Chimienti Pietro

Data di nascita
Luogo di nascita
Brindisi
Data di morte
Luogo di morte
Roma

Madre
Fusco
Caterina
Padre
Chimienti
Antonio

icona Carriera docente

Data inizio carriera
1906
Data fine carriera
1919
Facoltà
Giurisprudenza
Insegnamenti
Diritto costituzionale
Biografia

Pietro Chimienti è stato un politico e accademico italiano. Compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in Giurisprudenza. Nel 1890 conseguì la libera docenza; nel 1892 fu incaricato dell'insegnamento di Nuova legislazione costituzionale presso la Scuola di Scienze politiche di Roma. Nelle elezioni del 16 giugno 1900 ottenne il mandato parlamentare, e lo mantenne ininterrottamente dalla XXI alla XXV legislatura. Nel corso della XXII legislatura il Chimienti consolidò la propria autorevolezza di parlamentare con la nomina, nel 1905, a presidente della Giunta dei trattati e delle tariffe.

Il 21 gennaio 1906 divenne ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Cagliari. Impegnato dall'8 febbraio al 29 maggio come sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti, fu sospeso dall'insegnamento e supplito da Enrico Presutti. In seguito alle dimissioni del gabinetto, cessò da quell'ufficio il 27 maggio di quell'anno. Venne reintegrato nell'insegnamento a giugno, con lo stipendio annuo di 5.000 lire. Richiamato al governo come sottosegretario civile al Dicastero della Marina l'11 dicembre 1909, rimase in carica fino al 31 marzo 1910. Il 21 marzo 1914 fu nominato sottosegretario alla Giustizia e riconfermato sino al 18 giugno 1916.

Il 15 maggio 1919 fu trasferito alla cattedra di Diritto costituzionale nell'Università di Catania e, nel 1924, venne incaricato di un corso speciale di legislazione costituzionale italiana all'Università di Roma. Durante i mandati parlamentari fu supplito da Ugo Forti e Filippo Vassalli.

 

Ambiti di ricerca

L'avvocato Chimienti fu noto nella cultura giuridica italiana del suo tempo come studioso del Diritto costituzionale inglese e della sua influenza sulle varie costituzioni europee. Dopo la nomina a senatore, ottenuta l'8 giugno 1921, il Chimienti aderì al fascismo, al cui servizio pose la sua esperienza di studioso di Diritto pubblico, dedicandosi alla legittimazione del regime fascista sotto il profilo giuridico-costituzionale, mediante una profonda revisione degli orientamenti da lui assunti in passato sul problema dello Stato parlamentare e delle istituzioni rappresentative. Tra le sue molteplici opere si ricordano:

  • Saggio sullo sviluppo storico delle istituzioni rappresentative, Stab. Tip. Dei Fratelli Tornese, Napoli 1889
  • Il diritto di proprietà nello Stato costituzionale, L. Roux e C., Torino 1894
  • Dopo adua: La camera, l'esercito ed il paese, Tip. Elzeviriana di Adelaide Ved. Pateras, Roma 1896
  • La vita politica e la pratica del regime parlamentare, L. Roux e C., Torino 1897
  • Il Capo dello stato e il Gabinetto: studio di diritto e di politica costituzionale, Loescher, Roma 1898
  • Il principio rappresentativo nel Diritto Costituzionale moderno: prolusione al corso di Diritto Costituzionale nella R. università di Cagliari, presso la Direzione dell'Archivio giuridico, Roma 1907
  • La pubblica opinione nello Stato moderno: discorso inaugurale, letto nell'aula Magna della R. Università di Cagliari il 12 novembre 1908, Tip. P. Valdés, Cagliari 1909
  • Saggi: diritto costituzionale e politica, F. Perrella, Napoli 1915
  • Manuale di diritto costituzionale, Athenaeum, Roma 1918-1920
  • Sulla riforma Gentile, Tip. del Senato di G. Bardi, Roma 1925
  • Diritto, Stato, sovranità nella dottrina costituzionale italiana, Società tipografica modenese, Modena 1927
  • L'organizzazione nazionale fascista nel diritto pubblico italiano: due prelezioni al corso di "Nuova legislazione costituzionale italiana" nella R. Università di Roma 26-27 novembre 1927, Bocca, Torino 1928
  • I lineamenti generali del diritto pubblico dello Stato italiano in regime fascista, Tip. del Senato, Roma 1932
  • Manuale di diritto costituzionale fascista, Utet, Torino 1933
  • L'ordinamento economico nella nuova Costituzione brasiliana, Tip. L. Cappelli, Rocca San Casciano 1938.

 

Carriera extra accademica

Pietro Chimienti venne insignito dell'onorificenza di cavaliere, commendatore e poi gran cordone nell'Ordine della Corona d'Italia e di grand'ufficiale nell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Fu socio della Società geografica italiana; membro della Commissione per gli enti autonomi portuali; a capo della missione italiana alla conferenza di Ginevra nel 1925 e in seguito delegato del Perù all'Istituto internazionale di agricoltura.

Riferimenti bibliografici
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Regia Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Carteggio (1901-1946), s. 1.7 (1906), Pos. III A, b. 28, n. 319

Autore/i: Cogoni Laura
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2023-05-10