D'Abundo Giuseppe

Data di nascita
Luogo di nascita
Barletta
Data di morte
Luogo di morte
Napoli

Madre
De Nunno
Michela
Padre
D'Abundo
Emanuele

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1893
Data fine carriera
1894
Facoltà
Medicina e Chirurgia
Insegnamenti
Psichiatria e Clinica psichiatrica
Biografia

Giuseppe D'Abundo, dopo aver compiuto gli studi liceali presso il collegio di Altamura, nel 1878 si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Napoli, dove si laureò nel 1884. Conseguita la libera docenza in Clinica psichiatrica, nel 1894 partecipò al concorso per la stessa cattedra nell'Università di Palermo: il vincitore risultò essere Eugenio Tanzi, ma il D'Abundo conseguì comunque l'eleggibilità e, grazie a una favorevole relazione della commissione esaminatrice, fu da questa proposto per la nomina a professore straordinario di Psichiatria e Clinica psichiatrica all'Università di Cagliari. Il ministro ufficializzò la nomina con Decreto 22 novembre 1893, assegnandogli lo stipendio di 2100 lire annue. La sua permanenza in Sardegna fu breve poichè, per l'anno scolastico 1894-1895, fu chiamato a svolgere lo stesso insegnamento nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Catania. Ad occupare la cattedra cagliaritana fu chiamato inizialmente il dottore Ernesto Belmondo, docente nell'Università di Bologna, ma la sua nomina fu revocata il 22 marzo 1895, e fu sostituito dal dottor Silvio Tonini.

Ambiti di ricerca

I suoi interessi erano rivolti allo studio delle malattie nervose e mentali, in particolar modo alla neurofisiologia e alla neuropatologia. Fra i suoi scritti ricordiamo i principali:

  • Ricerche cliniche sui disturbi visivi dell'epilessia, in «La Psichiatria, la neuropatologia e le scienze affini», 3, 1885, pp. 46-54
  • Le lesioni della vescica e della prostata nella paralisi generale progressiva. Studio clinico ed anatomopatologico, in «La Psichiatria, la neuropatologia e le scienze affini», 4, 1886, pp. 1–21
  • Nuove ricerche nell'ipnotismo, in «La Psichiatria», 1886
  • Die in's Gehirn und Ruckenmark herabsteigenden experimentalen Degenerationem als Beitrag zur Lehre von den cerebralen Localisirungen, in «Neurologisches Centrabaltt», 5, 1886
  • Sulle nevriti periferiche infettive sperimentali. Nevriti determinate da inoculazioni del bacillo del tifo e dello pneumococco di Fried Under, in «La Riforma medica», 3, 1887, pp. 1142–44
  • Sulla colorazione dei terreni di cultura dei microorganismi e sui nuovi caratteri biologici che possono rilevarvisi - Ricerche batteriologiche, Pisa, Istituto psichiatrico e di medicina legale della Università di Pisa, Tipografia Nistri, 1887
  • Contributo alla studio delle impronte digitali, Nota preventiva, Istituto psichiatrico e di medicina legale della Università di Pisa diretto dal professore Sadun, Tipografia Nistri, Pisa, 1891
  • Sulle distrofie muscolari progressive, Catania, 1897
  • Atrofie cerebrali sperimentali, Catania, 1902
  • Stati nevropatici consecutivi al terremoto del 28 dicembre 1908 in Sicilia, in «Rivista italiana di Neuropatologia, psichiatria ed elettroterapia» 2 o, 1909, pagg. 49-60
  • Sovra alcuni particolari effetti delle proiezioni cinematografiche nei nevrotici, in «Rivista italiana di Neuropatologia, psichiatria ed elettroterapia», 5 o, 10, 1911
  • Turbe neuropsichiche consecutive alle commozioni della Guerra italo-turca, Tipografia Galatola, 1913
  • Alterazioni nel Sistema nervoso centrale, consecutive a particolari commozioni traumatiche, Tipografia Galatola, 1916
  • Sui traumi di guerra alla colonna vertebrale, Tipografia Giannotta, 1918
  • Il momento attuale della clinica neuropatologica e psichiatrica, in «Riforma medica», 11º, 1924, pagg. 73-76
  • Sopra alcune particolarità anatomiche evolutive del nevrasse e loro importanza in neuro-psicopatologia, in «Riforma medica», 62º, 1926, pagg. 73-75
Carriera extra accademica

Nel 1885 entrò a far parte del comitato di redazione della rivista La Psichiatria, la neuropatologia e le scienze affini. Nel corso della prima guerra mondiale, D'Abundo fu a capo del Centro neuropsichiatrico del XII corpo d'armata e delle truppe d'oltremare che fu installato nella clinica catanese, adattata per il ricovero di quattrocento soldati. Nell'opera di assistenza e quindi in quella di controllo medicolegale per l'attribuzione delle pensioni di guerra, che gli valsero, in seguito, la nomina a grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia, descrisse in alcune pubblicazioni centinaia di casi di traumi cranici e della colonna vertebrale in militari da lui visitati. Fu anche presidente della Società neurologica italiana; membro della Società italiana di oto-neuro-oftalmologia, dell'Accademia delle scienze medico-chirurgiche di Napoli, della Società fra i cultori di scienze naturali di Cagliari, dell'Accademia Gioenia di Catania e corrispondente di numerose istituzioni scientifiche straniere. Tra gli incarichi da lui ricoperti, si ricordano quelli di componente della commissione di vigilanza sui manicomi delle province di Catania, Salerno e Napoli e di consulente delle ferrovie italiane e di quelle siciliane.

Riferimenti bibliografici
  • G. Lützenkirchen, D'Abundo, Giuseppe, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 31, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1985, ad vocem
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 4.12 (1893), Pos. III A, b. 136, n. 940; ivi, s. 4.13 (1894), Pos. III G, b. 142, n. 1015

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-09-01