Tedeschi Alessandro Mosè
Carriera docente
Alessandro Mosè Tedeschi nacque da una famiglia di origine ebraica. Compì gli studi superiori presso il Regio liceo Niccolini di Livorno, terminando gli studi in soli quattro anni. Nel 1889 si laureò in Medicina e Chirurgia a pieni voti, discutendo una tesi sul "Contributo clinico allo studio della nevrite". Nel 1892 si specializzò in Anatomia patologica presso l'Università di Siena. Successivamente, divenne aiuto presso l'Università di Pisa, ma cessò tale ufficio a partire dal 26 gennaio 1897, in quanto, su proposta della facoltà medico-chirurgica cagliaritana, il ministro gli affidò l'incarico dell'insegnamento, per il resto dell'anno scolastico, dell'Anatomia patologica presso l'Università di Cagliari, vacante per il collocamento a riposo di Luigi Zanda, con la retribuzione di 1000 lire e l'assegno di 500 per la direzione del Gabinetto annesso.
Il 26 novembre 1897 Tedeschi presentò al preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari una istanza, affinchè proponesse la sua nomina a professore straordinario di Anatomia patologica in quell'università nel caso che i due professori classificatisi al primo e secondo posto del concorso per detta cattedra, non volessero adempiere all'ufficio. Ma, nel dicembre del 1897, la cattedra venne affidata al dottor Tito Carbone, il quale venne poi traslocato a Modena l'anno successivo, pertanto, con Decreto del 4 gennaio 1899, Alessandro Tedeschi fu nominato professore straordinario di Anatomia patologica e direttore del gabinetto relativo, con lo stipendio di 2100 lire annue e l'assegno di 500 lire per la direzione. Il 4 marzo 1899 gli venne affidata la temporanea supplenza della cattedra vacante di Patologia generale, fino a conclusione dell'anno scolastico. Prima dell'inizio dell'anno scolastico successivo si recò a Buenos Aires, in missione scientifica. Ritardò più volte il suo ritorno, pertanto, dopo svariati solleciti ed in seguito a sua stessa domanda, con Decreto del 15 gennaio 1900, fu collocato in aspettativa per motivi di famiglia, e venne sostituito dal dottor Antonio Cesaris Demel.
Insieme a Giuseppe Leti redisse il saggio La Maconnerie Italienne. Notices historiques et rectifications sommaires. Publication Officielle du Suprème Conseil et du Grand Orient d’Italie, rèservée aux Puissance Maconniques ètrangères.
Nel 1892 Tedeschi entrò nel 'Grande Oriente d'Italia' nella loggia livornese "Garibaldi e Avvenire". Nel 1899 si trasferì in Argentina dove fondò l’Istituto di Anatomia Patologica a Buenos Aires. Il 12 febbraio 1900, venne affiliato alla loggia "Unione Italiana" n. 12, appartenente anch'essa al 'Grande Oriente d'Italia'. Tedeschi mantenne forti legami con la massoneria italiana: nel 1925, quando il fascismo impose lo scioglimento delle logge, fu tra i più attivi nel ruolo di coordinamento dell'attività in esilio del Grande Oriente. Nel 1930 abbandonò la professione medica e, non potendo tornare in Italia a causa delle sue dichiarate posizioni antifasciste, si trasferì in Francia a Chateau Reignac, dove collaborò attivamente con i massoni in esilio. Il 21 giugno 1937 insieme al Fratello Giuseppe Leti, Sovrano Gran Commendatore del RSAA, fondò l’Alleanza delle Massonerie Perseguitate.
Il 29 novembre 1931 fu nominato gran maestro aggiunto (facente funzione di gran maestro effettivo) del 'Grande Oriente d'Italia' in esilio e, alla morte di Domizio Torrigiani (31 agosto 1932), subentrò a quest'ultimo. Rimase in carica per circa otto anni, fino alla morte. Dal 1937 al 1940 fu pure Sovrano gran commendatore del Supremo consiglio d'Italia del Rito scozzese antico ed accettato. Tedeschi, perseguitato in quanto ebreo, antifascista e massone, all’arrivo della Gestapo nazista rifiutò di porsi in salvo ed il suo corpo viene rinvenuto senza vita.
- Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1899-1900; 1900-1901, Prem.Tip. P. Valdès, Cagliari
- F. Santi, Alessandro Tedeschi gran maestro dell'esilio, Il Mulino, 2008
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 4.16 (1897), Pos. III A, b. 156, n. 1213; ivi, s. 4.16 (1897), Pos. III C, b. 156, n. 1215; ivi, s. 4.17 (1898), Pos. III A, b. 161, n. 1280; ivi, s. 4.18 (1899), Pos. III B, b. 166, n. 1345; ivi, s. 4.19 (1900), Pos. III B, b. 173, n. 1411; ivi, s. 4.19 (1900), Pos. III C, b. 173, n. 1412
Revisore/i: Todde Eleonora