Fabi Carlo Nicola Maria

Data di nascita
Luogo di nascita
Viadana
Data di morte
Luogo di morte
Bobbio

Madre
Borsella
Clara
Padre
Fabi
Giovanni

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1764
Data fine carriera
1770
Facoltà
Teologia; Filosofia e Arti
Insegnamenti
Teologia morale; Logica e Metafisica; Etica
Biografia

Carlo Nicola Maria Fabi entrò giovanissimo nel convento agostiniano che la Congregazione di Lombardia di quell'Ordine teneva dal 1446 in Viadana. Il 23 maggio 1738 prese l'abito nel convento di Tolentino, dove compì il tirocinio e pronunciò i voti dopo un anno, per passare quindi al convento di S. Maria del Popolo in Roma. In questa sede il Fabi fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1744. Per otto anni seguì i corsi di Filosofia e Teologia sotto la guida dei padri N. A. Biffi, G. A. Mainardi e G. N. Mussi, discutendo pubblicamente nel 1745 nella chiesa di S. Maria del Popolo una tesi che fu data alle stampe col titolo Theses theologicae de sacramentis... (Romae 1745). Nel 1749 fu nominato lettore (il grado di maestro non era in uso nelle Congregazioni d'osservanza), ed iniziò l'insegnamento che continuerà in Roma per quasi dodici anni. Verso il 1761 venne inviato nella natia Viadana come priore del sopracitato convento e predicatore, trattenendovisi per tre anni, dopo di che fu trasferito a Cagliari in un altro convento della Congregazione di Lombardia, ed lì fu lettore in quella Regia università: con nomina del 4 agosto 1764 gli fu conferita la cattedra di Logica e Metafisica presso l'Università di Cagliari con l'incarico di compiere inoltre, alternativamente con il professore di Fisica sperimentale, la lettura di Etica, con lo stipendio di cento scudi sardi e trattenimento di 50. L'11 luglio 1766 fu nominato professore di Teologia morale, a seguito della vacanza della cattedra dovuta al passaggio del professore Liberato Fassoni a quella di Teologia scolastico-dogmatica, percependo lo stipendo annuo di 550 lire di Piemonte e trattenimento di 200. Nel 1770 il governo sardo, che ne aveva molto apprezzato le qualità e i metodi, lo volle trasferito all'Università di Torino, dove professò Teologia morale per dieci anni.

Ambiti di ricerca

Compilò appositamente per il seminario di Bobbio un corso di Teologia morale, del quale sono conservati in Bobbio, presso gli Archivi storici Bobiensi, i seguenti manoscritti: De legibus, De actibus humanis, De peccatis, De justitia, et jure, De contractibus, De restitutione, De gratia Christi, De visibili capite Ecclesiae, De censuris, De sacramentis in genere, De baptismo, De poenitentia, De eucharistia, De confirmatione, De extrema unctione, De matrimonio, De ordine, una parte soltanto di De logica.

Carriera extra accademica

Il 10 settembre 1781 fu eletto da Pio VI vescovo di Bobbio, pubblicato in concistoro il 17 e consacrato a Roma in S. Maria del Popolo il 23 dello stesso mese dal cardinale Gerdil. Nel giugno del 1800, all'avvicinarsi delle truppe francesi, lasciò la città, tuttavia si trattenne non lontano dai confini della diocesi, e rientrò ben presto, dando all'assenza le parvenze di una visita pastorale. Dopo il rientro il Fabi, già ultraottantenne, ebbe un vero tracollo fisico, pur conservando la lucidità mentale, e si preparò con serenità alla morte, che lo colse in Bobbio il 16 marzo 1803.

Riferimenti bibliografici
  • G. Fagioli Vercellone, Fabi, Carlo Nicola Maria, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 43, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1993, ad vocem
  • G. Manno, Storia di Sardegna, tomo II, Alliana e Paravia, Torino 1926.
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 1, cc. 19v-21r, 39r-40r

Autore/i: Barbarossa Stella , Cogoni Laura , Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-01-18