Palmarocchi Roberto

Palmarocchi lavorò come impiegato all'Archivio di Stato di Firenze, ed intraprese la carriera giornalistica collaborando a «La Voce», rivista di cultura di Giuseppe Prezzolini e, dopo la crisi di quest'ultima, al periodico «L'Unità» di Gaetano Salvemini. Dal 1915 al 1926, con Antonio Ciaccheri Bellanti, assunse la proprietà e la direzione della «Rassegna Nazionale».

Fu inoltre narratore, storico della letteratura, e traduttore di autori francesi.

Tra le sue opere si ricordano:

• Le origini dei Normanni e la loro invasione in Francia : Note, Tip. Novelli e Castellani, Faenza 1912

• La questione meridionale, Libreria della Voce, Firenze 1912

• Sul feudo normanno, Mattei e c. editori, Pavia 1912

• Il Ministero dell'Interno e gli Archivi di Stato, Bontempelli, Roma 1913

• Il R. Archivio di Stato in Firenze e gli errori di una pubblicazione ufficiale: lettera aperta a S.E. il Ministro dell'Interno, Tipografia Galileiana, Firenze 1914

• Il problema dell'Austria negli scrittori italiani durante la neutralità, R. Deputazione Toscana di Storia Patria, Firenze 1918

• Invettive. Marat, traduzione di Roberto Palmarocchi, A. F. Formiggini, Roma 1926

• Voltaire: aneddoti, A. F. Formiggini, Roma 1930

• Studi e ricerche sulla vita di Lorenzo De Medici: il problema dell'autografia, Leo S. Olschki, Firenze 1931

• Sardegna sabauda, Tip. Mercantile G. Doglio, Cagliari

• La seconda conquista spagnola della Sardegna nel carteggio dell'ambasciatore toscano a Vienna, L'arte della stampa, Firenze 1936

• Stato e governo nel pensiero politico di F. Guicciardini, Società anonima La nuova antologia, Roma 1940

• Enrico VIII. Francis Hackett, traduzione di Roberto Palmarocchi, Marzocco, Firenze 1943

• Lorenzo il magnifico, Unione Tipografico-Editrice Torinese, Torino 1946

• Studi guicciardiniani, Macrì, Firenze 1947

• Per la nostra scuola, Scuola tipografica Lasalliana, Roma 1958.