Cavalli Sforza Luigi Luca

Data di nascita
Luogo di nascita
Genova
Data di morte
Luogo di morte
Belluno


icona Carriera honoris causa

Data di laurea
1997-11-24
Facoltà
Scienze della formazione
Corso
Scienze dell'educazione
Biografia

Dopo aver frequentato diverse scuole, a causa della noia e della lentezza degli insegnamenti a cui era sottoposto decise di studiare privatamente preparando, da solo e in anticipo, gli esami di stato nei quali riuscì ad ottenere ottimi voti. Presso l’Università di Oxford, dove andò per apprendere la lingua inglese, rimase affascinato dai microscopi presenti nei laboratori di Biologia e decise di iscriversi alla Facoltà di Medicina di Torino dove ebbe la fortuna di seguire le lezioni di Giuseppe Levi, ma a seguito dell’applicazione delle leggi razziali fasciste che portarono all’allontanamento di quest’ultimo, decise di proseguire gli studi al Collegio Ghislieri di Pavia. Nel frattempo, iniziò le prime ricerche batteriologiche sul bacillo del carbonchio che lo portarono in Germania; in seguito proseguì i suoi studi all'Istituto di Anatomia di Torino, dove conobbe Adriano Buzzati-Traverso. Insieme iniziarono le ricerche sulla Drosophila melanogaster, il moscerino più famoso della storia della genetica.
Dopo una breve parentesi in cui si dedicò a fare il medico, iniziò a studiare statistica e grazie alla collaborazione con Ronald Fisher, "padre" della statistica moderna Cavalli ideò e praticò nuovi metodi e teorie di indagine. Dopo due anni e mezzo passati in Inghilterra, nel 1950 rientrò in Italia, e gli fu offerto di insegnare statistica a Pavia; nel 1951 iniziò il suo incarico come professore di Genetica e Microbiologia all'Università di Parma e nel 1954 un funzionario della Rockefeller Foundation gli propose di proseguire le sue ricerche a Madison, dove la Rockefeller avrebbe finanziato i suoi studi. Cavalli-Sforza accettò e lo stesso anno si trasferì a Madison. Una volta rientrato dall'America, la Rockefeller gli propose ancora un contratto di ricerca da svolgere sull'argomento che più lo interessasse e senza dover abbandonare Parma.
In quel periodo si era appassionato agli studi sulla “deriva genetica”, in base alla quale veniva studiata la variazione casuale delle proporzioni dei geni in popolazioni diverse. Approfondire la deriva genetica significava aprire un ramo nuovo negli studi, del tutto inesplorato, e decise che la sua ricerca finanziata dalla Rockefeller avrebbe avuto come oggetto gli studi della deriva genetica nella popolazione della val Parma. Cavalli Sforza diventò “professore straordinario” di Genetica e direttore del Dipartimento di Genetica in un laboratorio del CNR, dove condusse ricerche sui Pigmei, sulle prime tracce neolitiche in Italia ossia i nuraghi di Sardegna e le specchie della Puglia; inoltre, per qualche tempo provò anche ad occuparsi di malattie genetiche: uno dei primi genetisti a chiedersi se i geni dell'uomo moderno contengano ancora una traccia della storia dell'umanità. Ha dato inizio ad un nuovo campo di ricerca combinando la demografia con le analisi dei gruppi sanguigni nella popolazione. I suoi studi hanno permesso di ritrovare nell'attuale patrimonio genetico dell'uomo i segni lasciati dai grandi movimenti migratori del passato e delle società multietniche.
Nel 1977 ha ricevuto il Weldon Memorial Prize. Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, nel 1981, per i suoi meriti di studioso, l'Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli. Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Nonino. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Balzan per la scienza delle origini dell'uomo. Nel 2005, con il libro L'evoluzione della cultura ha vinto nella sezione saggi il 3º Premio letterario Merck Serono, premio dedicato a saggi e romanzi, pubblicati in italiano, che sviluppino un confronto e un intreccio tra scienza e letteratura, con l'obiettivo di stimolare un interesse per la cultura scientifica, rendendola accessibile anche ai meno esperti. Nel 2010 è vincitore della prima edizione del Premio Ghislieri alla carriera per gli importanti risultati ottenuti nell'ambito della biomedicina. Nel 2012, per festeggiare il suo novantesimo compleanno, il Comune di Milano, insieme con enti museali, aziende e fondazioni culturali, ha organizzato una mostra fotografica sulla sua vita e i suoi studi, al Museo Civico di Scienze Naturali. È stato socio nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle Scienze Fisiche, membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze, socio onorario della Società italiana di biologia evoluzionistica.

Motivazione della laurea

Gli studi e le ricerche del prof. Cavalli Sforza hanno assunto un importanza e un indubbio interesse anche per le discipline che studiano la formazione-educazione dell'uomo in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue dimensioni e implicazioni.

Rettore: Pasquale Mistretta

Preside di Facoltà: Alberto Pala

Docente proponente: Antonio Cadeddu

Commissione di laurea:  Pasquale Mistretta, Alberto Pala, Alberto Granese, Antonio Cadeddu, Francesco Artizzu, Marinella Parisi, Francesco Ledda, Rita Fadda, Gian Pietro Storari, Giovanni Murgia, Michele Camerota

Prolusione: Genetica e formazione umana


Autore/i: Todde Eleonora, Zedda Valeria, Zoncheddu Riccardo
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2020-12-22