Fais Antonio
Carriera docente
Nel 1851 iniziò il corso ginnasiale presso il Collegio degli Scolopi di Sassari nonostante, per sua stessa ammissione, la scuola elementare del suo paese natale non lo avesse preparato adeguatamente. L’anno successivo il Collegio venne soppresso e il Fais completò gli studi nel Ginnasio Canopoleno. A seguito della morte del padre per un’epidemia di colera nel 1855, la tutela del giovane Antonio venne affidata agli zii Giovanni De-Lijos, vice parroco, e al sacerdote Giovanni Maria Fiori, allora sindaco di Ploaghe, che al raggiungimento della licenza ginnasiale, decisero di iscrivere il nipote al Corso biennale di Filosofia presso il Regio Collegio Canopoleno. La morte del Fiori e la poca propensione al sacerdozio, spinsero Antonio Fais verso gli studi matematici.
Nel 1858 affrontò il concorso per l’accesso al Regio Collegio Carlo Alberto di Torino, vincendo un posto gratuito per gli studenti delle province: «L’elenco dei vincitori fu pubblicato il 10 novembre di quell’anno dalla Gazzetta Ufficiale del Regno, e dal medesimo risultava che io era riescito il 12° classificato fra i 101 candidati che aveano sostenuto tutte le prove», scrisse nelle sue Pagine autobiografiche. Il Fais inoltrò domanda al Ministero della Pubblica Istruzione per lo studio delle Matematiche pure ed applicate, chiedendo, inoltre, un anno di tempo per poter preparare l’esame di ammissione. Nel 1859 iniziò il corso triennale di Matematica all’Università di Torino. Conseguita la licenza in Matematica si iscrisse alla Scuola d’Applicazione degli Ingegneri, dove si impartivano lezioni di Costruzioni civili, Mineralogia, Chimica docimastica, Meccanica applicata all’Idraulica, Architettura e Economia ed Estimo rurale. Saputo dall’allora rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Spano della necessità di un professore straordinario di Calcolo infinitesimale e di Algebra complementare, mandò un’istanza al ministro per la nomina diretta, senza il requisito di semplice incaricato.
Le ottime referenze del professor Prospero Richelmy, allora direttore della Scuola d’Applicazione, spinsero il ministro alla nomina del Fais, nell’agosto del 1865, come professore straordinario di Algebra complementare e incaricato di Calcolo differenziale e integrale. Con Decreto 31 ottobre 1866 fu confermato, per l'anno scolastico 1866-1867, professore straordinario di Algebra complementare, con stipendio di 1750 lire. Con Decreto del 15 novembre 1866, il ministero lo incaricò dell'insegnamento del Calcolo differenziale e integrale per l'anno scolastico 1866-1867. Poiché lo stipendio da accademico non permetteva gli studi e la partecipazione ai congressi scientifici del continente, nel 1868 il Fais partecipò al concorso per la cattedra di Fisica nel Regio Istituto Tecnico di Cagliari.
Nonostante la vittoria, venne convocato dal presidente della Giunta Locale di Vigilanza che lo informò della dichiarazione contraria alla sua nomina da parte della Deputazione Provinciale presieduta dal prefetto: «la deliberazione …, senza preamboli e senza plausibili motivi era detto che se il Ministero d’Agricoltura avesse insistito a dar corso alla nomina la Deputazione provinciale avrebbe proposto al Consiglio la radiazione dal bilancio della Provincia della somma dovuta per legge a favore dell’Istituto Tecnico, sì da risultarne come conseguenza la soppressione dell’Istituto stesso». Il Fais rifiutò il posto e gli venne assegnata la cattedra di Matematica e di Astronomia nautica elementare nella Regia Scuola Nautica annessa all’Istituto tecnico cagliaritano. Nel 1871 presentò domanda per essere nominato professore ordinario ma, il 10 marzo 1872 giunse la risposta, negativa, da parte del Ministero dell'Istruzione pubblica, che motivò la decisione in quanto Fais non era ancora in possesso dei titoli, sia per opere pubblicate che per insegnamenti dati, tali da meritare l'ordinariato. Il 26 ottobre 1872 fu riconfermato, per l'anno scolastico 1872-1873, nell'ufficio di professore straordinario di Algebra complementare e calcolo differenziale ed integrale nell'Ateneo cagliaritano, con lo stipendio di 2100 lire annue. Nel 1876, saputo della volontà del Ministero della Pubblica Istruzione di promuovere all’ordinariato il professore Filippo Vivanet, il Fais fece istanza di trasferimento in una università di primo ordine.
A seguito del ritorno a Cagliari del professor Francesco D’Arcais, il Fais lo surrogò nell’Università di Bologna in qualità di professore straordinario di Algebra complementare e di Geometria analitica, e come incaricato del nuovo insegnamento di Statica grafica. Il successivo anno accademico assunse l’insegnamento di Calcolo infinitesimale che apparteneva a Cesare Razzaboni, divenuto docente di Idraulica nella Scuola d’applicazione degli ingegneri che si apriva in quell’anno sotto la sua direzione. Nel 1879, per la prima volta dopo l’Unità d’Italia, venne bandito un concorso per il posto di ordinario della cattedra di Calcolo infinitesimale nell’Università di Cagliari, reso vacante dopo trent’anni, per il trasferimento del professore straordinario D’Arcais. L’idea del Fais era che, risultando vincitore del concorso cagliaritano, più facilmente avrebbe potuto aspirare alla promozione a ordinario della stessa disciplina nell’Università di Bologna non appena se ne fosse presentata l’occasione. Il 4 gennaio 1880 fu firmato il decreto di nomina e, nel giugno dello stesso anno, lasciò definitivamente Bologna. Il 29 dicembre 1880 fu incaricato della supplenza della cattedra di Disegno d'ornato e architettura elementare, fino alla conclusione del concorso. Venne nuovamente confermato il 17 marzo 1882, in quanto il concorso si concluse senza nomina alcuna. Mantenne tale incarico fino alla nomina del titolare Francesco Paolo Rivas, avvenuta nel novembre del 1889. Questi però, nel febbraio 1890 fu trasferito a Palermo, pertanto, nel maggio 1890 fu incaricato di concludere l'anno scolastico. Con Decreto Ministeriale 9 agosto 1890 fu incaricato anche per l'anno 1890-1891, e mantenne l'insegnamento fino alla nomina del professore Antonio Zanca, avvenuta nel febbraio del 1903. Nel 1903-1904 però, Zanca venne traslocato all'Università di Messina, ed Antonio Fais fu incaricato nuovamente dell'insegnamento fino alla nomina di Arturo Tricomi, avvenuta l'anno successivo.
Tre anni dopo il suo rientro a Cagliari, il Fais riprese anche la cattedra di Scienze matematiche nella Scuola Nautica, come incaricato e poi reggente di prima classe. Dal suo ritorno nell’ateneo cagliaritano il Fais tenne anche gli insegnamenti di Elementi d’architettura, Analisi algebrica e Geometria analitica. Per oltre un ventennio ebbe la carica di preside della Facoltà di Scienze (1893/1894-1896/1897, 1/11/1898-1906/1907, 1/12/1908-15/10/1916). Con Decreto del 20 aprile 1916 il professor Fais, per aver raggiunto i limiti di età, lasciò la cattedra alla quale diede «per 50 anni più lustro e decoro» e la Facoltà di Scienze gli conferì il titolo di professore Emerito.
Trasferitosi a Sassari, vi morì nove anni dopo.
La sua produzione scientifica, iniziata nel 1868 con il Trattato di trigonometria rettilinea, è principalmente incentrata sulla geometria differenziale connessa alle ricerche dei francesi Bertrand e Serret sulla curvatura e sulla torsione delle curve gobbe e di Bonnet sulle superfici rigate: “Memoria intorno ad alcune formule e proprietà delle curve gobbe”, in Giornale di matematica, XIV (1876), pp. 219-240; “Memoria intorno alle curve gobbe aventi le stesse normali principali”, in Memorie dell’Accademia di Scienze dell’Istituto di Bologna, s. 3, VIII (1878), pp. 609-624; “Sulle principali proprietà delle traiettorie ortogonali delle generatrici delle superficie rigate”, in Memorie dell’Accademia di Scienze dell’Istituto di Bologna, s. 4, I (1880), pp. 67-97. Una memoria nella quale estese al caso di quattro o più variabili un metodo di integrazione, introdotto da P.S. Laplace e ripreso da G.A. Plana, fu premiato dall’Accademia delle Scienze di Bologna: “Memoria intorno all’integrazione delle equazioni alle derivate parziali del 2° ordine, a 4 o più variabili”, in Memorie dell’Accademia di Scienze dell’Istituto di Bologna, s. 4, III (1881), pp. 427-443.
Nel 1865, a qualche mese dalla fine degli studi, prese contatto con la Direzione tecnica della Compagnia Semensa che aveva da poco iniziato i lavori di costruzione delle linee ferroviarie in Sardegna: venne immediatamente assunto come ingegnere addetto alla sezione di Oristano. Nel 1878 il Fais fu aggregato con voto unanime all’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna e l’anno successivo venne nominato accademico onorario con il fregio della medaglia benedettina. Nel 1884 venne insignito del titolo di cavaliere della Corona d’Italia e nel 1885 venne anche nominato presidente del Liceo-Ginnasio Dettori, diventando titolare dell’insegnamento di Matematica. Lo stesso anno rinunciò alla carica di presidente, ma mantenne la titolarità della cattedra di Matematica, da lui tenuta fino all’aprile del 1906. Nel 1886 fu nominato ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia; nel 1888 venne nominato, per qualche mese, reggente al Provveditorato agli Studi della Provincia. Nel 1897 fu insignito della Croce di cavaliere dell’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro; nel 1903 della Commenda dell’Ordine della Corona d’Italia; nel 1905 dell’alta onorificenza di commendatore dei SS. Maurizio e Lazzaro; nel 1915 della Croce di Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia, onorificenza mai conferita in Sardegna a un professore. Nel 1916 ricevette la promozione a grande ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzaro e il conferimento del grado di professore emerito. Oltre agli incarichi accademici, Antonio Fais fu per un quinquennio consigliere provinciale a Sassari come rappresentante del Mandamento di Ploaghe e per quattro anni consigliere comunale di Cagliari.
- Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1919-1920, Premiata Tipografia Pietro Valdès, Cagliari 1920, p. 64
- L. Dell’Aglio, Fais, Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 44, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1994, ad vocem
- A. Fais, Pagine autobiografiche, L.I.S., Sassari 1925
- M. Rapetti, G. Scroccu, E. Todde, L'Università di Cagliari e i suoi Rettori, Ilisso, Nuoro 2020
- G. Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello Stato unitario, «Memorie dell’Accademia di Scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali», s. 4, I, 1962, p. 50
- G. Usai, Riflessioni sull’opera: A. Fais, Pagine autobiografiche, «Bollettino di matematica», s. 2, VII, 1928, pp. XXV-XXIX
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1848-1900), s. 8 Carteggio tra il Rettore e i Presidi di Facoltà, b. 31, n. 1; ivi, s. 9.1 Personale docente e non docente, b. 34, n. 6, c. 10
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 2.3 (1865), Pos. 2 12, b. 29, n. 199; ivi, s. 2.4 (1866), Pos. 2 4, b. 32, n. 269; ivi, s. 2.6 (1868), Pos. 2 3, b. 37, n. 377; ivi, s. 2.10 (1872), Pos. 2 4, b. 49, n. 563; ivi, s. 2.10 (1872), Pos. 2 6, b. 49, n. 565; ivi, s. 2.14 (1876), Pos. 2 2, b. 62, n. 813, ivi, s. 2.14 (1876), Pos. 2 7, b. 62, n. 818; ivi, s. 2.15 (1877), Pos. 2 8, b. 66, n. 881; ivi, s. 3.1 (1880), Pos. III E, b. 74, n. 18; ivi, s. 3.2 (1881), Pos. II E, b. 76, n. 67; ivi, s. 4.2 (1883), Pos. III I, b. 83, n. 162; ivi, s. 4.3 (1884), Pos. V C, b. 88, n. 280; ivi, s. 4.1 (1882), Pos. III C, b. 78, n. 38; ivi, s. 4.1 (1882), Pos. III F, b. 78, n. 41; ivi, s. 4.5 (1886), Pos. V B, b. 100, n. 413; ivi, s. 4.8 (1889), Pos. III A, b. 115, n. 641; ivi, s. 4.9 (1890), Pos. III A, b. 120, n. 723; ivi, s. 4.9 (1890), Pos. III H, b. 120, n. 730; ivi, s. 4.13 (1894), Pos. III A, b. 142, n. 1009; ivi, s. 4.16 (1897), Pos. III I, b. 156, n. 1221; ivi, s. 4.16 (1897), Pos. V C, b. 156, n. 1232; ivi, s. 4.17 (1898), Pos. III A, b. 161, n. 1280; ivi, s. 4.18 (1899), Pos. III B, b. 166, n. 1345; ivi, s. 4.19 (1900), Pos. III B, b. 173, n. 1411
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.1 (1901), Pos. III A, b. 2, n. 12; ivi, s. 1.1 (1901), Pos. III B, b. 2, n. 13; ivi, s. 1.4 (1903), Pos. III C, b. 12, n. 137; ivi, s. 1.4, (1903), Pos. III E, b. 12, n. 139; ivi, s. 1.5 (1904), Pos. III E, b. 17, n. 189; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III A, b. 22, n. 247; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III D, b. 22, n. 251; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. XII J, b. 26, n. 303; ivi, s. 1.7 (1906), Pos. III E, b. 28, n. 323; ivi, s. 1.17 (1916), Pos. III A, b. 98, n. 943.
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera rettore
Con Decreto reale 13 ottobre 1897 Antonio Fais fu nominato nuovo rettore dell'Università di Cagliari per l’anno accademico 1897-1898, con l'annua indennità di 600 lire. La carica si era resa vacante in seguito all'improvvisa morte di Giuseppe Missaghi.
Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 4.16 (1897), Pos. III I, b. 156, n. 1221
Revisore/i: Todde Eleonora