Casula Francesco Antonio

Francesco Antonio Casula Floris, originario di Fonni, perse il padre a soli quattro anni, pertanto, fu posto sotto la tutela prima dello zio, Antonio Maria Soro Perela, canonico di Nuoro e rettore parrocchiale di Fonni, poi del fratello della madre, Giovanni Floris Soro, canonico teologale e vicario apostolico della diocesi Galtellì-Nuoro.

Antonio si dedicò agli studi della Filosofia e della Teologia presso l'Università di Cagliari, superando sempre con lode gli esami. Unto sacerdote con voto unanime, fu aggregato al collegio della Facoltà di Filosofia il 17 aprile 1828.

Successivamente, si presentò al concorso tenutosi per la cattedra di Teologia morale, di cui già ne era supplente, e la ottenne con nomina dell'11 agosto 1831, succedendo a Leonardo Flores. Dopo dodici anni di cattedra tenne l'opposizione canonica e, il 15 maggio 1843, una bolla pontificia lo innalzò alla dignità di canonico penitenziere della Primaziale di Cagliari, pertanto, dal 1° ottobre 1845 cessò d'insegnare e la cattedra di Filosofia morale venne assegnata, a seguito di concorso, al dottore collegiato Francesco Ortu.

Nel 1855, per volere del Papa Pio IX, Casula sostenne l'ufficio di inquisitore nel processo di beatificazione di fra Ignazio da Laconi. Morì a Cagliari il 20 dicembre 1855, a 58 anni.