Malcovati Enrica

Data di nascita
Luogo di nascita
Pavia
Data di morte
Luogo di morte
Pavia

Madre
Lardera
Maria
Padre
Malcovati
Angelo

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1940
Data fine carriera
1946
Facoltà
Lettere e Filosofia; Magistero
Insegnamenti
Letteratura latina; Lingua e Letteratura latina
Biografia

Enrica Malcovati si laureò in Lettere classiche all'Università di Pavia il 2 luglio 1917, discutendo la tesi I frammenti dell'attività letteraria dell'imperatore Augusto. Il giorno successivo conseguì anche il diploma di Magistero in Lettere. Prestò servizio come docente supplente di Lettere greche e latine nel Liceo di Biella (1917-1922) poi, vincitrice nel 1922 del concorso di Lettere classiche, per un anno fu al liceo di Molfetta e, dal 1923 al 1940, a Pavia, presso lo stesso liceo ove si era formata, l'«Ugo Foscolo», con un anno di interruzione nel 1937-1938, in quanto comandata presso la Biblioteca universitaria di Pavia.

Nel 1930 conseguì la libera docenza in Letteratura latina. Nel 1940, ternata nel concorso a cattedra di letteratura latina, Malcovati fu chiamata all'Università di Cagliari in qualità di professore straordinario di Letteratura latina nella Facoltà di Lettere e Filosofia; contestualmente fu incaricata anche del corso di Lingua e Letteratura latina nella Facoltà di Magistero.

Durante il triennio di insegnamento 1940/1943, Enrica Malcovati svolse un programma sull'eloquenza romana in età repubblicana, con letture del Brutus di Cicerone e dai frammenti degli oratori. Trattò anche degli Epodi di Orazio e della stiliotica latina con una serie di esercitazioni. Nell'anno accademico 1941-1942 svolse un programma sull'epica storica in Roma con letture dalla Farsalia ed esercitazioni sui primi sei libri dell'Eneide. Trattò anche la letteratura apologetica cristiana, con letture dall'Octavius di Minucio Felice. Nell'anno accademico 1942-1943 svolse un programma sulla lirica latina e Catullo, e sull'eloquenza nell'età imperiale, con letture del Dialogus de oratoribus di Tacito; tenne inoltre una serie di esercitazioni sui libri dell'Eneide. Sfollata a Pavia dal 1° marzo del 1943, non riuscì a riprendere servizio a Cagliari per concludere l'anno scolastico. Il 1° novembre del 1943 fu promossa al grado di ordinario. Negli anni accademici 1944-1945 e 1945-1946 venne comandata all'Università di Pavia, e fu pertanto supplita dalla professoressa Maria Teresa Atzori.

Dal 1° dicembre 1946 fu trasferita definitivamente all'Università di Pavia sulla cattedra di Letteratura greca e poi, dal 1950, su quella di Letteratura latina. Dal 1950-51 al 1958-59 ebbe anche l'incarico di Filologia greca e latina.

Nel 1954, in occasione dell'inaugurazione del Collegio universitario laico femminile «Castiglioni Brugnatelli», Enrica Malcovati fu nominata rettrice dello stesso e ricoprì tale ruolo fino al termine dell'attività accademica. Nel 1957 fu eletta preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e confermata per i trienni successivi fino al 1969, anno in cui andò in pensione per raggiunti limiti di età.

Ambiti di ricerca

La professoressa Malcovati fu prevalentemente latinista ma non trascurò la lingua greca. Si occupò di storiografia e oratoria, di poesia, dedicandosi in particolare alla discussione sul latino come "lingua vivente".

Inaugurò la sua produzione scientifica l'anno stesso della laurea con Le idee degli antichi sull'umanità primitiva, in Rendiconti dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, (1917), cui seguirono De Caesaris Augusti poematis, in Athenaeum, (1919), e De litterarum fragmentis Corneliae, Gracchorum matri, attributis, in Athenaeum, (1920). Ma il suo primo lavoro importante fu l'edizione critica dei frammenti di Augusto (Imperatoris Caesaris Augusti operum fragmenta), pubblicata nel 1921, per il Corpus Paravianum di Torino.

Alla prima edizione ne seguirono altre quattro (1928, 1948, 1962 e 1969), secondo una modalità tipica della Malcovati che, oltre a pubblicare nuove edizioni della stessa opera, amava tornare sulle questioni già affrontate. Le edizioni dei frammenti augustei furono progressivamente accresciute dai ritrovamenti di documenti. L'ultima (che però non fa seguito a un rinvenimento) presenta in appendice nuove testimonianze relative agli editti, nonché dicta e apophtegmata sfuggiti alle indagini precedenti. Gli ampi prolegomena rivelano un'attenzione particolare all'ambiente culturale e alla formazione di Augusto, che la Malcovati avrebbe ulteriormente sviluppato in molti suoi lavori.

Nel 1930, sempre per il Corpus Paravianum, pubblicò la sua opera più importante, l'edizione degli Oratorum Romanorum fragmenta, che raccoglie i frammenti degli oratori di età repubblicana e soppiantò le precedenti edizioni di H. Meyer (Zurigo 1842) e di G. Cortese (Torino 1892).

Enrica Malcovati curò poi le edizioni di Cornelio Nepote (Cornelii Nepotis quae exstant) del 1934 per il Corpus Paravianum; delle Res gestae di Augusto; di Floro per l'Accademia nazionale dei Lincei; di Sallustio (De coniuratione Catilinae, e Bellum Iugurthinum) per le scuole; del Panegyricus Traiano Imperatore di Plinio il Giovane e del Brutus di Cicerone.

Sono proprio le edizioni critiche - soprattutto delle Res gestae di Augusto, di Floro e degli oratori romani - ad avere stabilito la fama internazionale della Malcovati.

Dedicò studi specifici alle figure femminili, con particolare attenzione al ruolo culturale e storico, ad esempio i saggi Clodia, Fulvia, Marzia, Terenzia (Roma 1944), e Donne ispiratrici di poeti nell'antica Roma (Roma 1945) ed estese lo studio del ruolo femminile, nella letteratura e nella cultura in genere, anche ad altre epoche storiche, passando dall'antichità al Seicento.

Oltre a vari contributi sugli autori di cui pubblicò i testi, scrisse anche su Ennio, Lucano, Giovenale, Virgilio e Orazio; da ricordare sono l'antologia oraziana edita per la Sansoni (Firenze 1942, 1957 e 1970) e il saggio su Cicerone e la poesia (Pavia 1943), in cui esamina la concezione poetica ciceroniana e considera i passi di poeti greci e latini citati da Cicerone, nonché i suoi frammenti, colmando così una vistosa lacuna.

Come accennato, la Malcovati dedicò diversi studi alla questione del latino come lingua universale, pubblicati tra il 1929 e il 1964, mentre agli autori greci dedicò soprattutto gli anni dell'insegnamento universitario di letteratura greca: del 1947 sono le edizioni dell'epillio Ero e Leandro di Museo (Milano), e dell'orazione di Licurgo Contro Leocrate (Torino).

Una scelta dei suoi lavori, pubblicati tra il 1920 e il 1980, sono stati riuniti in E. Malcovati, Florilegio critico di filologia e storia, Como 1990.

Carriera extra accademica

Nel 1934 fu insignita del premio ministeriale conferito dall'Accademia nazionale dei Lincei per le Scienze filologiche; nel 1967 fu accolta nell'Accademia nazionale dei Lincei. Nel 1965 fu proclamata dottore honoris causa dell'Università di Vienna; fu membro della Società polacca di Filologia e "membro de honor" della Sociedad universitaria de estudios griegos y latinos di Buenos Aires. Fu, tra l'altro, membro effettivo dell'Istituto lombardo di Scienze e lettere (dal 1955) e segretario per la classe di Scienze morali (dal 1962).

Riferimenti bibliografici
  • Annuario della R. Università degli Studi di Cagliari. Anno accademico 1940-1941, Prem. Tip. Ditta P. Valdés, Cagliari 1941
  • C. Montuschi, Malcovati, Enrica, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 68, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2007, ad vocem
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1901-1946), s. Fascicoli del personale, Malcovati Enrica

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2022-12-23