de Martino Ernesto

Data di nascita
Luogo di nascita
Napoli
Data di morte
Luogo di morte
Roma


icona Carriera docente

Data inizio carriera
1959
Data fine carriera
1965
Facoltà
Magistero; Lettere e Filosofia
Insegnamenti
Storia delle religioni
Biografia

Nel 1930 si laureò in Filosofia all’Università di Napoli con una tesi in Storia delle religioni sotto la guida di Adolfo Omodeo, che lo introdusse nella cerchia di Benedetto Croce. Già libero docente in Etnologia all’Università di Roma, nel dicembre 1959, da vincitore di concorso, venne chiamato come professore straordinario di Storia delle religioni all’Università di Cagliari, venendo poi nominato professore incaricato interno della stessa disciplina il 1 gennaio 1960. Alla fine del primo triennio di insegnamento divenne professore ordinario presso lo stesso ateneo cagliaritano.
Nella relazione che segna il passaggio al nuovo ruolo emerge con chiarezza la “personalità spiccata” dello studioso de Martino e l’originalità scientifica delle sue pubblicazioni, tra le quali vengono citate Sud e magia (Feltrinelli, Milano 1959); La terra del rimorso (Il Saggiatore, Milano 1962); Furore simbolo valore (Il Saggiatore, Milano 1962) e viene sottolineata la sua partecipazione e direzione a svariate pubblicazioni collettanee, consulenze e direzioni di collane editoriali. In particolare, si ricordano nella relazione di passaggio all’ordinariato la prefazione e cura, insieme a A. Bansani, della raccolta La Religione in U.R.S.S. (Feltrinelli, Milano 1961) e la raccolta antologica Magia e civiltà (Garzanti, Milano 1962), nonché la consulenza (insieme a Cesare Pavese) per la collana etnologica di Einaudi e quella per il Saggiatore di A. Mondadori per quanto attinente alle scienze religiose (sociologia, storia, psicologia e fenomenologia della religione). 
A Cagliari, nei primi tre anni di attività de Martino insegno tre corsi monografici rispettivamente su Morte e pianto rituale nel mondo antico (1959-1961); Il tarantismo pugliese (1961-1962) e Magia e civiltà. Storia del concetto di magia in occidente (1961-1962). Sempre in questo primo triennio di attività presso l’ateneo del capoluogo isolano diede avvio ai suoi studi sull’argia in Sardegna e su alcuni fenomeni comparabili in centro America e in Africa, in collaborazione con l’Università di Buenos Aires. Curò inoltre la creazione di una sezione della biblioteca della facoltà dedicata alla Storia delle religioni, all’antropologia culturale e all’etnografia. Il 1 dicembre 1962 de Martino venne nominato professore ordinario di Storia delle Religioni presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, per essere poi trasferito, presso la medesima facoltà, alla cattedra di Etnologia a partire dal 1 febbraio 1965.

Ambiti di ricerca

A partire dal 1934 de Martino iniziò a pubblicare i propri contributi nella rivista fondata da Raffaele Pettazzoni “Studi materiali di Storia delle religioni”. A questa prima fase di ricerche, nelle quali emerge uno spiccato interesse per i fenomeni legati alla magia, appartengono vari contributi sulla metapsichica, i fenomeni sciamanici e il magismo, quali Percezione extra sensoriale e magismo etnologico; Lineamenti di etnometapsichicaDi alcune condizioni delle sedute metapsichiche alla luce del magismo sciamanistico.
Nel volume del 1948 Il mondo magico metteva in relazione i fenomeni di interpretazione dei mondi culturali “primitivi” di livello etnologico con i problemi di interpretazione riguardanti la realtà dei poteri magici in generale, mentre prendeva le distanze da Croce sostenendo la storicità delle categorie da questi teorizzate. Influenzato da Heiddeger, del quale aveva mutuato alcuni concetti legati alla “crisi della presenza” e al “riscatto dalla crisi”, si avvicinò sempre più alle scienze psichiatriche, come emerge nella sua opera, poi pubblicata postuma La fine del mondo. Nella produzione scientifica di de Martino la continuità di questi interessi, intercalati con i suoi studi meridionalistici, è evidente dalla formazione alla fine della sua carriera. 

Carriera extra accademica

Ernesto de Martino fu impegnato da militante nei partiti della Sinistra: nel 1945 fu segretario di federazione del Partito socialista (PSIUP, poi PSI) a Bari e in seguito a Molfetta e a Lecce. Dedito agli studi sul Sud e in diretto contatto con i contadini e con i problemi concreti del Meridione, che lo portarono a una serie di ricerche sul campo, approdò al Partito comunista nel 1950. Alla scelta di focalizzare il proprio interesse di studioso sul Sud e sul mondo contadino contribuì anche la profonda influenza dovuta alla lettura di Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, pubblicato nel 1945 e l’uscita (nel 1948) dei Quaderni dal carcere di Gramsci. 

Riferimenti bibliografici
  • V. Lanternari, de Martino, Ernesto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 38, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1990, ad vocem
Riferimenti archivistici
  • Archivio Storico dell'Università di Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, Sezione II, Serie omogenee, s. Fascicoli del personale, de Martino Ernesto

Autore/i: Garau Eva, Todde Eleonora
Revisore/i: Todde Eleonora
Aggiornamento scheda: 2021-05-11