Spano Giovanni
Carriera docente
Giovanni Spano nacque a Ploaghe l’8 marzo 1803 da Giovanni Maria Spano e Giovanna Lucia Figoni. Nel 1812 iniziò la sua formazione presso gli Scolopi a Sassari e, quattro anni dopo, entrò nel Seminario Arcivescovile sassarese, dove concluse il Ginnasio inferiore e superiore ed il biennio di Logica e Metafisica. Nel 1821 conseguì il diploma di maturità e successivamente si iscrisse al corso di Teologia della Regia Università di Sassari dove, il 14 luglio del 1825, venne approvato dottore di Teologia. Dal 17 novembre 1826 fino al febbraio 1829 fu precettore elementare a Sassari. Nel marzo 1827 venne ordinato sacerdote.
Nel gennaio 1831 venne aggregato al collegio di Filosofia presso l’ateneo sassarese. Insoddisfatto della sua preparazione, nel giugno dello stesso anno partì alla volta di Roma, dove frequentò i corsi di ebraico, siro-caldaico, arabo, archeologia e paleografia fenicio-cufica.
Il 17 maggio 1834 fu nominato professore di Sacra Scrittura dell’Università di Cagliari, cattedra che si trovava vacante dopo la morte del frate domenicano Giacinto Hintz. Così si espresse il collegio cagliaritano: «il lodevole desiderio dimostrato dal teologo Giovanni Spano di Ploaghe Socio del Collegio di Filosofia della Regia Università di Sassari, d’istruirsi nelle Lingue Orientali e le onorevoli attestazioni che li pervennero pel conto dell’indefessa e proficua applicazione di lui allo studio filologico, ed in specie delle Lingue Orientali Ebraica, Siro-Caldaica, Araba, e Greca, e della Fisica Sacra, nell’Archigimnasio di Roma, dove si condusse appositamente, ed a proprie spese nell’Anno 1831 ci hanno convinti di essere detto teologo, anche per le sue eccellenti qualità morali, il soggetto acconcio a convenientemente occupare la Cattedra di Sacra Scrittura, e di lingue orientali, che trovasi da qualche anno vacante nella Nostra Università di Cagliari». Lo Spano divenne perciò docente senza un concorso pubblico ma con un esame privato, senza nessun altro concorrente.
Per approfondire ulteriormente la sua preparazione, nel corso della carriera accademica compì negli anni 1836-1837, 1840, 1854, 1856, 1862 e 1871, ben sei viaggi di studio nell’Italia continentale e in Tunisia. Nel maggio del 1839 l’ateneo cagliaritano lo nominò bibliotecario, in sostituzione di Ludovico Baïlle. Questo nuovo incarico lo portò spesso in viaggio per conoscere il funzionamento delle più importanti biblioteche italiane.
La sua dedizione agli studi linguistici e archeologici lo mise in cattiva luce nei confronti degli accademici sardi, che giudicarono il suo lavoro "dispersivo" rispetto a quello dell’insegnamento. Pertanto, nella primavera del 1842, Spano lasciò l’incarico di bibliotecario e, nel dicembre del 1845, tenne l’ultima lezione all’Università di Cagliari. Abbandonato l’insegnamento si dedicò completamente all’Archeologia pubblicando una monografia sull’antica Tharros e la celebre opera sui nuraghi di Sardegna.
Morì a Cagliari il 3 aprile del 1878. Nelle sue disposizioni testamentarie scrisse:
«Lascio al Regio Museo di Cagliari il Medagliere della storia metallica di Savoia, che mi fu data in dono dal fu Generale Efisio Cugia col volume illustrativo pubblicato dal Ministro Torelli Milano 1865. Più i volumi di Miscellanee archeologiche… Si troveranno in una cassetta o tavolino a scrivania circa mille pezzi di bussolo intagliati che sono quelli che servirono al Conte Alberto Della Marmora per intercalare le sue opere; e miei che feci eseguire pel bollettino archeologico e per altri opuscoli. Tutti questi intagli o legni il mio Esecutore li consegni al rettore dell’Università di Cagliari, che li riponga o nel Museo o nella Biblioteca; perché col tempo potranno servire a qualcheduno che voglia ristampare le dette opere o servirsene per qualche monografia. Nel tavolino per scrivere in piedi si troveranno tanti fasci di carta, distinti anno per anno che sono le corrispondenze che ho tenuto coll’Estero. In essi si trovano tanti preziosi autografi degli Illustri scrittori e di distinti personaggi di Europa. Ora è invalso l’uso di far la raccolta di simili autografi pagandoli anche a prezzi favolosi e quindi tutti questi fasci di corrispondenza si consegnino al rettore dell’Università, affinché si tengano custoditi nella Regia Biblioteca insieme agli altri che aveva principiato a raccogliere il fu Bibliotecario Pietro Martini».
I viaggi di studio mutarono l’indirizzo della sua ricerca: se inizialmente si era dedicato quasi esclusivamente alla lingua ebraica e all’esegesi della Sacra Scrittura, nel periodo successivo, infatti, si rivolse agli studi di linguistica sarda e alla ricerca archeologica. Nel 1854 avviò la pubblicazione della rivista mensile Bullettino Archeologico Sardo, dedicata alla «raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l’isola di Sardegna». Cessata la pubblicazione del Bullettino, diede immediatamente alle stampe una rivista annuale delle scoperte archeologiche.
La sua produzione scientifica, che consta di circa 450 titoli, spazia dalla linguistica, all’archeologia e all’etnografia. Si ricordano in particolare:
- Ortografia sarda nazionale, ossia grammatica della lingua logudorese paragonata all’italiana, 1840
- L’antica città di Tharros, 1851
- Vocabolario sardo-italiano e italiano-sardo, 1851-1853
- Guida della città e dintorni di Cagliari, 1856
- Guida del Duomo di Cagliari, 1856
- Canzoni popolari della Sardegna, 1857
- I nuraghi di Sardegna, 1867
- Abbecedario storico degli uomini illustri sardi scoperti ultimamente nelle pergamene, codici ed in altri monumenti antichi, con appendice dell’Itinerario antico della Sardegna, 1869
- Storia e necrologio del campo santo di Cagliari, 1869
- Vocabolario sardo geografico, patronimico e etimologico, 1872
- Storia degli ebrei in Sardegna, 1875
- Alberto della Marmora, la sua vita e i suoi lavori in Sardegna e la medaglia fatta coniare dal municipio di Cagliari, 1875
- Proverbi sardi trasportati in lingua italiana e confrontati con quelli degli antichi popoli, ripubblicati con prefazione di Giulio Angioni nel 1997.
Dal 1841 lo Spano era stato incaricato del Canonicato di Villaspeciosa, lasciato vacante da monsignor Giovanni Battista Montixi. Dal 1854 al 1857 fu preside del Regio Convitto di Santa Teresa a Cagliari.
Nel 1871 divenne senatore del Regno d’Italia, aprendo un periodo di tensione con lo Stato Vaticano. Allo Spano fu infatti proibito di prestare giuramento, pena la scomunica, tanto che fu costretto a non accettare l’incarico e visse questa esperienza come un vero sopruso. Nel 1875 fu nominato a capo dell’Ufficio di Intendente generale per i Musei e gli Scavi Archeologici in Sardegna.
Innumerevoli i suoi riconoscimenti: cavaliere, ufficiale e commendatore con pensione vitalizia dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro rispettivamente nel 1853,1857e 1871; cavaliere e ufficiale della Corona d’Italia del 1860 e 1868; medaglia d’oro al merito civile; cavaliere dell’Ordine civile di Savoia con pensione nel 1872; socio di quaranta accademie letterarie e scientifiche, tra cui l’Accademia delle Scienze di Torino, la Società Archeologica Britannica, l’Istituto Germanico di corrispondenza archeologica di Roma, l’Accademia Pontaniana di Napoli, la Società Reale degli Antiquari del Nord di Copenaghen, l’Istituto Antropologico della Gran Bretagna, la Deputazione Subalpina di Storia Patria di Torino.
- P. Bullita, Il canonico Giovanni Spano: un grande sardo dell’Ottocento e la riscoperta della lingua sarda, Grafica del Parteolla, Dolianova 2013
- L. Carta, Giovanni Spano e i suoi corrispondenti, Ilisso, Nuoro 2010-2015
- L. Carta, Un intellettuale sardo dell’Ottocento in dimensione europea: Giovanni Spano (1803-1878), «Materia giudaica. Rivista dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo», XIV/1-2, 2009, pp. 17-34
- M. Rapetti, G. Scroccu, E. Todde, L'Università di Cagliari e i suoi Rettori, Ilisso, Nuoro 2020
- A. Trova, Il canonico Giovanni Spano, professore e rettore dell’Università di Cagliari, in Tra diritto e storia: studi in onore di Luigi Berlinguer promossi dalle Università di Siena e di Sassari, vol. 2, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008, pp. 1163-1202
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 2
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 1.7 (1857), b. 13, n. 187; ivi, s. 2.6 (1868), Pos. 1 1, b. 36, n. 362; ivi, s. 2.6 (1868), Pos. 2 4, b. 37, n. 378; ivi, s. 2.16 (1878), Pos. 2 25, b. 69, n. 960; ivi, s. 2.16 (1878), Pos. 3 18, b. 68, n. 984; ivi, s. 4.2 (1883), Pos. XI C, b. 86, n. 215
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera rettore
Con Regio Decreto del 29 agosto 1857 Giovanni Spano fu nominato rettore dell’Università di Cagliari, in sostituzione di Francesco Ortu. In qualità di rettore, lo Spano inaugurò il Museo Archeologico nel luglio del 1859 e assicurò l’istituzione della Facoltà di Filosofia e Lettere. Nel 1868 chiese e ottenne il collocamento a riposo per gravi motivi di salute.
Revisore/i: Todde Eleonora