Costa Murgia Erminio

Il neuroscienziato Erminio Costa, detto Mimo negli Stati Uniti e Mimmo in Sardegna, nacque a Cagliari ma crebbe a Padova, dove il nonno era farmacista. Rientrò in Sardegna per compiere gli studi universitari e si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Cagliari; gli studi furono rallentati a causa della guerra, durante la quale Erminio prestò servizio militare nell’esercito italiano al confine jugoslavo. Dopo la laurea fu per un anno, fino al 1948, assistente incaricato dell’Istituto di Farmacologia dell’ateneo e, dal 1° dicembre 1948, prese servizio, vincitore di concorso, come assistente ordinario con qualifica di aiuto.
Nel dicembre del 1954 ottenne la libera docenza in Farmacologia, confermata dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1961. Il Costa mantenne il ruolo come assistente ordinario fino al 1° aprile 1959, dovendo però usufruire di svariati congedi per motivi di studio, poiché portava avanti importanti ricerche intraprese nei laboratori d’oltreoceano.
Dal 1956 al 1960 infatti, Erminio Costa lavorò accanto al professor Harold Himwich, presso il Thudichum Psychiatric Research Laboratory del Galesburg Research Hospital, in Illinois. Non potendo conciliare gli impegni tra i due continenti, il professor Costa dovette rassegnare le dimissioni dall’istituto cagliaritano e nel 1960 si trasferì al National Institutes of Health, nel Laboratory of Chemical Pharmacology del National Heart Institute di Bethesda, nel Maryland, dove affiancò il professor Bernard Beryl Brodie. Nel 1965 entrò alla Columbia University come direttore di Farmacologia presso il W. Black Center per lo studio della malattia di Parkinson. Tre anni dopo ritornò al National Institutes of Health, fondando e dirigendo per 17 anni il Laboratory of Preclinical Pharmacology del National Institute of Mental Health presso il St. Elizabeth’s Hospital di Washington. Nel 1985 si trasferì alla Georgetown University di Washington come professore di Farmacologia. Fondò e diresse l’Institute of Neuroscience. Nel 1994-1995 diresse il Center for Neuropharmacology del Nathan Kline Institute for Psychiatric Research della New York University e successivamente prese la direzione scientifica del Psychiatric Institute di Chicago, insegnando Biochimica e Psichiatria all’Università dell’Illinois e concentrando le sue ricerche sul trattamento della schizofrenia. Morì al Sibley Memorial Hospital di Washington, a causa delle complicazioni del mieloma multiplo.