Soffi Luigi

Luigi Soffi, entrò adolescente nella compagnia di Gesù. Compiuti con lode gli studi filosofici e teologici, fu incaricato di impartire l'insegnamento ai giovani delle scuole pubbliche del suo Ordine. Nel 1773 si trovò ridotto alla condizione di semplice sacerdote secolare per l'abolizione dell'instituto dei lojoliti, accaduta in quell'anno. Costretto a procacciarsi da vivere, esercitò prima a Cagliari l'ufficio di prefetto nel Seminario tridentino, poi fu professore di Filosofia e prefetto delle scuole inferiori ad Alghero.

Nel 1795 venne chiamato ad esercitare la prefettura delle scuole di S. Teresa a Cagliari, lasciata vacante dal Carboni. Fu nominato professore d'Eloquenza italiana dell'Università di Cagliari il 26 giugno 1798; successivamente, il 1° ottobre 1806, ottenne la nomina a prefetto del collegio delle Arti, succedendo al maestro Luigi Dessì. Così scrisse il Tola: «...negli ultimi anni della sua vita, o per vizio quasi sempre compagno alla vecchiaia, o perchè i bisogni dell'età fossero maggiori delle sue fortune, mostrò amore pel denaro: dicesi che essendogli stato tolto di furto il suo piccolo tesoro, egli se ne addolorasse per modo che, dopo alcuni giorni, ne morisse».