Viterbo Camillo
Carriera docente
Camillo Viterbo, compiuto il diciassettesimo anno di età si arruolò volontario nell'esercito italiano. Assegnato all'aviazione, servì come soldato pilota fino alla conclusione della prima guerra mondiale. Un incidente di volo, che influì notevolmente sul suo stato fisico, lo costrinse a chiedere poi d'essere esonerato dal servizio, ma lo riprese più tardi, divenne ufficiale e seguì Gabriele D'Annunzio a Fiume.
Sucessivamente, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Padova, dove si laureò nel 1922. Si dedicò allo studio del Diritto penale e, soprattutto, a quello di Diritto commerciale.
Dal 1931 divenne assistente alla cattedra di Diritto commerciale presso l'Università di Milano, e fu incaricato di Diritto industriale nello stesso ateneo nell'anno accademico 1935-1936.
Il 16 dicembre 1936 fu nominato professore straordinario di Diritto commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Cagliari, dopo poco tempo ricevette l'incarico di Storia e politica coloniale e successivamente quello di Diritto industriale.
Colpito dalle leggi razziali fasciste nel 1938, fu sospeso dal servizio.
Lasciò dunque la Sardegna e l'Italia, per recarsi in Sud-America dove, come scrisse Cesare Grassetti, «trasse dalle avversità della vita una nuova ragione di forza spirituale: si fece ovunque assertore di italianità, diffondendo gli insegnamenti di quella moderna scuola italiana del diritto, che aveva visto in lui un promettente suo continuatore». Da Buenos Aires, assessore del governo argentino in materia di assicurazioni, a San Paolo, ove svolse un corso di Economia politica alla Scuola di Scienze sociali; da Cordoba, direttore per un triennio del seminario di Economia con il sussidio della Rockfeller Foundation, a Montevideo, ove gli venne affidata la cattedra «Italia», appositamente creata per lui, onde impartisse il nuovo insegnamento di Diritto economico.
Riassunto in servizio presso l'Università di Cagliari dal 1° gennaio del 1944, venne sottoposto a giudizio per il conseguimento dell'ordinariato e ottenne la promozione con provvedimento retroattivo il 16 dicembre 1939.
Nel 1946 rientrò in Italia e, dal 1° gennaio 1947, fu collocato a disposizione del Ministero degli Affari Esteri. Il governo italiano, infatti, ritenne ancora necessaria la sua opera in Argentina e lo reinviò, questa volta in missione ufficiale, per coordinare gli scambi culturali e scientifici con l'America latina. Si trattò dunque di continuare quell'opera che Viterbo iniziò volontariamente in terra straniera, a favore di una patria che invece lo aveva rinnegato.
In seguito a sua richiesta, il 28 febbraio 1947 fu trasferito alla cattedra di Diritto commerciale presso l'Università di Modena. Nell'aprile del 1947 scrisse al rettore dell'ateneo cagliaritano: «Durante sette anni io ho portato per tutte le Università di Sud America, e credo non del tutto indegnamente, il titolo di professor Titolare di diritto dell'Università di Cagliari, facendo conoscere questa Università anche dove era malnota. A Buenos Ayres diedi una conferenza per sottolineare la singolare coincidenza che da Cagliari mi portava a Buenos Ayres, città così battezzata da un cagliaritano in omaggio alla Madonna di Buen Ayre. Questa conferenza fu da me passata all'Ambasciata d'Italia, per quanto con questa non avessi rapporti in quell'epoca per le ragioni che ella intende, affinchè la trasmettesse a quella che seguitavo a considerare la mia Università. Nessuno meno di me quindi, può essere accusato di essersi allontanato dall'Ateneo di origine, per quanto questo Ateneo si fosse allontanato da me in maniera così crudele».
Camillo Viterbo impartì ancora corsi e conferenze a Santiago del Cile, a Valparaiso, a Tucuman e a Mendoza, ed invitò a partecipare alla vita accademica sud-americana alcuni dei maggiori giuristi italiani, con lezioni e lavori. Ammalatosi gravemente, morì a Buenos Aires l'anno successivo.
Viterbo indirizzò i suoi lavori su temi come le problematiche del contratto di assicurazione. Le sue opere, scarsamente diffuse in Italia, ma apprezzatissime all'estero, furono a volte adottate come libri di testo in America. Inoltre, fu tradotta la maggior parte dei suoi studi del periodo italiano. Tra le sue opere si ricordano:
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Intorno al concetto di contratto preliminare, STM, Modena 1931
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La nuova legge francese sul contratto d'assicurazione, F. Vallardi, Milano 1931
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Il contratto d'assicurazione, F. Vallardi, Milano 1932
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L'Art. 158 cod. comm. prevede un caso di arbitraggio legale, Società editrice del Foro Italiano, Roma 1933
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Le dichiarazioni dell'assicurando: commento all'art. 429 cod. comm., Soc. editr. del Foro italiano, Roma 1935
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L'assicurazione della responsabilità civile, A. Giuffrè, Milano 1936
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La 'res dubia' e la lite incerta nella transazione, CEDAM, Padova 1937
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Il diritto di recesso verso la sua fine, F. Vallardi, Milano 1932
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Los fundamentos de la ciencia economica moderna, Editorial Americalee, Buenos Aires 1945
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Ensayos de derecho comercial y economico, Tipografica editora Argentina, Buenos Aires 1948
- Annuario della R. Università degli Studi di Cagliari. Anno accademico 1936-1937, Prem. Tip. Ditta P. Valdés, Cagliari 1937
- M. Contu, Dalla Sardegna all'Argentina per sfuggire alle Leggi razziali del 1938. Breve profilo del giurista ed economista Camillo Viterbo, «La Rassegna Mensile di Israel», vol. 75, n. 1/2, gennaio-agosto 2009, pp. 209-226
- C. Grassetti, Necrologio. Camillo Viterbo, «Temi», fasc. 1, 1949, Giuffrè, Milano 1949, pp. [106]-108
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1901-1946), s. Fascicoli del personale, Viterbo Camillo
Revisore/i: Todde Eleonora