Guzzoni degli Ancarani Arturo
Carriera docente
Arturo Guzzoni degli Ancarani studiò Medicina e Chirurgia presso l'Università di Modena, dove si laureò il 27 giugno 1881. Divenuto assistente nella Clinica ostetrica dell'Università di Pavia nel 1883, nell'agosto 1886 conseguì la libera docenza in Ostetricia e ginecologia. Nel 1889 fu incaricato della direzione della Scuola di Ostetricia di Novara; l'anno successivo partecipò al concorso alla cattedra di Ostetricia e Clinica ostetrica vacante nell'Università di Cagliari, risultando primo eleggibile con 43 punti su 50.
Il 15 novembre 1890 il ministro comunicò dunque di averlo nominato professore ordinario del suddetto insegnamento, e direttore della clinica annessa, con stipendio di 3000 lire annue, oltre a 600 lire per la direzione, a decorrere dal 1° dicembre. Il 12 dicembre 1896 il Ministero gli affidò, per incarico, anche l'insegnamento della Medicina legale con la retribuzione di 1000 lire annue, fino alla nomina del titolare, Mario Carrara, avvenuta nell'ottobre 1898. Fu preside della facoltà medico-chirurgica dal 1892-1893 al 15 marzo 1898, quando chiese ed ottenne le dimissioni.
Durante i nove anni nell'Università di Cagliari, l'insegnamento di Ostetricia fu molto proficuo e raggiunse il suo scopo pratico. Guzzoni degli Ancarani, che fin dal 1891 aveva fatto spontaneamente, per le levatrici di Cagliari, un corso straordinario di Ostetricia e, nel 1895, un altro di esercitazioni cliniche, volle anche, nel luglio 1899, aprire un corso straordinario gratuito di conferenze tecniche e pratiche. Dunque, il corso di Ostetricia e Clinica ostetrica iniziò dal professore ordinario Arturo Guzzoni degli Ancarani, il quale, essendo stato trasferito all'Università di Messina dietro concorso per ordinario dello stesso insegnamento, lasciò Cagliari il 29 dicembre 1899. La facoltà medico-chirurgica volle conferirgli il titolo di professore aggregato, ma non fu possibile, in quanto la Legge prevedeva che per il detto riconoscimento la durata dell'ordinariato presso l'università dovesse essere superiore ai dieci anni, mentre quella del Guzzoni all'Università di Cagliari ebbe durata di nove anni, dal novembre 1890 al novembre 1899.
In tutta la sua carriera clinica e scientifica prestò grande attenzione al taglio cesareo, illustrandone le corrette metodiche di esecuzione in una monografia edita a Milano nel 1887, Il taglio cesareo, alla quale fece poi seguire la ricerca storica Contributo alla storia del taglio cesareo sulla donna agonizzante, in Annali di ostetricia e ginecologia, XX (1898); tra i vari interventi ostetrici, dedicò una speciale attenzione alle embriotomie eseguite con l'uncino rachiotomo di Cuzzi-Tibone: Embriotomie nelle presentazioni di spalla ed uncino rachiotomo, in Rassegna di scienze mediche, II [1887]. Si ricordano inoltre.
- Tubercolosi primitiva dell'utero e i suoi rapporti colla tubercolosi generale, in Riv. di ostetricia e ginecologia, I [1890]
- Sulla cura operativa del prolasso dell'utero: risultati prossimi e remoti di 55 operazioni, Milano 1889
- Due colporrafie mediane per prolasso uterino, in Riv. di ostetricia e ginecologia, I [1890]
- Prima e dopo la nascita: discorso letto per la riapertura dell'Università di Messina, 1902
- I trattati di ostetricia pubblicati in Italia sino al 1900, in Rass. d'ostetricia e ginecologia, XII (1903).
Degno di menzione è anche il suo contributo Rettori, presidi e professori dell'Università di Messina dal 1838 al 1902, Messina 1903.
Compilò per l'ateneo cagliaritano Alcune notizie sull’Università di Cagliari, contenute nell'Annuario della Regia Università di Cagliari per l'anno accademico 1897-1898, Tipografia Muscas, Cagliari 1898.
Nel 1898 fu nominato cavaliere dell'Ordine Equestre della Corona d'Italia. Fu membro della Regia Società italiana d'Igiene; socio della Società Medico-Chirurgica di Pavia; presidente dal 1923 al 1927 della Società italiana di Ostetricia e Ginecologia; socio corrispondente della Società Medico-Chirurgica di Modena. Fu decorato con la medaglia d'argento per l'opera prestata in seguito al devastante terremoto che colpì Messina nel 1908. Nel 1912 fondò il periodico «La Gazzetta italiana delle Levatrici».
- S. Arieti, Guzzoni degli Ancarani, Arturo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 61, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 2004, ad vocem
- Arturo Guzzoni degli Ancarani. Necrologio, «La Gazzetta italiana delle Levatrici», n. 9, 1927
- Necrologio, in Atti della Società italiana di ostetricia e ginecologia, XXVI, 1928
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 4.9 (1890), Pos. III E, b. 120, n. 727; ivi, s. 4.11 (1892), Pos. III B, b. 132, n. 873; ivi, s. 4.14 (1895), Pos. III B, b. 148, n. 1081; ivi, s. 4.15 (1896), Pos. III A, b. 152, n. 1148; ivi, s. 4.17 (1898), Pos. III C, b. 161, n. 1282; ivi, s. 4.17 (1898), Pos. III D, b. 161, n. 1283; ivi, s. 4.17 (1898), Pos. V C, b. 162, n. 1296; ivi, s. 4.18 (1899), Pos. III B, b. 166, n. 1345
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.4 (1903), Pos. III J, b. 12, n. 145
Revisore/i: Todde Eleonora