Colacevich Attilio
Carriera docente
Attilio Colacevich, dopo aver compiuto gli studi nautici a Fiume, fu allievo a bordo di un mercantile dove maturò la sua passione per l'astronomia. Si iscrisse così all'Università di Firenze nel 1926, per studiare sotto la guida di Giorgio Abetti, grande patron della nascente astrofisica italiana e cominciò a frequentare l'Osservatorio di Arcetri, dove fu assunto con un modesto stipendio. Nel 1929 si laureò in Fisica discutendo un argomento pionieristico per quei tempi: sugli spettri delle variabili Cefeidi. Dal dicembre 1931 fu assistente incaricato alla cattedra universitaria da cui dipendeva l’Osservatorio di Arcetri; nel 1933 entrò per concorso nell'organico dell'Osservatorio. Nel 1934 ottenne una borsa di studio dalla Fondazione Rockefeller eseguendo ricerche sulle stelle binarie spettroscopiche presso l’Osservatorio di Lick negli Stati Uniti.
Rientrato in Italia, nel 1937 conseguì la libera docenza. Venne inviato, per il rituale periodo di studi astrometrici, alla stazione di Carloforte e, dal 1° dicembre 1939 al 28 ottobre 1940, impartì l'insegnamento di Astronomia in qualità di incaricato presso l'Università di Cagliari. Nel 1948 assunse prima l'incarico di direttore dell'Osservatorio di Teramo e qualche mese più tardi di quello di Capodimonte, perciò si trasferì a Napoli.
Prima di prendere servizio trascorse un anno di studio e di aggiornamento negli Stati Uniti, presso il Warner and Swasey Observatory di Cleveland, con una borsa di ricerca del CNR, poi fu a Chicago all'Osservatorio Yerkes e infine soggiornò per un mese in Texas all'Osservatorio McDonald. Qui collaborò con Otto Struve che lo definì «...uno dei più attivi astronomi europei, e le sue cognizioni di spettroscopia stellare ne facevano un membro particolarmente apprezzato del distinto gruppo di astrofisici italiani. Il suo valore era degno dei suoi famosi predecessori, Secchi, Respighi, Abetti ed altri […]».
Al ritorno intraprese un profondo lavoro di riordinamento dell'osservatorio di Capodimonte, progettando e costruendo strumentazione ausiliaria moderna ed efficiente. Nel 1951 applicò al telescopio Fraunhofer il primo fotometro fotoelettrico italiano del tipo G. E. Kron, realizzato nelle officine di Napoli. Lo strumento fu utilizzato durante l'eclisse solare del 25 febbraio 1952 in Sudan per ottenere per la prima volta lo spettro diurno del cielo.
Gli ultimi anni della sua vita furono dedicati al miglioramento delle attrezzature strumentali dell'osservatorio di Capodimonte ed allo sviluppo della fotometria fotoelettrica di stelle binarie ad eclisse che presentano caratteristiche peculiari. Nei mesi precedenti alla sua scomparsa, elaborò un progetto per dotare l'osservatorio di un telescopio di apertura conveniente da installare lontano dalla città, nel retroterra campano. Questo gli avrebbe permesso di sviluppare quelle ricerche che aveva iniziato sia pure con mezzi modesti ma con grande entusiasmo. Colpito da un male incurabile, morì dopo un intervento chirurgico che nulla potè. Colacevich morì a Napoli a soli 47 anni.
La produzione scientifica di Attilio Colacevich conta circa ottanta note pubblicate sui più importanti periodici scientifici del tempo, e fu orientata, nei primissimi anni di attività, soprattutto all'astrometria, conseguenza questa della sua formazione iniziale quale studioso di astronomia nautica. Ben presto però, assorbendo le direttive della scuola di Abetti, Colacevich si occupò prevalentemente di Astronomia stellare, interessandosi alla spettroscopia stellare e allo studio delle stelle doppie, ma anche di problemi solari e di ottica astronomica. Ebbe il merito di avviare le ricerche all’Osservatorio di Capodimonte verso un indirizzo astrofisico. Ricordiamo qui solo alcune tra le sue molteplici pubblicazioni:
- Osservazioni di stelle occultate dalla Luna: 1934, M. Ponzio, Pavia 1935
- Fotometria dell'Eclisse totale di Luna dell'8 Gennaio 1936, M. Ponzio, 1936
- Metodi e misure di rotazione stellare, M. Ponzio, Pavia 1937
- L' eclisse del 1937 nel sistema ζ aurigaae, M. Ponzio, Pavia 1938
- Sul rapporto della massa delle componenti nei sistemi spettroscopici binari, M. Ponzio, Pavia 1938
- Osservazioni ed elementi orbitali di alcuni sistemi spettroscopici binari, M. Ponzio, Pavia 1940
- Costruzione di un telescopio Schmidt, M. Ponzio, Pavia 1942
- Sulle parallassi dinamiche di sistemi binari visuali con elementi orbitali noti, M. Ponzio, Pavia 1943
- Teoria di due nuovi telescopi astronomici tipo Schmidt, Chiari, Firenze 1946
- Relazioni analitiche tra le distribuzioni delle velocità lineari delle stelle, M. Ponzio, Pavia 1947
Iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 20 dicembre 1932, il 16 aprile 1940 prestò giuramento al regime. Fu socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e membro di altre Accademie nazionali ed internazionali. Nel 1955 l’Accademia dei Lincei gli conferì alla memoria il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per l'Astronomia, Geodesia e Geofisica.
- Annuario della R. Università deli Studi di Cagliari. Anno accademico 1939-1940, Prem. Tip. Ditta P. Valdés, Cagliari 1940
- M. Capaccioli, L’Osservatorio di Capodimonte nel XX secolo, Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico II - Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli, pp. 18-20
- G. Righini, Colacevich, Attilio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 26, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma 1982, ad vocem
- G. Righini, Attilio Colacevich (1906-1953), in Memorie della Società Astronomia Italiana, vol. 25, p. 87
- Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee (1901-1946), s. Fascicoli del personale, Colacevich Attilio
Revisore/i: Todde Eleonora