Sraffa Piero
Carriera docente
Piero Sraffa nacque a Torino da una benestante famiglia ebraica, figlio unico di Angelo, docente di Diritto commerciale e per anni rettore dell’Università Bocconi di Milano, e di Irma Tivoli. Diplomatosi presso il liceo classico «M. d'Azeglio» nel 1916, frequentò la Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Torino dove, nel 1919, conobbe Antonio Gramsci, con cui tenne uno stretto rapporto intellettuale, pur senza mai iscriversi al Partito comunista.
Dopo aver prestato servizio militare, si laureò nel novembre del 1920 con una tesi dal titolo: L’inflazione monetaria in Italia durante e dopo la guerra, il cui relatore fu Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica.
Tra l'aprile del 1921 ed il giugno del 1922, studiò presso la London School of Economics and Political Science. In questo periodo, a Cambridge, strinse una collaborazione con John Maynard Keynes: Sraffa scrisse due articoli sul sistema bancario italiano: il primo (The Bank Crisis in Italy) pubblicato sull'Economic Journal; il secondo (L'attuale situazione delle banche italiane) pubblicato sul supplemento di economia del quotidiano Manchester Guardian (ora The Guardian). Keynes affidò a Sraffa anche la cura dell'edizione italiana del suo A Tract on Monetary Reform.
Rientrato in Italia nel 1922, dal giugno al 2 dicembre, Piero Sraffa fu direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro di Milano, dove frequentò ambienti socialisti. Il 20 e il 21 dicembre 1922, giunsero al padre Angelo due telegrammi minacciosi dallo stesso Mussolini, che ordinò una pubblica ritrattazione sul contenuto del secondo articolo pubblicato in Inghilterra. Sraffa, in accordo con Keynes, prese la decisione di partire per l'Inghilterra ma, il 26 gennaio 1923, fu respinto a Dover e rispedito a Calais, in Francia. Si stabilì quindi a Parigi, dove rimase fino a metà marzo. Dopo questi avvenimenti decise di intraprendere la carriera accademica, più sicura.
Nel novembre del 1923 ricevette l'incarico, come libero docente, di tenere un corso di Economia politica presso l'Università degli Studi di Perugia, e nel marzo del 1926, in seguito a buon esito di concorso, divenne professore non stabile di Economia politica all'Università di Cagliari. In seguito all'arresto di Gramsci, avvenuto nel novembre del 1926, Sraffa si preoccupò di far arrivare libri e riviste all’amico in carcere, e fece da tramite, insieme alla cognata di Gramsci, Tatiana Schucht, tra il prigioniero ed il partito.
Agli inizi del 1927, Keynes lo invitò all'Università di Cambridge per una lectureship di qualche anno e Sraffa accettò. Comandato in Inghilterra per conto del Ministero degli Esteri, Sraffa giunse a Cambridge nel luglio dello stesso anno.
Nel riparo della città inglese Sraffa impartì, per i primi tre anni, corsi sulla Teoria avanzata del valore. A Cagliari fu supplito, prima da Anselmo Bernardino (a.a. 1927-1928), poi da Albino Uggè (a.a. 1928-1929), e infine da Marcello Vinelli (a.a. 1929-1930/1930-1931). Nominato ordinario di Economia politica nel 1930, dal 31 ottobre 1931 cessò definitivamente l'incarico a Cagliari, e la cattedra fu affidata a Ezio Vanoni.
A Cambridge, sempre con l'aiuto di Keynes, Sraffa divenne director of researches, infine bibliotecario della Marshall library, incarico che tenne fino alla morte, avvenuta nel 1983.
Piero Sraffa è stato uno dei maggiori economisti del XX secolo, ed anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. Nella prima fase della sua carriera, Sraffa si dedicò allo studio delle leggi dei rendimenti in regime di concorrenza, un ambito di ricerca che poi abbandonò per concentrarsi sullo studio della teoria dei prezzi, che espose nella sua più importante opera: Produzione di merci a mezzo di merci: premesse a una critica della teoria economica, (Torino 1960).
Tra le sue molteplici pubblicazioni, si ricordano:
- The bank crisis in Italy, Macmillan & Co., Londra 1922
- Sulle relazioni fra costo e quantità prodotta, Università Bocconi, Milano 1925
- The laws of returns under competitive conditions, Macmillan and Co., Londra 1926
- Money and capital : a reply, Macmillan and Co., Londra 1932
- La produttività crescente e l'impresa rappresentativa, UTET, Torino 1937
- Production of commodities by means of commodities : prelude to a critique of economic theory, University Press, Cambridge 1960
Nel 1961 gli fu conferita la medaglia Södeström dell’Accademia svedese delle scienze.
- K. Bharadwaj, Piero Sraffa (1898-1983), «Social Scientist», vol. 11, 1983: 3-7
- J.P. Potier, Un économiste non conformiste, Piero Sraffa (1898-1983). Essai biographique, Presses universitaires de Lyon, Lyon 1987
- A. Roncaglia, Sraffa, Piero, in Il Contributo italiano alla storia del Pensiero. Economia, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2012, ad vocem
Revisore/i: Eleonora Todde