Brotzu Giuseppe
Carriera studente
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera docente
Fu nominato assistente alla cattedra di Igiene dal 1919 sino all'aprile 1923. In tale incarico rimase a Cagliari fino al 1923, trasferendosi poi a Siena come aiuto di ruolo statale dal 1° maggio 1923 al 31 dicembre 1924, e a Bologna dal 1925 al 1932 come assistente, aiuto incaricato e aiuto di ruolo. Vinto il concorso come straordinario di Igiene, insegnò per un biennio a Modena sino al 1934, per poi trasferirsi definitivamente a Cagliari. Preside prima della Facoltà di Farmacia nel biennio 1934-1935 e poi di quella di Medicina nel secondo biennio. Come docente e mentore, ebbe una folta schiera di validi allievi, tra cui spiccano il microbiologo Antonio Spanedda, suo braccio destro nella ricerca, successore alla Direzione dell’Istituto di Igiene e nell’insegnamento di Microbiologia fino al 1977. Tra gli altri allievi di Brotzu si distinsero gli igienisti Giovanni Bo, che si trasferì a Sassari e poi Pavia, Lorenzo Cioglia e Bachisio Scarpa che si susseguirono alla Direzione dell’Istituto di Igiene ed il virologo Bernardo Loddo.
Lasciato l’insegnamento per raggiunti limiti di età nel 1965, il Brotzu continuò a frequentare e a operare nell’Istituto di igiene fino alla soglia degli ottant’anni, quando un ictus cerebrale, pur lasciandogli intatte le facoltà mentali, lo offese gravemente nella parola e nelle condizioni fisiche. Morì a Cagliari l’8 aprile del 1976.
Allievo di Donato Ottolenghi, a sua volta studente di Achille Sclavo (scopritore del siero contro il carbonchio ematico), Brotzu fu autore di un centinaio di pubblicazioni nella sua disciplina, concentrandosi in particolare sul tema delle cefalosporine. Su questo tema, i suoi studi del 1923 (Osservazioni e ricerche sull’endemia tifica in Cagliari, «L’Igiene moderna», XVI, 1923, pp. 237-248) e la sua attività di ricerca sulla scomparsa delle salmonelle scaricate dal sistema fognario urbano nelle acque marine a Su Siccu, portarono all’isolamento del Cephalosporium acremonium, produttore di una sostanza che inibisce nelle piastre la crescita di vari batteri, tra cui la Salmonella typhi. Non trovando adeguati finanziamenti per continuare le sue ricerche in modo da isolare il principio attivo, individuare le molecole e produrre successivamente il farmaco, Brotzu entrò in contatto con sir Howard Florey dell’Università di Oxford (il ricercatore che con Emst B. Chain aveva prodotto la penicillina, il cui fungo era stato scoperto da A. Fleming). Grazie all’intervento di quest'ultimo, inviò una coltura del micete, da cui F. P. Abraham, G. G. F. Newton, H. S. Burton, C. W. Hale e B. Loder estrassero, purificarono e studiarono, negli anni dal 1951 ed il 1961, differenti sostanze ad attività antibiotica, tra cui la cefalosporina C. La paternità dello scienziato cagliaritano venne riconosciuta solo successivamente.
Un altro tema a cui Brotzu dedicò gran parte della sua carriera è quello della malaria: durante la campagna antimalarica condotta dall’Erlaas fornì la sua importante consulenza. Successivamente, con i suoi studi, contribuì alla definizione della catena epidemiologica e di riproduzione del Plasmodium falciparum ed identificò nell’eradicazione del vettore, l’Anopheles maculipennis labranchiae, la principale strategia da adottare per la cura. Nell’immediato dopoguerra, grazie alla collaborazione con la «Rockfeller Foundation» e l’istituzione dell’Ente regionale per la lotta antianofelica in Sardegna (ERLAAS), iniziò un’opera di disinfestazione globale di tutto il territorio sardo. Vennero impiegati per la distribuzione di DDT e Triton X100 circa 30.000 persone con l'ausilio di aerei, elicotteri ed equipaggiamenti a terra, per un costo globale di circa 7 miliardi di lire. Per quanto non si raggiunse la ipotizzata eradicazione del vettore, l’operazione rese talmente scarse le possibilità di trasmissione del parassita dal soggetto malato a quello sano che la catena epidemiologica della malattia si spezzò. Al cessare dell'ERLAAS nel 1950, Brotzu promosse la creazione del Centro regionale anti-insetti (CRAI) con l'intento di consolidare i risultati ottenuti.
Ricordiamo in questa sede solo alcune tra le sue molteplici pubblicazioni:
- Valore delle reazioni flocculanti nella diagnosi di malaria, Prof. Giuseppe Brotzu, S.n., S.I. 1910-1950
- G. Brotzu, C. Artusi, Ricerche sull'immunizzazione attiva contro la poliomielite anteriore acuta, Prof. Brotzu Giuseppe, Dott. Artusi Carlo, S.n., S.I. 1910-1950
- Lotta antimalarica a Cagliari nel 1921, Stab. grafico editoriale, Genova 1922
- Encefalite letargica: Dal trattato italiano d'igiene diretto dal prof. Casagrandi, Unione Tip. Edit. Torinese, Torino 1930
- Luce e immunità: ricerche sulle batteriolisine, A. Nicola, Varese 1933
- Luce e immunità: ricerche sulle agglutinine, A. Nicola, Varese 1933
- G. Brotzu, E. Nussbacher, Ricerche sul complemento nel sangue dei colombi / Giuseppe Brotzu e Ernesto Nussbacher, A. Nicola, Varese 1933
- Ricerche intorno all'attenuazione e morte dei germi patogeni sulla cute dei conigli: comunicazione al 9. Congresso Nazionale d'Igiene (Bari, 19-23 settembre, 1934), prof. Giuseppe Brotzu, S.I.E.M., Napoli 1935
- G. Brotzu, F. Passiu, Ricerche sulla dissociazione batterica, Giuseppe Brotzu, Flavio Passiu, Musanti, Cagliari 1936
- Bonifica umana ed organizzazione antimalarica nella provincia di Cagliari: lezione tenuta al 3. corso di aggiornamento per medici: anno 1936, G. Brotzu, Tip. Virgilio Musanti, Cagliari 1937
- G. Brotzu, A. Massidda, Relazione sulla lotta antimalarica svolta nella Provincia di Cagliari nell'anno 1937, G. Brotzu e Antonio Massidda, Tip. Virgilio Musanti, Cagliari 1938
- G. Brotzu, C. Mastio, Schema di ordinamento sanitario in vista dell'autonomia della Sardegna, prof. Giuseppe Brotzu, dr. Carlo Mastio, Società editoriale italiana, Cagliari 1946
- Luce e immunità: nota 3, Musanti, Cagliari 1936. Ricerche su di un nuovo antibiotico. Collezione: Lavori dell'Istituto d'igiene di Cagliari, C. E. L., Cagliari 1948
- Ricerche su di un nuovo antibiotico, Giuseppe Brotzu, C. E. L., Cagliari 1948
- Endemia tubercolare, Gallizzi, Sassari 1950
- Sul potere battericida dei vapori di Beta-propio-lattone, G. Brotzu, S.E.I., Cagliari 1961
Con la nascita della Repubblica e l’avvio della ricostruzione anche in Sardegna, affiancò all’impegno universitario quello politico risultando eletto nelle file della DC già nella prima legislatura dell’Autonomia, assumendo l’incarico di assessore all’Igiene e alla Sanità dal 1949 al 1955 e di presidente della Giunta Regionale dal 1955 al 1958, fornendo un contributo essenziale alla nascita della Regione sul piano amministrativo e politico. Successivamente fu sindaco di Cagliari dal 1961 al 1968.
Iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 1° aprile 1926 e all'Associazione Fascista Scuola dal 1934; lo stesso anno, il 17 marzo, prestò giuramento.
- G. Bo, Brotzu, Giuseppe, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 34, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1988, ad vocem
- Curriculum scientifico e didattico del Prof. Giuseppe Brotzu nel triennio 1932-35, Valdes, Cagliari 1935
- R. Paracchini, Il signore delle cefalosporine. Storia di una scoperta, Demos, Cagliari 1998
- Per Giuseppe Brotzu, a cura di L. Del Piano, Della Torre, Cagliari 1988
- Per la solenne inaugurazione degli studi. R. Università di Cagliari, 13 novembre 1938, relazione del magnifico rettore Giuseppe Brotzu, Valdes, Cagliari 1939
- M. Rapetti, G. Scroccu, E. Todde, L'Università di Cagliari e i suoi Rettori, Ilisso, Nuoro 2020
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero Pubblica istruzione, DGIS, miscellanea di divisioni diverse (I-II-III), congressi, incarichi, fascicoli personali 1929 - 1945, b. 109
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera rettore
Dal 1936 al 1944 fu nominato rettore. Il suo ruolo durante gli anni del regime fascista, compreso il periodo delle applicazioni delle leggi razziali, gli valse una momentanea sospensione dall’insegnamento nel 1945, successivamente cancellata dal pieno reintegro.
Revisore/i: Todde Eleonora