Picinelli Giuseppe

Giuseppe Picinelli (o Piccinelli), dopo la laurea in Giurisprudenza nell'Università di Cagliari, il 30 aprile 1884 venne accolto tra i dottori aggregati alla Facoltà giuridica, senza concorso, avendo i titoli sufficienti per tale elezione e nell'anno scolastico 1884-1885 venne approvato il suo programma per un corso di libera docenza in Esegesi sulle fonti del Diritto romano.

Nel 1884 presentò istanza per la libera docenza in Diritto commerciale, ma il Consiglio superiore espresse giudizio negativo: «delle opere prodotte a sostegno della sua istanza, la più importante si riferisce alla Società omonima, cioè a una materia sola del Gius commerciale, e questa non basta a giustificare in modo non dubbio l'abilitazione alla Libera docenza in tutti i rami del Diritto commerciale, e ne pure restrittivamente per la parte che concerne le società mercantili».

In seguito al collocamento a riposo di Antioco Loru, Picinelli venne incaricato, il 25 settembre 1886, di impartire l'insegnamento di Istituzioni di Diritto romano per l'anno scolastico 1886-1887, con retribuzione di 1.000 lire. Venne riconfermato anche per l'anno 1887-1888, fino al 28 febbraio del 1888, quando fu nominato il vincitore del concorso, il professore Enrico Gandolfo, il quale però rimase comandato a Genova, pertanto Picinelli mantenne l'incarico fino alla conclusione dell'anno scolastico.

In seguito alla rinuncia alla cattedra di Diritto commerciale da parte di Ottone Bacaredda, Picinelli, con Decreto 17 gennaio 1902, fu incaricato della momentanea supplenza, che si concluse nel marzo del 1903 con il reintegro del Bacaredda. In seguito alla morte del Bacaredda, avvenuta nel dicembre 1921, venne nuovamente incaricato di Diritto commerciale. In quell'anno tenne anche l'incarico di Procedura civile e Ordinamento giudiziario, sino alla nomina del professor Lorenzo Mossa nel 1923. Concluse la sua carriera accademica impartendo, nel biennio accademico 1923-1925, la Storia del Diritto romano e il Diritto ecclesiastico, poi venne collocato a riposo per raggiunti limiti di età.

Dopo l’avvento del fascismo si ritirò a vita privata.