Gandolfo Enrico

Enrico Gandolfo si laureò appena ventenne in Giurisprudenza nell’ateneo ligure e iniziò la professione legale sotto la guida del professore Paolo Bigliati. Il 6 aprile 1883 fu nominato dottore aggregato alla Facoltà di Leggi nell’Università di Genova, «in seguito ad un esame in diritto romano da lui splendidamente sostenuto». Nel 1883 tenne il corso libero di Diritto romano, che mantenne fino al 1886; nel 1884 ebbe l’incarico per l’insegnamento di Enciclopedia giuridica e l’anno successivo anche quello di Istituzioni di Diritto civile.
Nel dicembre del 1887 l’Università di Cagliari bandì un concorso per la cattedra di Istituzioni di Diritto romano, a cui il Gandolfo partecipò, che diede il seguente risultato: «Prof. Pietro Rossi 39/50, Avv. Enrico Gandolfo 39/50; Avv. Gennaro Manna 34/50; Avv. Alfredo Ascoli 31/50. Interpellato il Sig. Prof. Rossi se accettava la nomina, ha dichiarato di non volere abbandonare l’Università di Siena».
La Facoltà giuridica dell’ateneo sardo decise pertanto di nominare ordinario l’avvocato Gandolfo. Il 28 febbraio 1888 il ministro Coppino così scrisse al rettore di Cagliari:
«La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, per la malattia dei Professori Bruzzo e Cabella e per la nomina del Senatore Boccardo a consigliere di Stato, si troverebbe in grave imbarazzo se dovesse provvedere anche alla supplenza del Prof. Gandolfo, recentemente nominato professore ordinario di Istituzioni di Diritto romano in cotesta Università, nei due insegnamenti che gli sono affidati in quell’Ateneo. E però il rettore di esso ha fatto istanze perché il Prof. Gandolfo sia lasciato a Genova per l’anno scolastico in corso. Trovando giusta la domanda fatta dal Sig. rettore e considerando che cotesta Università ha già chi supplisce nell’insegnamento delle Istituzioni, ho con Decreto d’oggi, comandato il Prof. Gandolfo a prestar servizio, pel corrente anno scolastico, nella Università di Genova. Egli assumerà quindi la sua cattedra [a Cagliari] il 1° novembre prossimo venturo».
A seguito di questa decisione il professor Gandolfo rimase a Genova per i restanti mesi dell'anno scolastico 1887-1888, per poi prendere servizio a Cagliari nell’anno scolastico 1888-1889. Il primo anno d’insegnamento non ebbe un buon avvio: a dicembre 1888 infatti, Enrico Gandolfo chiese e ottenne l’aspettativa per motivi di famiglia. Venne inizialmente sostituito dal professor Francesco Angioni Contini e, successivamente, dal dottore aggregato Giuseppe Borgna, con lo stipendio di 1.000 lire.
Richiamato in servizio il 1° febbraio 1890, Gandolfo tenne le lezioni fino al 5 gennaio 1896, quando fu ricollocato in aspettativa e sostituito da Giuseppe Borgna. Il 1° gennaio 1897 il periodo di aspettativa accordatogli cessò ed egli, il 26 aprile, presentò domanda per essere richiamato in servizio. Con Decreto del 12 giugno Gandolfo fu richiamato in servizio, a cominciare dal 1° luglio, ma accadde che «la Corte dei Conti non ammise a registrazione il Decreto reale di richiamo in servizio del Prof. Enrico Gandolfo perchè egli era stato cancellato dai ruoli dell'amministrazione dopo decorso l'anno di aspettativa per motivi di famiglia, e che non può riacquistare il suo posto di Ordinario se non per nuova nomina». L'insegnamento continuò ad essere impartito da Giuseppe Borgna mentre, nel 1901-1902, dal professore Salvatore di Marzo, che venne poi trasferito a Messina l'anno successivo. Il Ministro, con lettera del 31 luglio 1902, comunicò la decisione di reintegrare il professor Gandolfo nel suo posto d'ordinario d'Istituzioni di diritto romano, con lo stipendio di 3300 lire, a partire dal 1° novembre 1902. Successivamente, fece domanda per essere collocato in aspettativa per motivi di famiglia, che gli venne concessa con Decreto Reale del 10 gennaio 1904. Qualche mese dopo, con Regio Decreto del 10 ottobre 1904 (avente effetto dal 1° novembre), Enrico Gandolfo cessò dall'ufficio di professore ordinario di Istituzioni di Diritto Romano nell'Università di Cagliari e, con Decreto Ministeriale 13 ottobre 1904, venne nominato professore di Diritto marittimo a Genova, incarico che gli venne confermato fino alla sua morte. A Cagliari la cattedra, resasi vacante, fu temporaneamente affidata per incarico a Giuseppe Borgna, fino alla nomina del titolare.