Borgese Silvestro
Carriera docente
Silvestro Borgese nacque a Neive, in provincia di Cuneo, da una modesta famiglia. Il padre, ingegnere, teneva particolarmente all'educazione dei figli, pertanto iscrisse il giovane Silvestro al Real Collegio delle Province di Torino. Qui egli studiò leggi e, ottenuta la laurea, fu aggregato al collegio di quella Facoltà. Con patente di nomina del 19 novembre 1775, il re lo destinò alla cattedra di Sacri canoni nella Regia Università di Cagliari, in vece del dottor Salvatore Mameli, e gli assegnò lo stipendio di 150 scudi sardi. Borgese mantenne l'insegnamento fino al 1779, quando fu chiamato ad assolvere l'incarico di avvocato fiscale regio con titolo e grado di giudice della Reale Udienza. La cattedra andò al dottore Francesco Braida. Successivamente, Borgese divenne segretario di Stato presso il vicerè Carlo Francesco II di Valperga Conte di Masino, svolgendo anche le parti di avvocato patrimoniale dei SS. Maurizio e Lazzaro. Rimase a Cagliari per ben quindici anni, fino a quando venne destinato all'Ufficio generale del Soldo, con titolo e grado di intendente generale, e per questo dovette rientrare in Piemonte. Morì a Torino a settant'anni, dopo una breve malattia.
Nel 1793 Borgese fu nominato intendente generale all'Uffizio generale del soldo, successivamente fu reggente. Nel 1797 venne destinato commissario e ministro plenipotenziario del re a Milano; nel 1814 nominato Contadore generale delle Milizie e delle Genti di Guerra. Divenne cavaliere della sacra religione dei SS. Maurizio e Lazzaro; nel 1815 fu insignito della Gran croce dell'Ordine e innalzato alla carica di primo segretario di Stato per gli affari di Sardegna.
- «Gazzetta Piemontese», vol. 2, n. 116, 26 settembre 1816, D. Pane, Torino 1816, p. 519.
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione I, s. 1.5 Patenti di nomina, b. 13, n. 1, cc. 81r - 82r; ivi, s. 1.11 Personale, b. 40, n. 1, cc. 1.
Revisore/i: Todde Eleonora