Cannas Nicolò
Carriera studente
Conseguì la laurea il 1854-07-31.
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera docente
Con Reale Decreto 14 maggio 1860, Nicolò (o Niccolò) Cannas venne nominato assistente delle Cliniche universitarie nell'Ospedale Civile di Cagliari. Nel 1861 presentò la tesi per il concorso d'aggregazione alla Facoltà medico-chirurgica della Regia Università di Cagliari. La pubblica dissertazione, avvenuta alla fine di agosto, ebbe esito infelice, poichè Cannas non raggiunse i due terzi dei voti necessari all'idoneità. Nonostante ciò la commissione gli riconobbe «molto ingegno, non disgiunto da una rimarcata suscettibilità». Il 18 ottobre 1862 fu incaricato dell'insegnamento dell'Oculistica nell'ateneo per l'anno 1862-63, ma la nomina rimase senza effetto, poiché non vi erano allievi iscritti al sesto anno di Medicina e Chirurgia. Il 15 settembre 1863 ottenne dal Ministero una retribuzione di 300 lire per aver impartito, durante l'anno scolastico 1862-1863, un corso di "Chirurgia minore di fasciature e di apparecchi di chirurgia militare".
In qualità di professore straordinario di Oftalmoiatria nell'Università di Sassari, nel 1863-1864 tenne in detta università le lezioni di Oculistica, che furono svolte interamente per la parte teorica, mentre «gli esercizi pratici, sebbene dallo Spedale civile siano stati destinati otto letti per l'uso della clinica oculistica, pure l'insegnante [. .. ], per lo più confidando l'assistenza degli infermi agli allievi interni, che sono studenti del 5 anno di corso, non si ottennero, come è facile a conoscersi, i desiderabili felici risultati».
Nel giugno 1864 fece istanza al ministro per essere nominato professore straordinario di Oftalmoiatria nell'Università di Cagliari. Il rettore, contrario a tale nomina, preferì consigliare al ministro il dottor Gaetano Manca, ma il ministro scelse il Cannas e lo nominò, con Decreto del 22 luglio 1864, professore straordinario di Oftalmoiatria a Cagliari con stipendio di 1750 lire. Il 18 ottobre 1870 ebbe una retribuzione di 350 lire per la direzione delle esercitazioni cliniche.
Il 18 aprile 1871 venne finalmente aggregato al collegio della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari. Il 26 ottobre 1872 fu riconfermato, per l'anno scolastico 1872-1873, nell'ufficio di professore straordinario, con lo stipendio di 2100 lire, oltre a 350 lire per la direzione delle esercitazioni cliniche. Nel 1873, il ministro non accolse la proposta della Facoltà medica di nominarlo ordinario e, il 29 ottobre 1874, lo confermò nell'ufficio di professore straordinario di Oftalmoiatria con l'aggiunta delle dimostrazioni cliniche, con lo stipendio di 2100 lire annue; inoltre, il 15 dicembre gli confermò l'incarico della direzione delle esercitazioni cliniche di Oftalmoiatria, con retribuzione di 350 lire.
La Facoltà medica propose nuovamente la sua nomina ad ordinario di Clinica oculistica, ma il ministro preferì aspettare, in quanto la facoltà suddetta «contava già sette ordinari rispetto agli otto totali previsti». Il 14 dicembre 1877, il ministro nominò una commissione per esaminare i titoli del Cannas e verificare così l'idoneità alla promozione ad ordinario che, purtroppo, non giunse mai, a causa di «condizioni ristrettissime del Bilancio». Mantenne l'insegnamento per 21 anni, fino alla morte, avvenuta il 2 o 3 febbraio del 1885. La Facoltà di Medicina e Chirurgia propose come supplente provvisorio il professore Angelo Roth, che venne nominato dal Ministro il 5 marzo.
Tesi presentata per il concorso di aggregazione, intitolata Delle amputazioni in generale, Tipografia Nazionale, Cagliari 1861.
- G. Fois, L'Università di Sassari nell'Italia liberale, Centro interdisciplinare per la storia dell'Università di Sassari, Sassari 1991, p. 28
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 1.11 (1861), b. 19, n. 353, cc. 148-183, 207-208; ivi, s. 2.1 (1863), Pos. 2 9, b. 24, n. 25, cc. 65-67, 93-94; ivi, s. 2.1 (1863), Pos. 2 16, b. 24, n. 32; ivi, s. 2.2 (1864), Pos. 2 20, b. 27, n. 118, cc. 1-3, 8-16; ivi, s. 2.3 (1865), Pos. 2 12, b. 29, n. 199, cc. 6-11 ivi, s. 2.4 (1866), Pos. 2 4, b. 32, n. 269, cc. 17-22; ivi, s. 2.6 (1868), Pos. 2 3, b. 37, n. 377; ivi, s. 2.7 (1869), Pos. 2 2, b. 40, n. 427; ivi, s. 2.8 (1870), Pos. 2 1, b. 43, n. 468; ivi, s. 2.9 (1871), Pos. 2 3, b. 47, n. 515, cc. 18-38; ivi, s. 2.9 (1871), Pos. 2 4, b. 47, n. 516; ivi, s. 2.10 (1872), Pos. 2 4, b. 49, n. 563; ivi, s. 2.11 (1873), Pos. 2 8, b. 53, n. 607; ivi, s. 2.12 (1874), Pos. 2 6, b. 57, n. 677; ivi, s. 2.13 (1875), Pos. 2 2, b. 60, n. 749; ivi, s. 2.13 (1875), Pos. 2 3, b. 60, n. 751; ivi, s. 2.14 (1876), Pos. 2 4, b. 62, n. 815; ivi, s. 2.15 (1877), Pos. 2 6, b. 66, n. 879; ivi, s. 2.15 (1877), Pos. 2 7, b. 66, n. 880; ivi, s. 2.16 (1878), Pos. 2 4, b. 69, n. 939; ivi, s. 2.17 (1879), Pos. 2 3, b. 72, n. 1014; ivi, s. 3.1 (1880), Pos. II E, b. 74, n. 11; ivi, s. 3.2 (1881), Pos. II E, b. 76, n. 67; ivi, s. 4.1 (1882), Pos. III F, b. 78, n. 41; ivi, s. 4.2 (1883), Pos. III I, b. 83, n. 162; ivi, s. 4.3 (1884), Pos. III A, b. 87, n. 260; ivi, s. 4.4 (1885), Pos. III C, b. 93, n. 332, cc. 51-59
Revisore/i: Todde Eleonora