Solmi Arrigo

Data di nascita
Luogo di nascita
Finale Emilia
Data di morte
Luogo di morte
Grottaferrata

Madre
Stucci
Amalia
Padre
Solmi
Angelo

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1902
Data fine carriera
1906
Facoltà
Giurisprudenza
Insegnamenti
Storia del Diritto italiano; Diritto internazionale; Diritto costituzionale
Biografia

Arrigo Solmi si laureò a Modena, con lode, il 28 giugno 1895, discutendo una tesi sui rapporti tra Stato e Chiesa. Vinto il concorso per sottobibliotecario reggente, fu destinato alla Biblioteca nazionale di Palermo nell'aprile 1898, ma, il mese dopo riuscì a ottenere il trasferimento presso la Biblioteca estense. Dopo una breve esperienza di insegnamento a Modena, nel 1899 conseguì la libera docenza in Storia del diritto italiano. Nel 1902, in base ai risultati del concorso indetto per la cattedra di Storia del Diritto italiano nell'Università di Cagliari, vacante per il collocamento a riposo del suo titolare, il professore Giovanni Porcu Giua, Arrigo Solmi fu nominato professore straordinario della medesima, con decreto avente effetto dal 1° novembre, per l'anno scolastico 1902-1903 e lo stipendio di 2100 lire annue. Il periodo trascorso a Cagliari lo segnalò tra i professori più promettenti della nuova generazione. Lo aprì con una prolusione intitolata: La funzione pratica della storia del diritto italiano nelle scienze giuridiche, 1903. Il 27 dicembre 1904 il Ministro approvò che supplisse la cattedra di Diritto internazionale, in quanto il suo titolare, il professore Francesco Paolo Contuzzi, si trovava in congedo. Inoltre, nel marzo del 1905 Solmi venne incaricato di supplire l'insegnamento di Diritto costituzionale, resosi vacante, purtroppo, per la morte prematura del professore Francesco Racioppi. Con Regio Decreto 26 novembre 1905, in conformità del voto favorevole espresso dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, gli venne riconosciuta la stabilità nell'ufficio di professore straordinario di Storia del Diritto italiano, con lo stipendio di 3000 lire. Il 25 gennaio del 1906, mentre era in corso la sua promozione al grado di ordinario nell'ateneo sardo, Solmi, in seguito a concorso, fu nominato professore straordinario stabile a Siena, ove si trasferì ed insegnò dal febbraio 1906 all’ottobre 1907. La cattedra cagliaritana fu affidata al professore Pietro Silverio Leicht.

Solmi fu poi trasferito a Parma; nell’ottobre del 1912 passò a Pavia ad insegnare Diritto ecclesiastico, in attesa che si liberasse la cattedra di Storia del Diritto italiano, tenuta da Pasquale Del Giudice (il che avvenne nel 1917). A Pavia, Solmi partecipò attivamente istituzione della Scuola di scienze politiche, divenuta poi nel 1926 Facoltà, nella quale tenne per incarico il corso di "Diplomazia e storia dei trattati".

Ambiti di ricerca

Caratteristica di Solmi fu la visione di sintesi e la ricerca della chiave interpretativa dei fenomeni analizzati. Dopo alcuni lavori finalizzati ai concorsi e perciò corrispondenti ai gusti prevalenti nella disciplina (attenzione al problema delle origini, argomenti longobardistici), presto varcò i confini dell’Alto Medioevo e si dedicò a indagini su personaggi (Alberto Gandino, Baldo degli Ubaldi). Giunto a Cagliari, studiò la costituzione fondiaria dell’isola (gli ademprivi, il feudo), le istituzioni (i giudicati, il Parlamento del 1355, il servaggio), le fonti (la carta de logu cagliaritana, i condaghi) oltre a proporre rassegne storiografiche e a fondare la rivista Archivio storico sardo, nel 1905. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo in questa sede:

  • Le associazioni in Italia avanti le origini del comune. Saggio di storia economica e giuridica, Modena 1898
  • Stato e Chiesa secondo gli scritti politici da Carlomagno fino al Concordato di Worms (800-1122). Studio storico e giuridico, Modena 1901
  • Storia del diritto italiano, 1908
  • con altri giuristi sostenne l’entrata nel conflitto partecipando al volumetto La nostra guerra, con un contributo intitolato Necessità e ragioni della nuova guerra alla Turchia, Firenze 1915
  • Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel Medioevo, 1917
  • Il pensiero politico di Dante, 1922
  • Gli elementi costitutivi del diritto civile italiano, 1929, ora nella raccolta Contributi alla storia del diritto comune, Roma 1937
  • Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831, 1931
  • L'amministrazione finanziaria del Regno italico, 1932
  • L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica, 1935
  • Discorsi sulla storia d'Italia, Firenze, La Nuova Italia, 1935
  • Contributi alla storia del diritto comune, 1937.

Numerose furono anche le sue pubblicazioni sul Diritto fascista: firmò un pezzo nel primo numero di La difesa della razza (1938) e fu membro del comitato scientifico di Il diritto razzista; La crisi dello Stato democratico, 1937. Il mondo universitario gli dedicò: Studi di storia e diritto in onore di Arrigo Solmi, Milano 1941.

Carriera extra accademica

Nel 1920 fu eletto consigliere comunale ed ottenne anche un secondo mandato, fino al 1926. Dai primi anni Venti vide nel partito di Benito Mussolini l’interprete della tradizione della civiltà italiana e la sola forza capace di soddisfare le esigenze della nazione. Conobbe Mussolini, che appoggiò personalmente la sua candidatura nel listone alle elezioni del 1924, in cui fu poi eletto. Intanto nel 1922 cominciò una lunga e intensa collaborazione con la Gerarchia, mentre nel 1923 il governo lo nominò rettore dell’Università di Pavia, dopo il rifiuto dell’incarico da parte di Giorgio Errera, che fu uno dei 12 professori che rifiutarono il giuramento del 1931. Diede le dimissioni da rettore nel 1926. Rieletto in Parlamento nel 1929 (e ancora nel 1934 e 1939); fu chiamato alla Statale di Milano sulla cattedra di Scienza politica e, dal 1936, di Diritto comune. Nel 1932 fu nominato sottosegretario all’Educazione nazionale e poi, nel gennaio 1935, guardasigilli. I corsi erano perciò gestiti da supplenti (per ben cinque anni su sette dal cognato Dallari, persino per l’insegnamento di diritto comune, per altri due da Enrico Besta). Era giunto il suo momento: mai stato un movimentista, Solmi saliva ai vertici dello Stato fascista nella fase della stabilizzazione del regime. Uomo di fiducia del dittatore, Solmi fu del tutto inserito nell’apparato del potere fascista.

Fu trasferito a Roma, senza chiamata della Facoltà, nel 1939 e, il 12 luglio, ottenne la nomina a senatore nonché vari benefici economici e di status. In pensione dal 29 ottobre 1943, morì il 5 marzo 1944 a Grottaferrata.

Fu insignito di varie onorificenze: cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia; ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia; commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia; gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia; cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; ufficiale dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro; grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; gran cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Riferimenti bibliografici
  • Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1902-1903, Prem. Tip. P. Valdés, Cagliari 1903
  • Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1903-1904, Prem. Tip. P. Valdés, Cagliari 1904
  • Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1904-1905, Prem. Tip. P. Valdés, Cagliari 1905
  • Arrigo Solmi, in Camera dei deputati - Portale storico, ad vocem
  • Arrigo Solmi, in Senatori d'Italia, Senato della Repubblica, ad vocem
  • I. Birocchi, Solmi, Arrigo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 93, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 2018, ad vocem
  • P. G. Ricci, Solmi, Arrigo, in Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1970, ad vocem
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.2 (1902), Pos. III D, b. 7, n. 75; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III C, b. 22, n. 249; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III E, b. 22, n. 250; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III D, b. 22, n. 251; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. VI B, b. 22, n. 266; ivi, s. 1.7 (1906), Pos. III C, b. 28, n. 321

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-09-22