Betti Mario

Data di nascita
Luogo di nascita
Bagni di Lucca
Data di morte
Luogo di morte
Bologna

Madre
Amadei
Dalmansina
Padre
Betti
Adelson

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1908
Data fine carriera
1910
Facoltà
Scuola di Farmacia; Scienze fisiche, matematiche e naturali
Insegnamenti
Chimica farmaceutica e Tossicologia; Chimica fisica
Biografia

Mario Betti nel 1892 Betti si iscrisse al corso di diploma in Farmacia nell'Università di Pisa, ma un anno dopo passò a quello di laurea in Chimica e Farmacia. Nel 1897 si laureò e rimase nell'ateneo pisano come assistente nell'Istituto di Chimica diretto da Paolo Tassinari, impegnandosi in ricerche di Chimica organica sugli eterociclici penta-atomici. Nel 1898 divenne assistente presso la cattedra di Chimica generale dell'Istituto chimico dell'Università di Firenze, diretto da Ugo Schiff. Dopo poco tempo, essendo lo Schiff costretto a un lungo periodo di riposo, egli si trovò a dirigere l'Istituto e ad insegnare. Dopo un decennio di proficua attività a Firenze, nel 1908 Betti fu nominato per concorso professore straordinario di Chimica generale presso l'Università di Cagliari, dove rimase per due anni, durante i quali si occupò principalmente della costruzione e dell'allestimento del nuovo Istituto chimico. Fu incaricato anche di impartire il corso libero di Chimica fisica.

Dall'a.a. 1910-1911 fu trasferito alla cattedra di Chimica farmaceutica dell'Università di Siena e fu sostituito dal professor Giovanni Pellini. Nel 1921 fu chiamato alla cattedra di Chimica farmaceutica di Genova e due anni dopo subentrò alla cattedra di Chimica generale dell'Università di Bologna. Qui vi morì il 13 maggio del 1942.

Ambiti di ricerca

Nelle sue ricerche il professor Betti si occupò prevalentemente di Chimica organica, ed anche di Chimica naturalistica e di Chimica idrologica: illustrò infatti l'idrologia delle varie regioni italiane, tra cui il Trentino, l'Alto Adige, l'Emilia e la Romagna. In questo campo compì anche ricerche sulle acque minerali e termali dei Bagni di Lucca e di Fiuggi. Ma furono le ricerche sui rapporti fra costituzione chimica e potere rotatorio, ad apportare un contributo fondamentale e decisivo allo sviluppo della Chimica. Fra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo:

  • Benaftossazine e composti affini contenenti radicali aldeidici e chetonici misti, Tip. Tiberina di Federico Setth, Roma 1903

  • Sdoppiamento ottico per mezzo del glucosio : Nota, Tip. Minori Corrigendi, di G. Ramella e C., Firenze 1906

  • Costituzione Chimica e potere rotatorio, Tip. Minori Corrigendi, di G. Ramella e C., Firenze 1907

  • Il laboratorio di chimica farmaceutica della r. Università di Cagliari, Tip. Meloni e Aitelli, Cagliari 1910

  • Il problema della trasformazione della materia dai tempi antichi ad oggi, N. Zanichelli, Bologna 1917
  • Le acque minerali dell'Alto Adige e del Trentino: indagini chimiche e chimico-fisiche, in collab. con G.B. Bonino, Reale Accademia d'Italia, Roma 1933

  • Le acque termali dei Bagni di Lucca, Tip. Togneri, Borgo a Mozzano 1937

  • L' italia ed il primato nel campo della chimica, Scuola Tipografica Pio X, Roma 1939

  • Nel secondo centenario della istituzione della prima cattedra di chimica in Italia (1737-1937), Società Italiana per il progresso delle scienze, Roma 1939

Carriera extra accademica

Fu socio nazionale della Accademia dei Lincei e quindi socio aggregato alla Accademia d'Italia, membro dell'Accademia dei XI e della Accademia delle Scienze di Torino. Betti fu inoltre presidente dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna e vicepresidente dell'Associazione italiana di chimica. Dal 20 ottobre 1939 sino alla morte, rivestì la carica di senatore.

Riferimenti bibliografici
  • E. Cingolani, Betti, Mario, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 9, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1967, ad vocem

Autore/i: Barbarossa Stella, Cogoni Laura, Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2022-07-22