Porcu Giua Giovanni

Giovanni Porcu Giua, appena tre anni dopo la laurea superò felicemente le prove di aggregazione al collegio della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Cagliari e venne iscritto come dottore aggregato l'11 novembre del 1858. Abilitato, nel 1861, alla libera docenza di Economia politica, l'anno successivo venne nominato professore di Economia politica nell'Istituto tecnico di Cagliari, dove ebbe anche la presidenza.

Successivamente, con la morte del professore Francesco Mossa Filippi si rese vacante la cattedra di Introduzione allo studio delle scienze giuridiche e Storia del diritto nell'Ateneo cagliaritano, pertanto, la suddetta venne assegnata a Giovanni Porcu Giua con Decreto Ministeriale del 29 ottobre 1874, e la retribuzione di 1000 lire. Porcu Giua mantenne l'incarico fino a che, per la separazione delle due cattedre, il 28 ottobre 1876 fu nominato a quella per cui era particolarmente attratto da personali inclinazioni: la Storia del diritto italiano. Il 24 ottobre 1883 venne promosso al grado di straordinario, con stipendio annuo di 2100 lire, avendo rinunciato all'ufficio di preside dell'Istituto tecnico.

Nel 1897, in seguito alla morte del professore Giuseppe Todde, si rese vacante la cattedra di Economia politica, pertanto, l'11 febbraio il Ministro lo incaricò di impartire il detto insegnamento, fino alla nomina del titolare, Eugenio Masè Dari. Quest'ultimo venne traslocato a Messina nel febbraio 1899, ed il Porcu Giua fu nuovamente incaricato della supplenza con Decreto 21 marzo 1899, fino alla nomina di Pasquale Jannaccone nell'aprile del 1900. Porcu Giua proseguì nel suo ufficio di professore di Storia del Diritto italiano fino al 1902, allorché gli fu concesso, per sua domanda, il collocamento a riposo.