Mingazzini Paolino

Data di nascita
Luogo di nascita
Roma
Data di morte
Luogo di morte
Roma

Madre
Bobrik
Elena
Padre
Mingazzini
Giovanni

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1938
Data fine carriera
1939
Facoltà
Lettere e Filosofia
Insegnamenti
Archeologia e Storia dell'arte greca e romana
Biografia

Paolino Mingazzini intraprese gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma, divenendo allievo di Emanuel Löwy, ordinario di Archeologia classica e fondatore del Museo dei gessi. Allo scoppio della prima guerra mondiale il Mingazzini dovette interrompere gli studi e prestò servizio come tenente di fanteria durante il conflitto. Alla sua conclusione potè riprendere gli studi e si laureò il 10 dicembre del 1919, discutendo una tesi dal titolo I culti e i miti preellenici in Creta; tra il maggio 1920 e il maggio 1921 fu borsista presso la Scuola archeologica italiana di Atene, diretta da Alessandro Della Seta. Nel 1936, conseguita la libera docenza in Archeologia e Storia dell’arte antica, insegnò all’Università di Palermo; nello stesso anno entrò a far parte, come membro nazionale ordinario, dell’Istituto di studi etruschi ed italici. Due anni dopo fu trasferito alla direzione generale Antichità e Belle arti del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1938 partecipò al concorso per professore ordinario bandito per l’insegnamento di Archeologia classica dell’Università di Firenze, poi vinto da Ranuccio Bianchi Bandinelli; il 16 dicembre 1938, in concomitanza con l'applicazione delle leggi razziali e la conseguente epurazione del docente ebreo Doro Levi dall'Università di Cagliari, Mingazzini fu chiamato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia di questo ateneo per ricoprire la cattedra vacante di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana. Durante l'anno accademico 1938-1939, Mingazzini svolse un corso sulla ceramica greca a figure nere, integrandolo con esercitazioni varie sull'arte e l'archeologia greca. Durante la sua permanenza a Cagliari egli resse anche la Soprintendenza alle Antichità ed opere d'arte della Sardegna, «esplicandovi opera proficua e amorevole».

L'anno successivo, dal 1° dicembre 1939, fu trasferito alla cattedra della stessa disciplina presso l'Università di Palermo. Dal 1942 fu a Genova. Qui, conclusa l’attività di insegnamento nel 1965, fu nominato professore emerito.

Ambiti di ricerca

Il professor Mingazzini affrontò, in oltre 150 pubblicazioni a suo nome, le più svariate tematiche, impostando la sua metodologia di indagine sul concetto della pari dignità degli oggetti e su una profonda conoscenza della mitologia e delle fonti antiche. Gli importanti studi sulla ceramica greca costituiscono, insieme con quelli di architettura e topografia romana e provinciale, il fulcro dei suoi interessi.

Tra le sue molteplici pubblicazioni si ricordano:

  • Culti e miti preellenici in creta, Tip. Del Senato, Roma 1920
  • Iscrizioni di S. Silvestro in Capite, Tip. della R. Accademia Naz. dei Lincei, Roma 1924
  • Sorrento: antica porta della città, Tip. Bardi, Roma 1928
  • Catalogo delle serie arcaiche dei vasi antichi della Collezione Augusto Castellani, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1930
  • Napoli: torso marmoreo di statua corazzata trovato a Fuorigrotta, Tip. Bardi, Roma 1931
  • Baia: "ambulatio" di villa romana sulla Sella di Baia, Tip. Bardi, Roma 1933
  • Manuale di storia dell'arte classica, in collab. con A. Rumpf, La Nuova Italia, Firenze 1936

  • Tombe preistoriche presso il sobborgo di Uditore (Palermo), Reale Accademia d'Italia, Roma 1940

  • Corso di Archeologia tenuto dal prof. Mingazzini, G.U.F., Genova (1941-1942)

  • Restituzione del nuraghe S. Antine in territorio di Torralba, Gallizzi, Sassari 1947

  • Sul tipo architettonico del tempio punico di Cagliari, Gallizzi, Sassari 1952

  • L'origine del nome di Roma ed alcune questioni topografiche attinenti ad essa: la Roma quadrata, il sacello di Volupia, il sepolcro di Acca Larenzia, Arti grafiche Panetto & Petrelli, Roma 1964

  • Il porto di Cartagine ed il Kothon, Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1968.

Carriera extra accademica

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 31 luglio 1933, prestò giuramento al regime l'11 maggio 1939. Fu membro corrispondente della Pontificia Accademia romana di Archeologia, membro straordinario dell'Istituto archeologico germanico. Dal 1° gennaio 1926, vinto il concorso da ispettore ai Musei, fu destinato alla soprintendenza del Sannio e della Campania per conto del Ministero dell'Educazione Nazionale. Trasferito alla soprintendenza alle Antichità di Firenze nel 1931, nel 1933 fu nominato direttore del Museo archeologico nazionale di Palermo, incarico che rivestì fino al 1937. Nel 1967 fu insignito della medaglia d’oro al merito; nel 1975, per i suoi stretti legami con l’Istituto archeologico germanico, ebbe la gran croce al merito della Repubblica federale tedesca.

Riferimenti bibliografici
  • L. Asor Rosa, Mingazzini, Paolino, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 74, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2010, ad vocem
  • R. Università di Cagliari. Annuario dell'anno accademico 1938-1939, Prem. Tip. Ditta P. Valdés, Cagliari 1939
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell’Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1901-1946), s. Fascicoli del personale, Mingazzini Paolino

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2022-07-24