Ligas Alfonso

Alfonso Ligas, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia a Cagliari, dal 1° gennaio al 31 ottobre 1931 fu assistente volontario nell'Istituto di Patologia speciale chirurgica dell'Università di Cagliari; dal 1° novembre divenne assistente incaricato alla cattedra di Clinica chirurgica, poi di ruolo dal 1° novembre 1934.  Il 1° novembre del 1941 venne promosso aiuto di ruolo sempre alla stessa cattedra. Abilitatosi alla libera docenza in Patologia speciale chirurgica e propedeutica clinica (con Decreto Regio 4 maggio 1939), Alfonso Ligas svolse una intensa attività didattica, tenendo, per incarico ufficiale, l'insegnamento semestrale di Urologia negli anni accademici 1939-1940/1940-1941/1941-1942/1942-1943/1943-1944; quello di Anatomia e Istologia patologica nell'anno 1943-1944. Per buona parte del 1944, essendo stato sospeso temporaneamente per motivi politici l'allora direttore Francesco Putzu, Ligas resse la Clinica e diede inizio regolare alle lezioni dell'anno accademico 1944-1945. In quell'anno, con Decreto Ministeriale del 19 ottobre, conseguì la libera docenza in Clinica chirurgica e terapia chirurgica.

Dopo aver trascorso, dal 1° febbraio 1945, un anno di aspettativa per motivi familiari, dal 1° febbraio dell'anno successivo, in seguito a regolare concorso, cessò dalle funzioni di aiuto di ruolo della Clinica chirurgica e assunse la direzione del reparto interno di Chirurgia dell'Ospedale civile di Cagliari. Nell'anno 1945-1946 tenne, presso la Clinica chirurgica, il corso libero intitolato Chirurgia delle affezioni settiche; nel 1946-1947 impartì il corso libero di Patologia e clinica dell'apparato urinario.

Dal 1946 in poi il professor Ligas, alla conclusione di ogni anno scolastico, accolse nella Divisione chirurgica un gruppo di laureati in Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari per la frequenza del corso  semestrale teorico pratico, facendo regolari esercitazioni.

Dopo quattordici anni Ligas lasciò la carriera universitaria per dedicarsi interamente alla professione. Chirurgo grandemente apprezzato, portò la Divisione chirurgica degli Ospedali di Cagliari, che aveva dedicato alla madre Elena Cocco, ad un alto livello di modernità e competenza.