Maranesi Lorenzo

Data di nascita
Luogo di nascita
Este
Data di morte
Luogo di morte
Torreglia


icona Carriera docente

Data inizio carriera
1958
Data fine carriera
1961
Facoltà
Ingegneria
Insegnamenti
Elettrotecnica
Biografia

Frequentò il Liceo Tito Livio di Padova dove si diplomò nel 1941. Sei anni dopo, l'8 novembre, conseguì a pieni voti la laurea in Ingegneria industriale elettrotecnica nell'ateneo padovano e da subito collaborò in qualità di assistente nell'Istituto di Elettrotecnica della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Padova, guidato dal prof. Giovanni Someda; negli stessi anni si offrì anche di tenere le esercitazioni per l'insegnamento di Impianti elettrici I, di cui era titolare incaricato il prof. Zuccante.
Nel 1952 ottenne l'abilitazione alla libera docenza e gli furono affidate una parte delle lezioni del nuovo corso di Elettrotecnica II. Nel 1956 andò a fare ricerca nei laboratori di Frascati del Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari, in qualità di collaboratore del progetto sull'elettrosincrotrone, e in seguito all'Istituto Elettrotecnico Nazionale Ferraris di Torino, nel qual fu nominato capo della sezione campioni e incaricato del corso di Misure elettriche. Nel 1958 divenne professore di ruolo a Cagliari, dove gli venne affidato l'istituto nel quale fu in grado di portare la più moderna attrezzatura e di coinvolgere i giovani studenti sardi. Fu poi trasferito a Genova dove tenne l'insegnamento di Campi elettromagnetici e circuiti (dal febbraio 1961 all'ottobre 1964), e di nuovo a Torino con la cattedra di Elettrotecnica. Tornato a Padova nel settembre 1969, per motivi personali, fu accolto con tutti gli onori dall'ateneo della sua città natale che gli assegnò la cattedra di Elettrotecnica. Fu direttore dell'Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica dal 1974 al 1981, preside di Facoltà di Ingegneria dal 1981 al 1984, prorettore dal 1984 al 1987 e membro del Consiglio di Amministrazione dal 1987 al 1993. Nel 1996 fu collocato a riposo. Si occupò anche di alcuni incarichi per l'edilizia, l'esame delle gare d'appalto e la stesura di regolamenti sulle prestazioni per conto terzi e affidamenti esterni.

Ambiti di ricerca

Fin da subito si indirizzò verso un nuovo filone di ricerca, ossia l'interpretazione del comportamento dei principali componenti delle reti elettriche perturbate rispetto al normale esercizio. Questi primi lavori ebbero una risonanza anche internazionale nell'ambito della Conferenza Internazionale delle Grandi Reti Elettriche; in seguito si dedicò ai lavori sulle tecniche di misura con impulsi della durata di alcuni microsecondi e ideò un misuratore della resistenza di terra di un pilone per linee aeree. Nei suoi anni torinesi studio la teoria dell'effetto pelle, la determinazione della costante di tempo dei derivatori, il comportamento dei contatori ad induzione di fronte a carichi impulsivi. I suoi scritti principali sono consultabili nelle riviste L'Elettrotecnica, L'Energia elettrica e Physik.

Carriera extra accademica

Di famiglia antifascista, all'età di vent'anni decide si sottrarsi alla leva decretata dalla Repubblica di Salò e visse in clandestinità fino alla liberazione. Subito dopo la guerra fu simpatizzante del Partito d'Azione, mentre negli anni Settanta guardò con interesse al Partito Repubblicani e al Partito Radicale. Più avanti si avvicinò alle posizioni dei DS.
Durante i primi anni di docenza, affiancò all'attività didattica anche una breve attività professionale e di consulenza, di collaudatore e di perito giudiziario. Fu membro eletto nel Comitato per le Scienze d'Ingegneria ed Architettura del CNR dal 1968 al 1976; membro e presidente del Comitato Tecnologico, della Commissione per l'Elettronica, dell'Istituto Termometrico, della Commissione per la Metrologia, del Centro per l'elaborazione numerica dei segnali e dell'Istituto Gas Ionizzati. Nel 1971 fu membro corrispondente e dal 1980 membro effettivo dell'Accademia Galileiana; dal 1976 corrispondente e dal 1985 effettivo dell'Istituto Veneto di SS.LL.AA.

Riferimenti bibliografici
  • A. Lepschy, Ricordando Renzo Maranesi, maestro ed amico (1923-2002), Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia 2005
  • Maranesi, Lorenzo, «Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti in Padova», vol. 125, parte I, a. 2012-2013, pp. 618-619
  • G. Zingales, Renzo Maranesi: un altro capitolo nella storia dell'Elettrotecnica padovana, «Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti in Padova», vol. 116, parte II, a. 2003-2004, pp. 215-228

Autore/i: Cogoni Laura, Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2020-11-24