Lai Maria

Data di nascita
Luogo di nascita
Ulassai
Data di morte
Luogo di morte
Cardedu


icona Carriera honoris causa

Data di laurea
2004-04-16
Facoltà
Lettere e Filosofia
Corso
Lettere
Biografia

Maria Lai nasce il 27 settembre 1919 nel paese di Ulassai, nella sub regione barbaricina dell'Ogliastra. Per la sua salute cagionevole viene affidata fin dall'infanzia a degli zii che vivono in campagna, rinviando il suo inserimento nella scuola. A nove anni si trasferisce a Cagliari per frequentare la scuola pubblica. Adolescente, conosce Salvatore Cambosu, suo professore d'italiano con cui impara a leggere e ad amare la poesia. A quindici anni riesce a convincere la famiglia a mandarla a lezione dallo scultore Francesco Ciusa e successivamente dal pittore futurista Gerardo Dottori presente a Cagliari per un breve periodo. Nel 1939 si iscrive al Liceo Artistico di Roma, dove conosce maestri di scultura come Angelo Prini e Marino Mazzacurati. Completati gli studi al liceo, parte alla volta di Verona e, appena dopo, di Venezia, poiché la seconda guerra mondiale impedisce il suo ritorno in Sardegna. Trasferitasi a Venezia senza aiuto finanziario alcuno da parte della famiglia, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti, dove frequenta un corso di scultura tenuto dall'artista Arturo Martini e da Alberto Viani, ha come tutor l'artista Mario De Luigi. Nel 1945 decide di tornare in Sardegna in modo rocambolesco, con delle scialuppe di salvataggio dal porto di Napoli a quello di Cagliari. Sull'isola resta fino al 1954; nel frattempo riprende l'amicizia con Salvatore Cambosu e insegna disegno presso scuole elementari della città e di alcuni paesi. Di questo periodo è l'amicizia con lo scrittore e artista Foiso Fois.
Ritorna a Roma nel 1954 e nel 1957, presso la galleria L'Obelisco di Irene Brin, tiene la sua prima personale con i disegni a matita dal 1941 al 1954; potrà nel frattempo aprire un piccolo studio d'arte, intraprendere rapporti d'amicizia con artisti come Jorge Eduardo Eielson, e nel frattempo comparire in alcuni servizi televisivi dell'Istituto Luce. Nel 1961 inizia per Maria una profonda crisi poetica ed esistenziale che durerà dieci anni, durante i quali più che gli artisti visivi frequenta poeti e scrittori, scrive fiabe e filastrocche, mentre mutano radicalmente i materiali e le tecniche della sua ricerca. Nascono i Telai che saranno poi esposti in una mostra organizzata da Marcello Venturoli alla Galleria Schneider di Roma nel 1971. Le varie tecniche e materiali non sono che diverse manifestazioni dell'essenza intima della sua espressione, nel suo lavoro si intrecciano la rappresentazione iconica, l'evocazione simbolica e la suggestione metaforica che corrispondono al suo bisogno di raccontare, tutta la sua ricerca è una sorta di narrazione continua: dai pani alle terrecotte fino alle tele e ai libri cuciti. Nel 1976 conosce Angela Grilletti Migliavacca, proprietaria e direttrice della galleria Arte Duchamp di Cagliari e sua futura curatrice personale, con la quale poi avrà un rapporto di lavoro e d'amicizia pluridecennale. Nel 1977 conosce la storica dell'arte Mirella Bentivoglio la quale l'anno successivo permetterà a Maria di sbarcare alla Biennale di Venezia. Gli anni ottanta del XX secolo, invece, sono caratterizzati dal ciclo delle Geografie e dei Libri cuciti; con questi ultimi partecipa nel 1978 alla mostra Materializzazione del linguaggio alla Biennale di Venezia. Con gli anni Ottanta la ricerca sui segni e sui materiali assume una più accentuata connotazione ambientale. Ai lavori cuciti si affiancano azioni teatrali e interventi sul territorio, dove l'artista entra in relazione con una comunità, fruga nel suo passato e nelle sue memorie e ne estrae immagini dalla forte carica simbolica. A Ulassai nel 1981 l'idea del nastro celeste nasce da una leggenda popolare, a Camerino 1983 è l'antica dinastia locale dei Varano a suggerire il grande rettile di stoffa. A Siliqua nel 1997 l'intervento ambientale, che ha per tema la Poesia, è dedicato al suo amico e poeta Salvatore Cambosu. A Roma stringe amicizia con Bruno Munari e a New York con Costantino Nivola. 
Negli ultimi anni ha vissuto e lavorato nella casa di campagna vicino al paese di Cardedu; a Ulassai, invece, l'8 luglio del 2006 ha inaugurato il Museo di Arte Contemporanea Stazione dell'arte, che raccoglie una parte considerevole (circa 140 pezzi) delle sue opere, dopo il successo del museo, le sue opere sono entrate nelle Istituzioni più importanti, quali Palazzo Grassi di Venezia con la mostra "Italic" a cura di Francesco Bonami, a Palazzo Mirto e a Villa Borghese di Roma.
Muore nel 2013 e viene sepolta presso il cimitero di Ulassai, accanto ai suoi familiari.

Motivazione della laurea

«L’originalità della sua vasta produzione artistica, riconosciuta e apprezzata in Italia e nel mondo; […] l’alto valore dell’iniziativa, che valorizzerà il ruolo culturale e il prestigio della Facoltà».

Rettore: Pasquale Mistretta

Preside di Facoltà: Giulio Paulis

Docenti proponenti: Giovanna Cerina, Maria Luisa Frongia, Maria Teresa Marcialis

Commissione di laurea: Pasquale Mistretta, Maria Luisa Frongia, Maria Grazia Scano, Roberto Coroneo, Maria Pia Lai Guaita, Maria Teresa Marcialis, Barbara Fois, Giovanna Cerina, Giulio Paulis, Alessandro Maxia, Giorgio Pellegrini

Tesi di laurea: Sguardo, Opera, Pensiero


Autore/i: Barbarossa Stella, Todde Eleonora, Zoncheddu Riccardo
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2020-12-05