Salis Lino
Carriera docente
Salis si laureò a Sassari nel 1927 con una tesi sul diritto di successione (poi pubblicata nel 1929 con il titolo “La successione necessaria”. Libero docente dal 1932, ricoprì i primi incarichi accademici nelle Università di Urbino (dal 1930 al 1937) e di Sassari (1937-1939).
Nell'anno scolastico 1941-1942 vinse il concorso alla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, dove occupò la cattedra di Diritto civile.
Dopo il 1949, con l'applicazione della Legge 26 febbraio 1949, n. 86, Norme transitorie per la retrodatazione delle nomine a straordinario nelle Università nei confronti di professori la cui assunzione in ruolo fu ritardata perché celibi, la carriera accademica del professor Salis è stata ricostruita e le nomine retrodatate: Salis risulta dunque professore straordinario nel '39 e ottenne l'ordinariato nel 1942.
Mantenne l’insegnamento per oltre un trentennio, fino al collocamento fuori ruolo nel 1975. Fu titolare anche dei corsi di Diritto commerciale (1942-1950) e Diritto industriale (1944-1973) e fu incaricato di diverse discipline nel corso della sua lunga carriera (Storia e dottrina del fascismo, Storia e dottrina dello Stato, Legislazione del lavoro, Geografia politica ed economica, Storia e politica coloniale, Sociologia). Fu preside di Facoltà per due volte, dal 1943 al 1945 e dal 1969 al 1979. Nel 1983 fu nominato all’unanimità professore emerito.
Nella prima fase della sua carriera Salis si dedicò al diritto di successione per causa di morte, pubblicando nel periodo tra il 1930 e il 1933 numerosi saggi sull’argomento e in particolare sulle figure dell’erede e del legatario. Tra le sue opere più note La compravendita di cosa futura e La proprietà superficiaria, edite a Padova rispettivamente nel 1935 e nel 1936; La comunione, 1939; La superficie e Il condominio negli edifici, 1958; Gli edifici in condominio, 1964.
Con oltre 125 contributi scientifici, Salis divenne un punto di riferimento per la giurisprudenza sulla regolamentazione del condominio, al punto che diverse sentenze della Corte di cassazione si ispirarono al suo pensiero. Dai saggi e dagli articoli emerge una concezione individuale e pluralistica dei condomini: l’attribuzione degli spazi comuni, degli impianti e dei servizi in funzione della proprietà esclusiva di porzioni dell’edificio; le imputazioni delle spese in funzione dell’appartenenza; la figura dell’amministratore come mandatario dei condomini e, più in generale, il rispetto dell’autonomia privata.
- Annuario della R.Università degli Studi di Cagliari. Anno accademico 1941-1942, Prem. Tip. Ditta Pietro Valdés, Cagliari 1946
- Dizionario biografico dei giuristi italiani (XII-XX secolo), vol. II, Il Mulino, Bologna 2013, pp. 1772-1773
Revisore/i: Todde Eleonora