Tricomi Arturo
Carriera docente
Arturo Tricomi si laureò a Napoli in Ingegneria, nel 1899 ottenne la libera docenza in Disegno architettonico ed ornamentale. Intraprese la carriera accademica insegnando all'Università di Messina. Nel 1902 partecipò al concorso indetto dall'Università di Cagliari per la cattedra di Disegno d'ornato e di Architettura elementare, classificandosi terzo dopo Sebastiano Locati e Antonio Zanca. Avendo rinunciato il primo, ed essendo stato subito trasferito ad altra università il secondo, con Decreto 20 dicembre 1904 il Tricomi fu chiamato a ricoprire l'incarico dell'insegnamento di Disegno d'ornato e di Architettura elementare presso l'Università di Cagliari per l'anno accademico 1904-1905 e nel frattempo partecipò al nuovo concorso indetto per la suddetta cattedra, che fu però annullato «per irregolarità rilevate negli atti». Mancando ancora un titolare, con Decreto 23 novembre 1905, Tricomi fu riconfermato nell'incarico dell'insegnamento e nella direzione della Scuola annessa, con la retribuzione di 1.250 lire e l'assegno di 700 per la direzione.
In seguito alla morte del professor Filippo Vivanet, il 13 dicembre 1905 il ministro della Pubblica Istruzione, Leonardo Bianchi, incaricò Tricomi di supplire l'insegnamento di Geometria descrittiva, con la promessa di aprire il concorso per straordinario e conferirgli l'incarico regolare. Nel frattempo, il Tricomi partecipò al nuovo concorso indetto per la cattedra di Disegno d'ornato e di Architettura elementare, risultando vincitore. Fu nominato professore straordinario con Decreto del 12 gennaio 1906, a decorrere dal 16 gennaio, con lo stipendio di 3.000 lire annue e l'assegno di 700 per la direzione della Scuola di Architettura.
Con Decreto 27 gennaio 1906, il ministro gli affidò l'incarico di continuare ad impartire la Geometria descrittiva per il resto dell'anno scolastico e fino alla nomina di un titolare, con la retribuzione di 1.250 lire annue, ma, il 10 marzo, giunse al rettore dell'ateneo sardo una sua lettera che comunicava: «di non potere adeguatamente adempiere al dovere d'impartire le lezioni di Geometria Descrittiva in questo periodo di tempo», in quanto si trovava «oberato di lavoro, per un concorso architettonico internazionale, per un palazzo della Pace, all'Aja; che scade il 15 aprile». Fu così supplito dal professore Michele De Franchis sino alla fine dell'anno accademico.
Successivamente, come docente di Disegno d'ornato, si trasferì all'Università di Napoli, dove fu preside della Facoltà di Scienze durante gli anni del primo conflitto mondiale, e qui concluse la sua carriera accademica, a causa di una morte improvvisa.
Tra le sue opere si ricordano:
- Progetto di facciata per l'Accademia di Belle Arti di Bologna, Cagliari, s.d.
- Progetto per la facciata di San Lorenzo (Firenze, ASL 2355", riproduzione fotografica, s.n.).
- Per la facciata del duomo di Messina, Stab. tip. Guerriera, Messina 1903
Il professor Tricomi realizzò a Napoli e a Roma vari edifici pubblici e privati. A Napoli realizzò, nel 1911, il villino Berlingier, per conto del barone Anselmo. Ideò anche Palazzo Santa Lucia, già palazzo delle Ferrovie (1917-1920), attuale sede della Regione Campania.
- Annuario della Regia Università di Cagliari. Anno scolastico 1904-1905, Prem. Tip. P. Valdés, Cagliari 1905
- Tricomi Arturo, in Dizionario degli Italiani d'oggi, A. F. Formiggini Editore, Roma 1928, p. 463, ad vocem
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.5 (1904), Pos. III G, b. 17, n. 191; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III D, b. 22, n. 251; ivi, s. 1.6 (1905), Pos. III G, b. 22, n. 253; ivi, s. 1.7 (1906), Pos. III A, b. 28, n. 319
Revisore/i: Todde Eleonora