Facoltà di Medicina e Chirurgia

La Facoltà di Medicina e Chirurgia fu istituita nel 1857 con l’accorpamento della Facoltà di Medicina, già istituita all’atto della fondazione nel 1620, con la Scuola di Chirurgia, istituita nel 1759 con la nomina del cattedratico torinese Michele Plazza.

La facoltà medica, nata con due cattedre nel 1626, ebbe, nella prima metà del secolo XVIII, l’assegnazione di quattro professori ai quali era affidato l’insegnamento di alcune discipline di base: de methodo, de aphorismis, de semplicibus, de medicina experimentalis.

Le Costituzioni del 1764 non apportarono un aumento di cattedre ma la modifica degli insegnamenti essenziali: Medicina teorico-pratica, Materia medica, Anatomia e Istituzioni. Altre innovazioni furono introdotte nel 1822 con l’istituzione da parte di Carlo Felice della cattedra di Clinica medica e la pubblicazione della nuova normativa riguardante il corpo docente, le attività didattiche e la pratica degli studenti presso l’ospedale, quindi nel 1840 fu istituito l’insegnamento di Medicina legale e, nel 1841, fu soppresso l’insegnamento di Istituzioni mediche, con la contemporanea attivazione delle discipline di Fisiologia e Patologia.

La Scuola di Chirurgia fu istituita, invece, nel giugno 1759, ufficializzata con pregone del 30 agosto dello stesso anno e affidata al professore collegiato di Torino Michele Plazza, mentre il collegio fu costituito solamente nel gennaio del 1760. Nel 1822 il compimento degli studi di Chirurgia ebbe dignità di laurea dottorale e le onorificenze connesse ai componenti dei collegi di Chirurgia dell’Università di Torino vennero estese anche a quelli dell’ateneo cagliaritano. Nel 1830 venne istituita una seconda cattedra di Chirurgia e nel 1833 le due cattedre diventarono, rispettivamente, di Operazioni e Ostetricia e di Chirurgia teorico-pratica.

La fusione degli studi medici con quelli chirurgici, più volte proposta nel tempo per consentire una più completa preparazione degli allievi, avvenne però solamente nel 1857, con regio decreto 25 luglio n. 2324: fu approvato il Regolamento per gli studi medico-chirurgici nelle Università di Cagliari e di Sassari, nel quale si stabilì che le due Facoltà di Medicina e di Chirurgia, fino a quel momento separate, venissero riunite in una sola «sotto il titolo di Facoltà medico-chirurgica» e portando la durata del corso di studi a sei anni.

Il corso di studi comprendeva l’insegnamento delle seguenti materie: Chimica, Storia naturale, Farmacia teorico-pratica, Anatomia, Fisiologia, Istituzioni medico-chirurgiche, Materia medica, Teorico-pratica chirurgica, Teorico-pratica e Clinica medica, Operazioni, clinica chirurgica ed ostetrica, Igiene e polizia medica, Medicina legale e Tossicologia.

Il collegio della facoltà era formato dall’unione dei precedenti distinti collegi e aveva in totale dieci dottori aggregati, compreso il prefetto: «sinchè i dottori del Collegio medico-chirurgico non siano ridotti al numero di dieci […], si conferirà per aggregazione un sol posto sovra due vacanze». Fino alle nuove elezioni il collegio era presieduto dall’aggregato anziano fra gli allora presidi di Medicina e di Chirurgia.
Gli insegnamenti previsti per la Facoltà di medicina e chirurgia dalla riforma del 13 novembre 1859 promossa dal ministro Casati erano di poco differenti dalla precedente riforma. I professori ordinari previsti erano otto, mentre i dottori aggregati rimanevano quelli esistenti al momento dell’emanazione della normativa. Il 31 ottobre 1860 uscì il Regolamento particolare per gli studi della Facoltà medico-chirurgica, il quale stabilì una nuova ripartizione degli esami.

Un nuovo regolamento, valido per tutte le università del regno, emanato a seguito del regolamento generale universitario dal ministro Matteucci del settembre 1862, stabilì che gli insegnamenti obbligatori per ottenere la laurea in medicina e chirurgia fossero: Botanica, Zoologia, Anatomia comparata, Fisica, Chimica inorganica, Chimica organica, Anatomia umana, Fisiologia, Patologia generale, Patologia speciale medica, Patologia speciale chirurgica, Chimica farmaceutica, Materia medica, Tossicologia, Anatomia topografica, Medicina operatoria, Anatomia patologica, Igiene e medicina legale, Ostetricia e dottrina delle malattie speciali delle donne e dei bambini, Clinica medica, Clinica ostetrica, oftalmoiatria e clinica oculistica, Clinica chirurgica, Clinica delle malattie mentali e sifilitiche. Nella facoltà, tra il 1864 e il 1871, vi furono modifiche nell’assegnazione delle cattedre, fino al completo assetto nel 1893.

Il Regolamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia, approvato con regio decreto 11 ottobre 1875, in seguito all’emanazione del nuovo Regolamento Generale Universitario, stabilì che la durata del corso fosse di sei anni, con una nuova articolazione delle discipline. L’anno successivo, in seguito all’emanazione del nuovo regolamento universitario, fu pubblicato un secondo regolamento interno, con un ennesimo assetto didattico.

 

Bibliografia essenziale

Autore: Eleonora Todde
Coordinamento scientifico: Eleonora Todde