Todde Giuseppe
Carriera studente
Conseguì il baccellierato il 1846-08-26, la licenza il 1849-08-27 e la laurea il 1850-10-03.
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera docente
Nacque a Villacidro da Carlo Todde e Rita Usala. «Compiuti gli studj secondari a Cagliari nel collegio degli Scolopi di San Giuseppe, ora Ginnasio Siotto Pintor, ove diede prove d’ingegno svegliato e precoce, s’inscrisse studente in quest’Università, e, ultimato il corso di Filosofia, cominciò quello di Leggi e vi conseguì la laurea il 3 ottobre 1850».
Completò gli studi presso l’Università di Torino seguendo i corsi di Filosofia del diritto, Diritto costituzionale, Diritto internazionale e Economia politica tenuti dai professori Pietro Luigi Albini, Luigi Amedeo Melegari, Pasquale Stanislao Mancini e Francesco Ferrara. Tornato in Sardegna, il 3 novembre 1853 fu nominato supplente della cattedra di Economia politica e di Diritto costituzionale dell’ateneo cagliaritano [sostituendo il professor Giuseppe Siotto Pintor], nonostante non fosse aggregato al collegio di Giurisprudenza. L’anno successivo, in conformità con le deliberazioni del consiglio Universitario, con decreto del 20 settembre, il Todde sostenne il concorso per l’aggregazione al Collegio legale presso l’Università di Cagliari per la disciplina di Economia politica.
Con decreto del 23 novembre del 1856 Todde venne nominato professore ordinario per la Cattedra di Economia politica e Diritto commerciale a Sassari, per poi trasferirsi nel 1861 all’Università di Modena. Nel 1862 ritornò definitivamente a Cagliari, dove ricoprì, con il grado di ordinario, l'insegnamento di Diritto commerciale ed Economia politica, in seguito al trasferimento ad altra cattedra del professore Gaetano Loy. Il 6 novembre del 1882 Todde venne esentato dall'insegnamento del Diritto commerciale, che venne assegnato ad Ottone Bacaredda.
Morì a Cagliari il 7 gennaio 1897. Il testamento rivelò il consistente lascito della sua biblioteca personale all’Università di Cagliari: 1.500 volumi di economia, statistica, storia, diritto e letteratura. «Giuseppe Todde per il forte ingegno, per l’attività scientifica, per le virtù pubbliche e private e per il carattere saldo ed indipendente lascia, esempi da imitare. Egli vivrà lungamente nella memoria e nel cuore della desolata consorte, dei numerosi amici e dei colleghi tutti di quest’Ateneo che ne rimpiangono l’amara perdita».
Tra le sue innumerevoli pubblicazioni si ricordano:
- Le due scuole di economia politica, «La Rivista sarda», a. I. v. I. disp. II, gennaio 1875, pp. 53-83
- Macchine e progresso, in Annuario della Regia Università degli Studi di Cagliari. Anno scolastico 1876-77
- Socialismo e scienza, in Annuario della Regia Università degli Studi di Cagliari. Anno scolastico 1882-83.
Nel 1854, assieme ad alcuni colleghi, diede vita al periodico politico Lo Statuto, dove trovò spazio la sua posizione in merito alla perfetta fusione: «la fusione politica della Sardegna è un fatto compiuto, e come tutti i fatti acquistò già la ragione della propria esistenza … non domanderemo eccezioni per la Sardegna, ma sapremo combattere con tutte le nostre forze nel terreno in cui ci collochiamo per richiamare la realtà del Re e della Nazione, ove i nostri interessi fossero dimenticati». La linea del periodico fu quella della rivendicazione della maggiore libertà nei commerci e nelle attività economiche dell’isola.
Nel 1859 si concluse l’esperienza con Lo Statuto e continuò la pubblicazione dei suoi scritti nella Gazzetta popolare. In questo periodò iniziò il suo impegno politico: venne eletto al Consiglio provinciale e al Consiglio comunale di Cagliari, dove più volte fece parte della Giunta. Il 1874 lo vide tra i promotori dell’associazione Adamo Smith di Firenze e importante collaboratore nella rivista L’Economista. Nel 1883 venne insignito del titolo di commendatore della Corona d’Italia e così scrisse il ministro della Pubblica Istruzione Baccelli: «Con particolare soddisfazione annunzio alla S. V. Ill.ma che S. M. il Re nell’udienza del 16 gennaio p. p., si è compiaciuta di promuovere al grado di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, il Cav. Giuseppe Todde, Professore in codesta R. Università». In seguito, su proposta del ministro guardasigilli, gli venne concesso il titolo di ufficiale dello stesso ordine.
Fu socio della Reale Società Agraria nel 1854, della Reale Accademia di scienze e lettere di Modena nel 1861 e della Società Lombarda di Economia Politica a Milano nel 1864.
- Francesco Ferrara a Torino: carteggio con Giuseppe Todde, Giuffrè, Milano 1979
- G. Marci, Giuseppe Todde economista e scrittore, «La grotta della vipera», v. 23, n.79/80, 1997, pp. 26-29
- P. Maurandi, Giuseppe Todde. Un economista alla scuola di Francesco Ferrara, Franco Angeli, Milano 1986
- P. Maurandi, Liberismo economico e autonomismo politico nel pensiero di Giuseppe Todde, «La grotta della vipera», v. 23, n. 79/80, 1997, pp. 30-36
- Notizie biografiche intorno ai professori di questo Regio Ateneo morti nel corso dell’anno scolastico 1896-97, in Annuario della Regia Università di Cagliari per l’anno scolastico 1897-1798, Tip. Muscas di P. Valdès, Cagliari 1898, pp. 73-83
- M. Rapetti, G. Scroccu, E. Todde, L'Università di Cagliari e i suoi Rettori, Ilisso, Nuoro 2020
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1848-1900), s. 1.3 (1853), b. 5, n. 80; ivi, s. 1.4 (1854), b. 7, n. 108; s. 1.12 (1862), b. 21, n. 391; ivi, s. 2.2 (1864), Pos. 2 8, b. 27, n. 106; ivi, s. 2.14 (1876), Pos. 2 2, b. 62, n. 813; ivi, s. 4.1 (1882), Pos. III K, b. 78, n. 46; ivi, s. 4.1 (1882), Pos. IV D, b. 79, n. 53; ivi, s. 4.2 (1883), Pos. V E, b. 84, n. 186; ivi, s. 4.7 (1888), Pos. III B, b. 109, n. 558; ivi, s. 4.8 (1889), Pos. III B, b. 115, n. 64; ivi, s. 4.9 (1890), Pos. III B, b. 120, n. 724
Revisore/i: Todde Eleonora
Carriera rettore
Con Decreto del 5 ottobre 1888 Giuseppe Todde fu nominato rettore dell’Università di Cagliari per il successivo anno scolastico. Venne poi riconfermato per l’anno scolastico 1889-90. Alla fine del suo mandato, il ministro dell’Istruzione Pubblica così scrisse al professor Todde: «Dovendo Ella lasciare questa Carica che seppe tenere con tanto zelo e competenza, sento l’obbligo di esprimerle i miei più sentiti ringraziamenti, nonché quelli del R. Governo per gli eminenti servigi da Lei prestati in vantaggio degli studi e dell’Ateneo cui Ella meritamente appartiene». Della sua attività da rettore Gaetano Orrù scrisse: «lasciò orme della sua attività e dell’amore al progresso degli studj sia nel miglioramento materiale dei locali per scuole, sia nell’aver eccitato gli insegnanti dei diversi rami della scienza a fare nei giorni festivi conferenze e letture popolari, che sono state onorate dall’assiduo intervento di numerosi uditori».
Revisore/i: Todde Eleonora