Pintor Francesco
Carriera docente
Francesco Pintor abbracciò lo stato clericale fin da giovinetto e, dopo aver intrapreso gli studi filosofici e teologici, si fece sacerdote. Fu per molti anni segretario camerale del cardinale Diego Gregorio Cadello e dell'arcivescovo Nicolò Navoni, e quindi canonico della Primaziale di Cagliari.
Fu membro del collegio di Filosofia e di Belle arti della Regia Università di Cagliari; venne nominato segretario della medesima il 7 febbraio 1818, con lo stipendio di 300 lire di Piemonte. Fu poi nominato professore d'Eloquenza latina il 4 settembre 1829 in successione a padre Paolo Melis. Divenne prefetto del collegio di Filosofia e Arti il 30 aprile 1831. Morì a Cagliari il 23 dicembre 1831.
Conoscitore profondo della lingua latina, scrittore di poesie, fra i suoi componimenti ricordiamo: un'elegia per nozze stampata in Cagliari nel 1816, con la traduzione italiana a fronte; un'egloga latina e parecchie rime italiane da lui composte e pubblicate nel 1828 in Cagliari; il poemetto Palladis consultum, Stamperia R., Cagliari 1825. Le altre poesie del Pintor si leggono sparse in varie raccolte poetiche del suo tempo; e molte ancora ne scrisse in lingua italiana. Nel poetare in italiano non fu molto apprezzato; ma nel comporre in latino fu il solo che, dopo il Carboni, mantenne in Sardegna il primato.
Le poesie da lui pubblicate in varie circostanze e le cognizioni letterarie delle quali era fornito, lo fecero degno dell'Associazione all'Arcadia romana, dell'Accademia Labronica di Livorno e della Regia Società agraria ed economica di Cagliari.
- P. Meloni Satta, Effemeride Sarda, Tip. G. Dessì, Sassari 1877, pp. 98, 219
- P. Tola, Dizionario biografico degli uomini illustri di Sardegna, vol. III, Tip. Chirio e Mina, Torino 1838, pp. 93-95
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 2, cc. 15r-15v, 54v-55r, 55r-56r
Revisore/i: Todde Eleonora