Muredda Narciso Giovanni

Narciso Muredda (o Mureddu), fu aggregato al collegio di Giurisprudenza della Regia Università di Cagliari il 23 aprile 1829. Sacerdote e avvocato, si presentò al concorso per la cattedra di Istituzioni canoniche di quell'ateneo, resasi vacante per la sospensione all'obbligo di servizio del professore Bernardino Falqui Pes, dando «ottime prove di dottrina nelle materie ecclesiastiche». Pertanto, la suddetta cattedra gli venne assegnata con patente di nomina regia del 4 giugno 1839. Qualche anno dopo, in seguito alla messa a riposo del professore di Sacri canoni, Antonio Maria Altea, con patente di nomina del 6 febbraio 1841, ricevette l'incarico di tenere il suddetto insegnamento. Successivamente, il 5 giugno 1850, ottenne la nomina a professore di Diritto canonico, con lo stipendio annuo di 2500 lire. Con decreto 24 gennaio 1861 fu nominato preside della Facoltà di Giurisprudenza in seguito alla rinuncia del professore Giovanni Borgna. Con decreto 25 ottobre 1863 fu confermato per un triennio preside della suddetta Facoltà, a decorrere dal 1° novembre, percependo una indennità di 240 lire. Rimase in carica fino al decesso, avvenuto il 27 luglio 1871.

Nella nota con cui il rettore comunicò al ministro della Pubblica Istruzione la morte di Muredda si legge: «Dietro l’ordinamento che è stato dato agli studi di Giurisprudenza colle circolari del 9 novembre 1869 e 11 novembre 1870 ... sembra che non sia il caso di doversi provvedere alla nomina di speciale insegnante per la suddetta cattedra», ed infatti, dopo la sua morte, l'insegnamento di Diritto canonico non venne più impartito fino al 1900-1901, anno in cui, finalmente, dopo replicate instanze della Facoltà di Giurisprudenza venne ripristinato, e di cui fu incaricato il professore Serafino Soro.