell’onorificenza di cavaliere (1913) e cavaliere ufficiale (1916); e inoltre di cavaliere e cavaliere ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1919, 1933) e di commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia (1923).

Nel 1915 vinse il premio per l’Archeologia dell'Accademia dei Lincei. Il 4 giugno 1934 fu nominato senatore del Regno nella categoria di coloro che avevano «illustrato la Patria con servizii e meriti eminenti». In qualità di senatore, fu vicepresidente del Consiglio superiore dell’educazione nazionale e membro del Comitato nazionale per l’indipendenza economica.

Riferimenti bibliografici
  • Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1931-1932, Prem. Tip. Ditta P. Valdés, Cagliari 1931 e ss.
  • M.R. Manunta, Taramelli, Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 94, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 2019, ad vocem
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.7 (1906), Pos. III B, b. 28, n. 320
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1901-1946), s. Fascicoli del personale, Taramelli Antonio

Autore/i: Cogoni Laura , Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2024-09-13